Presso ogni Camera di Commercio si trova la Raccolta di Usi e Consuetudini.
È lo strumento con il quale (controversie) il Giudice decide se l'AI ha chiesto troppo o che poteva.
Prova a dare una occhiata alla raccolta C.C della provincia dove si situa l'immobile. Se è previsto roba di tuo interesse hai un prezzo fi carta valido per ottenere ulteriore sconto.

Peccato che per fare questo deve andare in causa con l'agenzia...

Discutere la provvigione si può, ovviamente, ma non è detto che l'agenzia accetti.
 
Peccato che per fare questo deve andare in causa con l'agenzia...
Fammi capire: se loro hanno sottoscritto la provvigione richiesta dall'agenzia devono pagare quanto stabilito, ma se non fosse stato firmato nulla, perché dovrebbe esserci una causa se hanno il documento della Cam. di Comm. che cita la % stabilita dagli Usi?
 
Fammi capire: se loro hanno sottoscritto la provvigione richiesta dall'agenzia devono pagare quanto stabilito, ma se non fosse stato firmato nulla, perché dovrebbe esserci una causa se hanno il documento della Cam. di Comm. che cita la % stabilita dagli Usi?

Perchè l'agernzia decide la provvigione e quanto è più basso il prezzo dell'immobile più è frequente che si chieda una cifra forfettaria.

Se all'acquirente non va bene e non la paga al momento in cui deve, andranno in causa e dipenderà dall'umore del giudice.
 
Perchè l'agernzia decide la provvigione e quanto è più basso il prezzo dell'immobile più è frequente che si chieda una cifra forfettaria.
Se all'acquirente non va bene e non la paga al momento in cui deve, andranno in causa e dipenderà dall'umore del giudice.
Lo so che può chiedere una cifra forfettaria, ma non era questo il punto.
Se non viene stabilito per iscritto, non vedo perché l'agenzia possa pretendere una somma arbitraria in seguito al servizio offerto.
Se vale l'art. 1755 del c.c. ("... La misura della provvigione e la proporzione in cui questa deve gravare su ciascuna delle parti, in mancanza di patto, di tariffe professionali o da usi, sono determinate dal giudice, secondo equità"), non vedo perché debbano andare in causa e se succede l'agenzia ha zero possibilità di far valere le sue rimostranze, a meno che manchino specifiche tariffe camerali o tabelle degli usi locali.
Del resto, altrimenti l'agenzia potrebbe pretendere qualsiasi cifra, che farebbe molto comodo non chiarire inizialmente.
 
Ma in questo caso l'agenzia l'ha chiarito subito.
Sta a chi compra accettare, se gli interessa la casa.
L'avrà anche chiarito, ma bisogna vedere se l'ha fatto sottoscrivere al cliente.
Ho letto per es. alcuni incarichi in cui era stato puntualizzato chiaramente e fatto firmare che veniva richiesta una provvigione ben più alta del normale (se facciamo riferimento agli usi). Allora così è una procedura corretta e non possono esserci discussioni. Altrimenti, verba volant.
E' opportuno soprattutto nell'interesse dell'agenzia chiarire sempre per iscritto l'entità delle provvigione all'atto della sottoscrizione di incarichi e proposte.
 

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