Pumix

Membro Attivo
Privato Cittadino
A me è capitato di non trovare più il libretto della caldaia ed è stato fatto un nuovo libretto senza problemi.
In Piemonte dal 2014 vige il catasto telematico delle caldaie, ovvero il libretto cartaceo non esiste più, ma ne esiste uno appunto telematico dove ste caldaie devone essere registrate.
Quindi se un impianto già censito viene nuovamente censito, il sistema permette il caricamento ma in caso di controlli a campione sarebbe in difetto con conseguenti sanzioni per il tecnico certificatore.
Il problema è che non è così semplice fare una interrogazione a priori per vedere se un impianto fosse già stato registrato, nonostante la miriade di dati richiesti (proprietario, catasto immobile, matricola caldaia...).
Questo a detta del tecnico.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Esisterà anche un catasto telematico, ma a fronte di libretti cartacei con la matricola della caldaia, sui quali i manutentori mettono il loro timbro ogni volta che fanno la revisione...
Se no, al proprietario dell'immobile non rimarrebbe niente.
 

jos611

Membro Attivo
Professionista
Anche in Em. Romagna, da metà dell'anno scorso, è in vigore il Catasto telematico.
Questa la disciplina sommaria:

A partire dal 1° giugno sarà attivo e accessibile un sistema informativo regionale relativo agli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici.

Il sistema, denominato Catasto regionale degli impianti termici (CRITER), come previsto dal Regolamento regionale 3 aprile 2017 n. 1, disciplina le modalità di costituzione e gestione, e le funzioni attribuite ai diversi soggetti interessati .

In particolare, le imprese di installazione e manutenzione degli impianti medesimi sono tenute ad utilizzare l’applicativo informatico CRITER per lo svolgimento delle procedure di propria competenza, ovvero:

  • acquisire i codici per la targatura degli impianti
  • effettuare l’accatastamento dell’impianto, mediante registrazione del Libretto di impianto associato al relativo codice di targatura, e provvedere al successivo eventuale aggiornamento
  • acquisire i bollini “calore pulito”
  • effettuare la registrazione dei Rapporti di controllo di efficienza energetica, associandoli al relativo bollino
    -----------------------------
    Dunque, almeno da noi, non sostituisce il libretto cartaceo ma lo integra
 

Pumix

Membro Attivo
Privato Cittadino
Allora, sull'atto di acquisto viene proposto quanto segue:
La parte venditrice inoltre:
- dichiara e garantisce che i lavori di ristrutturazione dei
locali in oggetto sono stati eseguiti in piena conformità alle
norme di legge e di regolamento, alle prescrizioni degli
strumenti urbanistici, al progetto di cui ai sopra citati titoli
abilitativi edilizi, e a tutte le prescrizioni ivi dettate,
per cui i locali stessi risultano perfettamente regolari
dal punto di vista urbanistico ed edilizio e provvisti di
tutte le condizioni di legge per la loro agibilità;
- conferma che rimane a carico della parte venditrice l'adempimento
di tutti gli obblighi e la realizzazione di ogni opera
e/o ulteriore pagamento contemplati dai predetti provvedimenti
edilizi, con ogni conseguente onere, anche per quanto
concerne le garanzie che assistono tali obblighi;
.........
Le parti dichiarano di essere state informate da me notaio
circa:
- la normativa relativa alla sicurezza degli impianti (legge
5 marzo 1990, numero 46), fermo restando che ogni onere e
spesa necessari per l'eventuale adeguamento saranno a carico
della parte acquirente;

Secondo Voi, sono in diritto di richiedere -se necessario anche tramite vie legali- al venditore che mi dia queste dichiarazioni, e nel caso non ci fossero di produrle a suo carico?
 

samantafra

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Inutile fasciarsi la testa prima di essersela rotta. Prima di tutto si fa la richiesta di accesso agli atti in Comune, sicuramente ne hanno una copia anche loro.
Se non volevi cercarle potevi chiedere che ti venissero consegnate a rogito.
 

Pumix

Membro Attivo
Privato Cittadino
Prima di tutto si fa la richiesta di accesso agli atti in Comune,
assolutamente si; però visto il tempo scarso a disposizione, nonché la "celerità e competenza" dei pubblici uffici, chiedevo a priori se secondo Voi, nel caso in cui questa documentazione fosse mancante, se ho diritto di pretenderla o meno dal venditore.
 

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