Fbh

Membro Junior
Privato Cittadino
Edificio dei primi dell'800.
Un lontano parente recentemente deceduto ne compra una porzione al primo piano intorno al 1950. Dalla cartina del 1942, oggi ancora fedele, le scale che portano al secondo piano risultavano comuni. Oggi l'unico appartamento del secondo piano ha la porta d'ingresso direttamente al primo piano ed ha inglobato le scale comuni.
Dalle scale ex comuni si può accedere tramite una porta ad un lastrico solare che copre parzialmente la cucina e tutto il tinello dell'abitazione del defunto parente.
Provo a descrivere la planimetria dell'appartamento nei pressi del lastrico solare: su un corridoio si affacciano un bagno e una cucina; dalla cucina si accede ad un tinello.
Il bagno ha una altezza di 4 metri, il tinello di 3 metri mentre la cucina è alta 4 metri eccetto sotto il lastrico solare dove è alta 3 metri.
La finestra del bagno (a quota 3,1 metri dal pavimento) da sul lastrico solare, anche la finestra della cucina (a quota 3,1 metri dal pavimento) da sul lastrico solare, così come una finestra del tinello (tipo velux ma fatta con onduline). Tutto il solaio del lastrico solare sopra la porzione di cucina è costituito da mattonelle in vetrocemento.
Il nuovo proprietario della casa del secondo piano ritiene che il lastrico solare sia il suo perché solo lui può accedervi nonostante questo non sia scritto da nessuna parte.
Il defunto parente accedeva senza problemi al lastrico solare quando c'era il vecchio proprietario (anch'egli oramai defunto).
Noi eredi vorremmo mettere un po' di ordine e fare un po' di chiarezza.
Le uniche cosa che abbiamo sono le planimetrie dell'edificio del 1942 da cui si evince che la casa del secondo piano non inglobava le scali comuni tra primo e secondo piano.
Possiamo richiedere al catasto le planimetrie altrui più recenti ? In conservatoria conservano anche gli atti notarili relativi alla singola partita o per quelli bisogna chiedere per forza all' archivio notarile?

Ulteriore questione:
I locali comuni al piano terra non sono accatastati e sono genericamente riportati nell'atto di acquisto del 1950. Poiché il defunto parente non li utilizzava vorremmo evitare che chi li utilizza possa usucapirli.
Come possiamo farlo in maniera efficace senza essere fastidiosamente formali?
Grazie tante!
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Edificio dei primi dell'800.
Un lontano parente recentemente deceduto ne compra una porzione al primo piano intorno al 1950. Dalla cartina del 1942, oggi ancora fedele, le scale che portano al secondo piano risultavano comuni. Oggi l'unico appartamento del secondo piano ha la porta d'ingresso direttamente al primo piano ed ha inglobato le scale comuni.
Dalle scale ex comuni si può accedere tramite una porta ad un lastrico solare che copre parzialmente la cucina e tutto il tinello dell'abitazione del defunto parente.
Provo a descrivere la planimetria dell'appartamento nei pressi del lastrico solare: su un corridoio si affacciano un bagno e una cucina; dalla cucina si accede ad un tinello.
Il bagno ha una altezza di 4 metri, il tinello di 3 metri mentre la cucina è alta 4 metri eccetto sotto il lastrico solare dove è alta 3 metri.
La finestra del bagno (a quota 3,1 metri dal pavimento) da sul lastrico solare, anche la finestra della cucina (a quota 3,1 metri dal pavimento) da sul lastrico solare, così come una finestra del tinello (tipo velux ma fatta con onduline). Tutto il solaio del lastrico solare sopra la porzione di cucina è costituito da mattonelle in vetrocemento.
Il nuovo proprietario della casa del secondo piano ritiene che il lastrico solare sia il suo perché solo lui può accedervi nonostante questo non sia scritto da nessuna parte.
Il defunto parente accedeva senza problemi al lastrico solare quando c'era il vecchio proprietario (anch'egli oramai defunto).
Noi eredi vorremmo mettere un po' di ordine e fare un po' di chiarezza.
Le uniche cosa che abbiamo sono le planimetrie dell'edificio del 1942 da cui si evince che la casa del secondo piano non inglobava le scali comuni tra primo e secondo piano.
Possiamo richiedere al catasto le planimetrie altrui più recenti ? In conservatoria conservano anche gli atti notarili relativi alla singola partita o per quelli bisogna chiedere per forza all' archivio notarile?

Ulteriore questione:
I locali comuni al piano terra non sono accatastati e sono genericamente riportati nell'atto di acquisto del 1950. Poiché il defunto parente non li utilizzava vorremmo evitare che chi li utilizza possa usucapirli.
Come possiamo farlo in maniera efficace senza essere fastidiosamente formali?
Grazie tante!

I diritti, in capo a questo o a quel soggetto, risultano dal titolo di proprieta'.
Indipendentemente dalle planimetrie.

