Buongiorno, un mio conoscente anziano si è trovato a firmare (non so come l'abbiano convinto) l'accettazione di una proposta d'acquisto che non avebbe dovuto firmare perchè è ancora in corso, nelle mani di un Architetto una richiesta di sanatoria/pratica edilizia per sistemare una situazione interna non in regola (di cui, purtroppo solo verbalmente, era stato informato il sedicente agente). Resosi conto di aver commesso una sciocchezza, entro mezzora dalla firma, ha richiamato l'agenzia per chiedere di non comunicare all'acquirente l'accettazione, ma l'agente si è fatto negare per tutto il pomeriggio. La mattina successiva l'anziano ha fatto allora mandare all'avvocato un fax, intimando di non comunicare l'avvenuta accettazione.
L'acquirente ha accettato di farsi restituire l'assegno e, seppur arrabbiato perchè convinto dall'agente che era l'anziano ad essere in mala fede, con lui, la cosa è finita lì.
L'agenzia pretende invece dall'anziano le provvigioni di sua competenza, oltre ai danni subiti, pari alle provvigioni che l'acquirente avrebbe dovuto riconoscere all'agenzia. In tutto questo c'è da evideziare che il verbale di proposta (così come le visite all'appartamento) è stato compilato e firmato da una persona, non iscritta all'albo degli agenti immobiliari, che ha utilizzato il n° di patentino dell'agenzia. Anche se l'agente adesso dice che lui è stato sempre presente (non è vero!).
L'anziano, riconoscendo di aver peccato di ingenuità, il giorno seguente ha dato la disponibilità a chiudere bonariamente la questione, pagando solo la propria quota di provviigoni ma gli avvoltoi hanno rifiutato.
A questo punto, secondo me, dovrebbe denunciare il finto agente immobiliare per esercizio abusivo della professione e rifiutarsi di pagare un euro. volevo sapere voi cosa ne pensate e cosa consigliate?
Aggiunto dopo 2 minuti...
dimenticavo: l'agenzia non ha formalmente comunicato all'acquirente, prima del fax dell'avvocato, l'avvenuta accettazione della proposta d'acquisto.
L'acquirente ha accettato di farsi restituire l'assegno e, seppur arrabbiato perchè convinto dall'agente che era l'anziano ad essere in mala fede, con lui, la cosa è finita lì.
L'agenzia pretende invece dall'anziano le provvigioni di sua competenza, oltre ai danni subiti, pari alle provvigioni che l'acquirente avrebbe dovuto riconoscere all'agenzia. In tutto questo c'è da evideziare che il verbale di proposta (così come le visite all'appartamento) è stato compilato e firmato da una persona, non iscritta all'albo degli agenti immobiliari, che ha utilizzato il n° di patentino dell'agenzia. Anche se l'agente adesso dice che lui è stato sempre presente (non è vero!).
L'anziano, riconoscendo di aver peccato di ingenuità, il giorno seguente ha dato la disponibilità a chiudere bonariamente la questione, pagando solo la propria quota di provviigoni ma gli avvoltoi hanno rifiutato.
A questo punto, secondo me, dovrebbe denunciare il finto agente immobiliare per esercizio abusivo della professione e rifiutarsi di pagare un euro. volevo sapere voi cosa ne pensate e cosa consigliate?
Aggiunto dopo 2 minuti...
dimenticavo: l'agenzia non ha formalmente comunicato all'acquirente, prima del fax dell'avvocato, l'avvenuta accettazione della proposta d'acquisto.