Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Salve. Sono un privato cittadino che sta cercando casa. Ho trovato un appartamento di mio interesse, tramite un agente immobiliare. Ho però ( molto probabilmente per ignoranza) delle perplessità. Vorrei che mi fosse fatta chiarezza.

Ho contattato l' agenzia immobiliare alla quale faceva riferimento l' annuncio. Loro stessi mi hanno messo in contatto con l' agente immobiliare in questione. Ho il numero di REA di questa persona e la partita IVA. Il punto è che, tra qualche giorno ho un appuntamento con l' agente immobiliare ma nel suo ufficio a casa sua e non nell' agenzia di partenza. Inoltre, quando mi ha fatto vedere casa, mi ha dato un bigliettino da visita che riporta il nome di un' altra agenzia che, cercata su google, risultava avere una sede fisica ora chiusa definitivamente. Cosa sta accadendo?! Devo fidarmi? Un agente immobiliare può lavorare in proprio ed affidarsi in qualche modo ad altra agenzia? Grazie mille!
Magari deve solo rifare i biglietti da visita, può lavorare anche da casa, certo non è un agente strutturato ma se è in regola con REA e p.IVA non vedo problemi solo per questo. Capisco la perplessità però, infatti è un modo di lavorare che penalizza molto il professionista, rendendolo poco rassicurante.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Ah certo. La serietà è la professionalità si evincono da altre cose. A tal proposito, prima di fare la proposta, è legittimo da parte mia richiedere all'agente immobiliare la planimetria del catasto, il progetto depositato in comune e lo stato dell'immobile dal punto di vista di pignoramenti e cose simili? Nonché lo stato del venditore, libero da mutui o altre cose incombenti? Ho sentito su u tube, in un video, che se l'agenzia fa resistenza nel fornirti questa documentazione, bisogna lasciar perdere... Mi dareste informazioni a riguardo?


E' sufficiente scrivere nella proposta che l'immobile deve essere catastalmente ed urbanisticamente conforme (è legge e il proprietario non può opporsi) e che dev'essere privo di ipoteche, ad eccezione dell'eventuale mutuo gravante sull'immobile stesso (è facile che ci sia un mutuo, che può essere estinto anche contestualmente al rogito).
 

NeonKnight

Membro Junior
Privato Cittadino
Oh, bene. Queste sono informazioni preziose. Quindi ricapitolando: conformità catastale, urbanistica, presenza o meno di ipoteche, legittimità dell' appartenenza al venditore e... nient' altro potrei chiedere?
Ps: se il venditore ha ancora il mutuo da pagare su quell' immobile, cosa ne consegue nel momento in cui diventa mio? Scusate l' ignoranza in materia!
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
se il venditore ha ancora il mutuo da pagare su quell' immobile, cosa ne consegue nel momento in cui diventa mio? Scusate l' ignoranza in materia!
la stragrande maggioranza delle persone hanno un mutuo in essere quando decidono di vendere. NON comporta niente di particolar...basta sapere quanto è il mutuo/debito residuo, che comunque andrà estinto al rogito notarile e non serve sia estinto prima

Chiaro che se si ha un mutuo di 200mila e la vendita è a 180mila, qualcosa non torna
 

NeonKnight

Membro Junior
Privato Cittadino
Perdonatemi ma non capisco. In che modo potrei rischiare se il venditore ha ancora il mutuo da pagare? E nell'esempio che hai fatto della differenza tra il mutuo ed il costo della casa!? Spiegatemi per favore! Ve ne sono grato
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Perdonatemi ma non capisco. In che modo potrei rischiare se il venditore ha ancora il mutuo da pagare? E nell'esempio che hai fatto della differenza tra il mutuo ed il costo della casa!? Spiegatemi per favore! Ve ne sono grato
Normalmente succede che il venditore ha ancora una parte del mutuo da pagare, e lo paga con i soldi che riceve per la vendita.
Ad esempio, se la casa si vende a 100, e il mutuo residuo è 60, 60 vanno alla banca e 40 al venditore.
La banca del venditore prepara il conto esatto del mutuo residuo al giorno del rogito
( quindi dopo che è stata fissata la data), e rilascia un documento dove dice " se riceverò la cifra x, il mutuo sarà saldato, e io banca acconsento già ora a cancellare l'ipoteca".
Questo permette all'acquirente di aprire il suo mutuo, con l'ipoteca per la sua banca.
Il notaio controlla che tutto avvenga regolarmente.

Se il debito residuo per il mutuo del venditore è superiore al prezzo di vendita, c'è il rischio che la compravendita non possa avvenire, perché la banca del venditore , ovviamente, non è disposta a cancellare l'ipoteca, che è la sua garanzia.

Quindi un'altra informazione utile da conoscere è proprio quella dell'entità del mutuo residuo, che deve essere inferiore al prezzo pattuito per la nuova compravendita.
 

NeonKnight

Membro Junior
Privato Cittadino
Perfetto. Ora è chiaro! Ho davvero tanti elementi utili per affrontare in maniera consapevole la compravendita. Ma c'è un aspetto che ancora non mi è chiaro. La casa alla quale sono interessato è abitata dalla proprietaria e da suo figlio, minorenne. C'è il rischio che, dopo il rogito e dopo il periodo stabilito, la proprietaria continui ad abitare l'appartamento per un tempo più lungo nonostante la casa non sia più sua? Come posso tutelarmi in merito?
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
C'è il rischio che, dopo il rogito e dopo il periodo stabilito, la proprietaria continui ad abitare l'appartamento per un tempo più lungo nonostante la casa non sia più sua?
Prima di tutto è meglio chiarire che normalmente al rogito la casa deve essere libera da persone e cose, e non è assolutamente usuale accettare un accordo diverso; io ti do i soldi al rogito, tu mi dai la casa .
Se , per qualsiasi motivo , si intende invece permettere al venditore di continuare ad abitare in una casa che è stata venduta, bisogna tutelarsi molto bene, mettendo nero su bianco i relativi accordi fin dalla proposta di acquisto.
Si deve prevedere che il venditore non riceva tutta la somma al rogito, ma che una piccola parte ( almeno qualche migliaio di euro, meglio 10/20.000) sia lasciata in deposito dal notaio, e consegnata solo quando la casa sarà libera: e bisogna concordare una penale per ogni giorno di ritardo rispetto alla data stabilita ( almeno 50 euro al giorno).
Naturalmente anche questa "concessione" fa parte della trattativa, ma io, se dovessi comprare, non permetterei al venditore di stare in casa mia dopo il rogito.

Ma tutto questo dovrebbe sapertelo spiegare l'agente che si occupa della vendita, che deve tutelare entrambi.
 

NeonKnight

Membro Junior
Privato Cittadino
Molto bene, allora meglio fare in modo che la proprietaria ed il figlio lascino la casa al rogito. In tal caso, se dovesse aver bisogno di tempo per trovare una nuova casa (cosa molto probabile) converrebbe fare un compromesso e farlo trascrivere in modo da rinviare serenamente il rogito anche di qualche mese. É corretto o sbaglio qualcosa?
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Alto