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gretabra

Ospite
Buongiorno, Vi scrivo per avere un consiglio su cosa fare per recedere da un contratto di compravendita. premetto che ho firmato e accettato una proposta di acquisto e controproposta entro le date di scadenza, versando una caparra confirmataria in assegno non trasferibile intestao al venditore di 5000 euro.il rogito in teoria sarebbe a fine dicembre, si erano decide diverse date del rogito, ma poi rimandate a ottobre per aspettare la risoluzione delle problematiche che ora vi elenco, quindi ad oggi nn abbiamo ancora una data prcisa del preliminare.
L'agenzia all'inizio di tutto mi aveva detto da come avevo capito io, che c'era un'ipoteca estinta ma da cancellare ancora in conservatoria. facendo domande più approfndite mi è stato detto ma nn chiaramente che il venditore col suo precedente venditore non aveva firmato alcune carte, ma che la cosa era una stupidaggine e risolvibile entro la data del rogito.
non mi è stato dato alcun documento dall'agenzia che potesse spiegare la situazione reale, e io fidandomi non ho chiesto più nulla. circa un mese fa, dopo la scadenza dei termini del preliminare mi è stato detto che la casa che compro non era intestata del tutto al mio venditore, dandomi la copia di una sentenza dove diceva che il mio venditore, quando comprò la casa dal precedente venditore fecero un contratto stipulato privatamente col notaio presente dove dava una caparra quasi pari al saldo, ma la scindo un tot da pagare perchè il precedente venditore aveva ipotecato l'immobile ma nn l'aveva estinto. sono andati in tribunale e dopo 14 anni sono riuscita attraverso il tribunale, per mezzo di una sentenza ad avere l'intestazione della casa, ma per un problema di dati errati nn è stata accettata la trascrizione in conservatoria. ora è stata fissata un udienza per il prossimo mese dove il giudice in teoria dovrebbe appunto trascrivere la sentenza. Io ho chiesto di fare il preliminare dopo la sentenza, ma loro mi rassicurano dicendomi che dopo il preliminare e quindi data la seconda caparra, se al rogito la sentenza non sarà trascritta di entrare comunque in casa del mio venditore e al rogito saldare il prezzo. c'è anche la possibiltà che mi hiedano entrata in casa di dare un antcipo al venditore per potergli permettere di entrare nell'altra casa. vorrei recedere a questo punto. secondo il vostro punto di vista, cosa mi è più conveniente fare, richiedere la caparra e non pagare le provvigioni all'agenzia o devo lasiare caparre e pagare l'agenzia per il lavoro e l'impegno dato?
grazie e a presto

Aggiunto dopo 1 :

a si erano decise diverse date del rogito, volevo dire preliminare...
 

rickyi

Membro Junior
Agente Immobiliare
Teoricamente il diritto alla provvigione scatta dopo aver firmato il preliminare, se tu recedi prima del compromesso non devi pagare l'agenzia, però se la proposta è stata controfirmata dal venditore tu perdi la caparra... Ciao in bocca al lupo!!
 
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gretabra

Ospite
L'agenzia in questi mesi ha comunque lavorato, ha fatto in modo di recuperare la pratica chiamando l'avvocato per far riprendere la sentenza e depositarla davanti a un giudice...ripeto che al momento della compravendita, firmata e poi accettata dal venditore, io nn sapevo chiaramente la situazione della casa, mi aveva accennato a qualcosa di strano ma che era una fesseria, ho pensato a qualche ipoteca, ma io dico, non è compito dell'agenzia che prima di mettere in vendita un immobile questo deve essere limpido, senza vizi o ipoteche etc etc...e se lo sai, non è compito suo avvertire chi compra la casa con documentazioni che magari non mi chiarisce lui, ma che almeno mi chiarisce un avvocato e allora poter da lì decidere se fare una proposta di compravendita?

Aggiunto dopo 2 minuti :

scusate, sto andando in tilt, per compravendita volevo dire proposta di acquisto... :triste:
 

Ranieri Fochi

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Teoricamente il diritto alla provvigione scatta dopo aver firmato il preliminare, se tu recedi prima del compromesso non devi pagare l'agenzia, però se la proposta è stata controfirmata dal venditore tu perdi la caparra... Ciao in bocca al lupo!!

Non è vero: la provvigione matura al momento in cui si realizza l'affare per mezzo dell'intervento del mediatore. Quindi, se la proposta non è condizionata, la provvigione matura al momento dell'accettazione della stessa. Se l'agenzia poi ti chiede il pagamento al preliminare, quella è solo una gentilezza da parte loro.
 

Ranieri Fochi

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Per esempio una condizione porrebbe essere l'erogazione del mutuo. Se invece entro il rogito non sono estinguibili ipoteche, oppure non sono state sanate irregolaritá urbanistiche o catastali, o il venditore npn ha provveduto ad adempiere a impegni presi in sede di proposta o di preliminare (es. Mettere a norma un impianto, cambiare la caldaia, far redarre l'attestato di certificazione energetica, etc.), allora al mediatore spetta la provvigione. Sarà diritto dell'acquirente chiedere i danni al venditore, ivi inclusa la provvigione pagata.
 

emanuelabox

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Bisogna vedere cosa hai scritto nella Proposta, in genere il Venditore fa delle dichiarazioni che vengono riportate in proposta, come che dichiara che l'mmobile è a norma rispetto alle normative edilizie e urbanistiche, che è libero da iscrizioni e trascrizioni pregiudizievoli ecc.Se la data del preliminare è già trascorsa secondo me, visto che la situazione è veramnete nebulosa, inizierei a far mandare una lettera da un avvocato. Anche se il contratto è concluso con l'accettazione della proposta e matura la commissione, secondo me l'agenzia non la merita perchè non può mettere un proponente in queste condizioni. Se io agente essendo in buona fede mi trovassi in questa situazione, al sollecito della mia cliente a rescindere, farei in modo di accontentarla, se mail le provvigioni le pretenderei dal venditore.
 

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