compratore2.0

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Privato Cittadino
Chiedo un parere riguardo alla compravendita di un immobile.
Ho firmato il preliminare di acquisto per la piena proprietà di un immobile gravato da un diritto di abitazione (NON USUFRUTTO, sottolineo).
Nel preliminare, firmato sia da nudo proprietario che da habitator, è specificato che deve essere formalizzata, entro la data del rogito, la rinuncia a tale diritto.
La rinuncia comporta un aggravio di imposte a carico del titolare del diritto di abitazione; il notaio di fiducia dei promittenti venditori afferma che il diritto può essere estinto con la sola compravendita alla presenza di nudo proprietario e titolare del diritto di abitazione, senza nessuna rinuncia .
Il notaio di mia fiducia è fermo sulla sua posizione, in quanto ritenuta unica davvero tutelante per il compratore.
Qualcuno ha avuto esperienze simili? Si può fare la vendita della piena proprietà senza tale rinuncia? Ci sono limitazioni nella erogazioni del mutuo in questo caso?
 

compratore2.0

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Privato Cittadino
Se nel preliminare è indicato che deve essere fatta la rinuncia prima del rogito, così dovrà avvenire ( a prescindere dal costo, e dall’esistenza di strade alternative).
Il tuo notaio guida “il gioco”, e i venditori si dovranno adeguare a quanto promesso.
Hai provato comunque a mettere in contatto i due notai ?

Entrambi i professionisti sono irremovibili nelle rispettive posizioni. Io mi fido del parere del notaio con cui è stato stipulato il preliminare, notoriamente molto scrupoloso, ma i promittenti venditori ritengono di poter procedere legalmente contro di lui (e magari contro di me?a quale titolo?) se non si effettua il rogito nelle modalità da loro prospettate. Anche ammettendo di perseguire la loro alternativa (con quali conseguenze future?) mi chiedo se sia fattibile con un preliminare già registrato che indica una modalità diversa .
Purtroppo mi trovo in una situazione complicata, non immaginabile al momento del preliminare.
 

brina82

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Chiedo un parere riguardo alla compravendita di un immobile.
Ho firmato il preliminare di acquisto per la piena proprietà di un immobile gravato da un diritto di abitazione (NON USUFRUTTO, sottolineo).
Nel preliminare, firmato sia da nudo proprietario che da habitator, è specificato che deve essere formalizzata, entro la data del rogito, la rinuncia a tale diritto.
La rinuncia comporta un aggravio di imposte a carico del titolare del diritto di abitazione; il notaio di fiducia dei promittenti venditori afferma che il diritto può essere estinto con la sola compravendita alla presenza di nudo proprietario e titolare del diritto di abitazione, senza nessuna rinuncia .
Il notaio di mia fiducia è fermo sulla sua posizione, in quanto ritenuta unica davvero tutelante per il compratore.
Qualcuno ha avuto esperienze simili? Si può fare la vendita della piena proprietà senza tale rinuncia? Ci sono limitazioni nella erogazioni del mutuo in questo caso?
Non c'è qualche possibilità che i Notai stessero dicendo la stessa cosa?

Se è presente anche il titolare del diritto di abitazione, nell'atto ci starà scritto che vi rinuncia... no? Altrimenti viene a fare la presenza e basta? Qualcosa dovrà firmare, o no?

Comunque, se tale diritto è trascritto, è necessario un vero e proprio atto per la rinuncia, altrimenti basterebbe una scrittura privata autenticata.

Questo mi pare logico: se per far nascere tale diritto fosse stato necessario che il Notaio trascrivesse in Conservatoria, analogamente sarebbe necessario un atto per farlo decadere.

Viceversa, qualora questo diritto fosse un accordo tra le parti, magari con scrittura privata, analogamente con scrittura privata (autenticata, ovvero davanti ad un Notaio) decade.
 

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