Centrale

Membro Ordinario
non riesco a trovare in rete un format per il contratto di un associazione sportiva x addestramento cani su terreno agricolo!! in comune mi dicono che non e' possibile farla xche il terreno agricolo ha solo destinazione agricola -- invece l'inquilino mi dice che e' fattibile farlo su terreno agricolo perche' il tipo di attivita' puo' essere esercitata su qualsiasi destinazione immobiliare .....io non ci capisco piu nulla
 

Centrale

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ahahahahh si i cani sono daccordissimo pero' mi interessa sapere se e' fattibile visto che su terreno agricolo la legge dice che si puo' solo fare un contratto di affitto agricolo
 

Bastimento

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il_dalfo

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Dipende anche dalla "razza" d'inquilino (non del cane) Se il conduttore avesse attività agricola ma nello statuto della stessa avesse anche previsto l'allevamento non ci vedrei nulla ad impedire la locazione. Se di contro fosse un attività sportiva fine a se stessa forse avrebbe più limitazioni.

In alternativa si può verificare eventualmente anche il piano territoriale (ho già incontrato terreni agricoli che ricadevano in aree dove era possibile sviluppare attività sportive).

In questo caso devi informarti prima sul tipo di attività e di conseguenza sulle limitazioni che questa può incontrare (senti il commercialista).
 

Bastimento

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Privato Cittadino
Leggendo qualcosa in rete ne ho dedotto che la destinazione d'uso dei terreni è regolata dai piani regolatori comunali. In sostanza è il comune e non un commercialista a rilasciare la eventuale concessione.
Quasi più restrittivo dei fabbricati. Almeno li sono definite un certo numero di categorie catastali.
Per i terreni conoscevo solo la distinzione tra agricoli ed edificabili: tutto ciò che sta nel mezzo diventa alla mercé degli amministratori pubblici. Sbaglio?
 

il_dalfo

Membro Senior
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Il commercialista va sentito (da @Centrale ) per capire di che natura è l'attività/azienda che vuol prendere in locazione il terreno e da qui si parte per trovare le varie soluzioni.

Il piano regolatore esprime quelle che sono le modifiche applicabili, ma non modifica in automatico la natura dell'esistente. Ecco un paio di esempi:
- Ho un laboratorio (C/3) in una "zona di completamento, A o B" e voglio farlo diventare un abitativo: mi passano la richiesta di cambio di destinazione (da vedere poi oneri, limitazioni e varie richieste che possa farmi il comune).
- Ho un laboratorio (C/3) in una "zona D" (quella destinata all'industria), non mi passano la richiesta di cambio per l'abitativo. (o magari me la passano solo se con ampliamento o riduzione dell'esistente di cui una parte deve diventare di una determinata categoria etc etc etc.)

In entrambi i casi, non è che fatto il piano regolatore, gli edifici che vi ricadono cambiano la loro destinazione "d'ufficio". Va presentata domanda e va quindi valutato caso per caso.
Torniamo a noi: conoscendo la natura dell'inquilino possiamo percorrere diverse vie che portano allo stesso risultato, ossia locare l'immobile.

Per i terreni conoscevo solo la distinzione tra agricoli ed edificabili: tutto ciò che sta nel mezzo diventa alla mercé degli amministratori pubblici. Sbaglio?
Si e no, perchè col piano regolatore ci sono già le regole del gioco: ossia sai già se un immobile può essere trasformato o no in quel che ti serve, quai vincoli può avere etc etc. Le uniche cose che possono cambiare sono le competenze che tu o meglio il tuo tecnico di fiducia possedete e, relativamente a queste, quali che sono le domande ed/od i procedimenti che è meglio adottare di volta in volta.

Tornando a noi, nel caso dell'associazione sportiva si può valutare il tipo di associazione: se si trattasse di una APS (associazione di promozione sociale) non avrebbe nessun tipo di vincolo legato alla destinazione del terreno (è una delle norme che favoriscono le APS rispetto ad altri tipi di associazione)
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Mi confermi che coi terreni la casistica è meno codificata.
Mi da poi sempre un po' di fastidio sentire che la competenza professionale si traduce spesso nella capacità di individuare il cavillo giusto.
O si è liberi o si è ben regolamentati: la via di mezzo sappiamo che viene chiamata "all' italiana"
 

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