Potete certamente, essendo atti pubblici, reperire i vostri atti e le vostre schede catastali, cosi' come quelle di qualsiasi altro soggetto che vi interessa, su tutto il territorio nazionale.

Semplicemente utilizzando gli strumenti, messi a disposizione dall'agenzia delle entrate, che sovente sono in dotazione a qualsiasi tecnico abilitato.

Cosi', da poter verificare quali le parti indivise e chi, e' veramente proprietario di cosa.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
I locali comuni al piano terra non sono accatastati e sono genericamente riportati nell'atto di acquisto del 1950. Poiché il defunto parente non li utilizzava vorremmo evitare che chi li utilizza possa usucapirli.
Come possiamo farlo in maniera efficace senza essere fastidiosamente formali?
Chi li utilizza adesso ? Vi lasciano entrare o non avete accesso ?
O mandate una raccomandata ricordando che sono locali comuni e volete le chiavi, o entrate con un paio di testimoni e vi fate qualche foto , per dimostrare che il possesso altrui non è ininterrotto ed esclusivo.
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Riepilogando (se sono stato in grado di capirci qualcosa!) da una scala condominiale al primo piano si poteva accedere a due porte posizionate al secondo piano: una di ingresso a un appartamento e l'altra di accesso al lastrico solare condominiale. A un certo punto viene posizionata una porta (o c'era già?) per chiudere l'accesso alle scale, vietando l'uso comune di scale e lastrico solare.

Da tutto ciò è mia opinione che le parti comuni, ora di fatto non più tali, possano essere state acquisite dal condomino dell'ultimo piano solo se il vecchio proprietario (oramai defunto) dopo averne avuto la disponibilità indisturbata almeno ventennale, abbia presentato una causa di usucapione. Se il nuovo proprietario ha acquistato da meno di venti anni dubito possa accampare diritti, ma si dovrebbe riuscire a capire cosa abbia acquistato dal suo atto di compravendita.

A mio avviso vi dovreste procurare anche i precedenti edilizi del fabbricato (il catasto non è provante), in modo tale da capire se quella porta è legittima e quando questa sia stata posizionata. Sarebbe un buon punto di partenza per iniziare a dirimere la questione.

Non ho poi capito una cosa:
Il defunto parente accedeva senza problemi al lastrico solare quando c'era il vecchio proprietario (anch'egli oramai defunto).

Il tuo parente aveva le chiavi della porta? La porta restava aperta? Non c'era la porta?
 

Fbh

Membro Junior
Privato Cittadino
Chi li utilizza adesso ? Vi lasciano entrare o non avete accesso ?
O mandate una raccomandata ricordando che sono locali comuni e volete le chiavi, o entrate con un paio di testimoni e vi fate qualche foto , per dimostrare che il possesso altrui non è ininterrotto ed esclusivo.
I due locali sono chiusi ciascuno con una porta priva di chiave. In un locale, parzialmente aggrottato una condomina ha allestito un presepe perennemente. In periodo natalizio la porta viene lasciata aperta. Nell'altro locale la stessa persona ha lasciato vecchi attrezzi da lavoro
 

Fbh

Membro Junior
Privato Cittadino
Non ho poi capito una cosa:
Il tuo parente aveva le chiavi della porta? La porta restava aperta? Non c'era la porta?

Il vecchio proprietario del secondo piano ha spostato la porta di casa al primo piano.
Il mio lontano parente, che gli era amico, gli suonava, saliva mezza rampa di scale e da una porta scendeva sul proprio lastrico solare a controllare ed a pulire.
Poi con gli anni e con l'età non ci è più andato ma dopo tanti anni di noncuranza bisogna effettuare lavori di manutenzione perché sono cominciate delle infiltrazioni
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
La situazone è chiara, per avere un quadro completo verifichrei appunto i precedenti edilizi del condominio per capire se questo spostamento di porta sia legittimo o meno.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
I due locali sono chiusi ciascuno con una porta priva di chiave. In un locale, parzialmente aggrottato una condomina ha allestito un presepe perennemente. In periodo natalizio la porta viene lasciata aperta. Nell'altro locale la stessa persona ha lasciato vecchi attrezzi da lavoro
Mettete anche voi qualche vecchia masserizia, fate qualche foto con le vostre cose ben in vista, così , informalmente, prendete possesso anche voi dei locali, e avete le prove del vostro utilizzo.
 

Fbh

Membro Junior
Privato Cittadino
Il vecchio proprietario del secondo piano ha spostato la porta di casa al primo piano.
Il mio lontano parente, che gli era amico, gli suonava, saliva mezza rampa di scale e da una porta scendeva sul proprio lastrico solare a controllare ed a pulire.
Poi con gli anni e con l'età non ci è più andato ma dopo tanti anni di noncuranza bisogna effettuare lavori di manutenzione perché sono cominciate delle infiltrazioni
Mettete anche voi qualche vecchia masserizia, fate qualche foto con le vostre cose ben in vista, così , informalmente, prendete possesso anche voi dei locali, e avete le prove del vostro utilizzo.
Grazie per il consiglio
 

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