Gundam75

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Salve,

il mio caso è un po critico: Ad Aprile 2016 ho firmato un preliminare per l'acquisto di un immobile in provincia di VR versando una caparra di 20.000 euro, nel frattempo dalla verifica tecnica riscontrata dal mio tecnico, dal rilievo topografico e dagli elementi documentali in possesso appariva una situazione di non completa conformità e piena rappresentazione catastale del bene in oggetto dove addirittura circa 300 mt2 una porzione di terreno all'interno della recinzione risultavano di proprietà comunale; si trattava pertanto di un bene non conformemente rappresentato in catasto, difettoso nella consistenza e il venditore non aveva la piena proprietà dichiarata nel preliminare dove non c'era nessuna menzione di ciò, la data stabilita per il rogito era massimo 30 Giugno 2016. I primi di Maggio avverto l'agenzia della difformità e questa si limita a trasmettere la mia relazione tecnica al venditore che non fornisce nessuna documentazione soddisfacente ne' si dimostra intenzionato a regolarizzare la difformità, nel frattempo sollecito l'agenzia ma questa insiste che sia tutto a posto. Nel frattempo mi reco dal notaio con il mio Geometra ma lo stesso notaio mi anticipa che il rogito non si può fare. Arriva il 30 Giugno, ci troviamo dal notaio e io mi presento con avvocato e geometra, presenzia anche agente immobiliare ed ovviamente il venditore. ll notaio con un verbale stabilisce che il rogito non si può fare. Allora concedo altre 2 settimane al venditore per sistemare il tutto e lui promette di farlo. il 20 Luglio ci ritroviamo dallo stesso notaio, il venditore dice che è impossibilitato a regolarizzare entro tempi brevi perchè essendo coinvolto il comune i tempi sono un incognita e non è sua competenza perchè lui ha acquistato l'immobile allo stato attuale, allora io concedo come data ultima ed essenziale l'11 Agosto. L'11 Agosto ci ritroviamo tutti ma la parte venditrice si presenta con un avvocato il quale mi accusa a sua volta di essere inadempiente. Ora dopo aver concesso altre 2 possibilità tra cui una data ultima essenziale, dopo avergli chiesto la restituzione della caparra e la risoluzione non mi rimane (a mio malgrado) di intraprendere una causa (questa volta per il doppio della caparra). La cosa assurda è che l'agenzia immobiliare nel frattempo mi ha mandato una lettera tramite avvocato dove esige il pagamento della sua provvigione (circa 8.000 Euro). Trovo che dopo tutta questa vicenda che puzza di truffa sia intollerabile la richiesta dell'agenzia e senza essere un esperto di legge sono sicuro di avere tutti gli strumenti non solo per una difesa ma anche per un risarcimento. Nel frattempo oltre aver perso i 20.000 Euro ho dovuto pagare 1.400 Euro di avvocato 1.100 Euro di Tecnico e 1.500 Euro di notaio. Il mio avvocato sostiene che bisogna assolutamente pagare l'agenzia perchè la giurisprudenza sancisce che il loro unico obbligo sia mettere in contatto le parti ma io sono sicuro che l'obbligo dell'agenzia sia quello di verificare i dati forniti dalla parte venditrice prima di iniziare qualsiasi operazione commerciale dell'immobile e la difformità in questo caso era facilmente rilevabile.
 
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smoker

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Salve,

il mio caso è un po critico: Ad Aprile 2016 ho firmato un preliminare per l'acquisto di un immobile in provincia di VR versando una caparra di 20.000 euro, nel frattempo dalla verifica tecnica riscontrata dal mio tecnico, dal rilievo topografico e dagli elementi documentali in possesso appariva una situazione di non completa conformità e piena rappresentazione catastale del bene in oggetto dove addirittura circa 300 mt2 una porzione di terreno all'interno della recinzione risultavano di proprietà comunale; si trattava pertanto di un bene non conformemente rappresentato in catasto, difettoso nella consistenza e il venditore non aveva la piena proprietà dichiarata nel preliminare dove non c'era nessuna menzione di ciò, la data stabilita per il rogito era massimo 30 Giugno 2016. I primi di Maggio avverto l'agenzia della difformità e questa si limita a trasmettere la mia relazione tecnica al venditore che non fornisce nessuna documentazione soddisfacente ne' si dimostra intenzionato a regolarizzare la difformità, nel frattempo sollecito l'agenzia ma questa insiste che sia tutto a posto. Nel frattempo mi reco dal notaio con il mio Geometra ma lo stesso notaio mi anticipa che il rogito non si può fare. Arriva il 30 Giugno, ci troviamo dal notaio e io mi presento con avvocato e geometra, presenzia anche agente immobiliare ed ovviamente il venditore. ll notaio con un verbale stabilisce che il rogito non si può fare. Allora concedo altre 2 settimane al venditore per sistemare il tutto e lui promette di farlo. il 20 Luglio ci ritroviamo dallo stesso notaio, il venditore dice che è impossibilitato a regolarizzare entro tempi brevi perchè essendo coinvolto il comune i tempi sono un incognita e non è sua competenza perchè lui ha acquistato l'immobile allo stato attuale, allora io concedo come data ultima ed essenziale l'11 Agosto. L'11 Agosto ci ritroviamo tutti ma la parte venditrice si presenta con un avvocato il quale mi accusa a sua volta di essere inadempiente. Ora dopo aver concesso altre 2 possibilità tra cui una data ultima essenziale, dopo avergli chiesto la restituzione della caparra e la risoluzione non mi rimane (a mio malgrado) di intraprendere una causa (questa volta per il doppio della caparra). La cosa assurda è che l'agenzia immobiliare nel frattempo mi ha mandato una lettera tramite avvocato dove esige il pagamento della sua provvigione (circa 8.000 Euro). Trovo che dopo tutta questa vicenda che puzza di truffa sia intollerabile la richiesta dell'agenzia e senza essere un esperto di legge sono sicuro di avere tutti gli strumenti non solo per una difesa ma anche per un risarcimento. Nel frattempo oltre aver perso i 20.000 Euro ho dovuto pagare 1.400 Euro di avvocato 1.100 Euro di Tecnico e 1.500 Euro di notaio. Il mio avvocato sostiene che bisogna assolutamente pagare l'agenzia perchè la giurisprudenza sancisce che il loro unico obbligo sia mettere in contatto le parti ma io sono sicuro che l'obbligo dell'agenzia sia quello di verificare i dati forniti dalla parte venditrice prima di iniziare qualsiasi operazione commerciale dell'immobile e la difformità in questo caso era facilmente rilevabile.

Sono anni che sostengo che, prima di firmare un contratto e soprattutto versare soldi, bisogna fare un minimo di controllo.... purtroppo la politica di molte agenzie è differente....

Smoker
 

Gundam75

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Tra l'altro nel preliminare era sottoposto alla clausola sospensiva ottenimento mutuo e come stabilisce l'art. 1757 Codice Civile il diritto alla provvigione sorge nel momento in cui si verifica la condizione.
 

Gundam75

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In realtà non ci siamo arrivati alla sospensione perché appena mi sono accorto delle difformità ho interrotto ogni richiesta di mutuo. Tuttavia interpreto che il diritto di provvigione sorga solo al verificarsi della condizione definita.
 

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