Valex

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
:rabbia: maledetti vogliono sempre soldi!!! manco dentro casa uno è libero di fare ciò che vuole :rabbia:

cmq piacere dani :stretta_di_mano:
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
A me è successa recentemente la stessa cosa: stavo vendendo una casa dove erano stati fatti dei lavori in assoluta autonomia, senza comunicare nulla a nessuno: il proprietario ha dovuto presentare , tramite un geometra, una DIA in sanatoria, pagando anche la multa oltre agli oneri dovuti. Il tutto gli è venuto sui 1500 euro, ma ogni Comune si regola a modo suo con i tributi e le multe. :triste:
La beffa, per il venditore, è stata che sono stati soldi buttati in quanto l'acquirente ha fatto dei lavori e quindi ha dovuto presentare la DIA da capo! :disappunto: Lo stesso acquirente, comunque, non aveva voluto rogitare con la vecchia documentazione, e quindi l'operazione era inevitabile!

A questo punto ti consiglio innanzitutto di verificare quanto effettivamente la cosa inciderebbe in confronto al costo dell'appartamento; se l'effetto fosse rilevante (ma non credo) potresti proporre all'acquirente di acquistare nello stato in cui la casa si trova, offrendogli uno sconto pari al 50% di quanto dovresti pagare tu. Magari lui accetterebbe, soprattutto se avesse in mente di fare dei lavori, tenendo anche presente che con il piano-casa di Berlusconi la DIA per queste cose non serve più! :occhi_al_cielo:

;)
 

dalele

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Scusate ma state confondendo le mele con le pere.
Il catasto è una cosa, la situazione urbanistica un'altra.
La conformità urbanistica fa riferimento alla corrispondenza tra lo stato di progetto a suo tempo "concessionato" e visibile presso l'ufficio tecnico del comune, e lo stato attuale. Probabile che il venditore debba ricorrere ad una sanatoria per modifiche interne per, appunto, "sanare" la situazione.
La modifica della planimetria catastale è un "atto dovuto", ma non compromette la commerciabilità dell'immobile.
Le consiglio di contattare un geometra che le saprà consigliare in merito e di non preoccuparsi troppo della spesa che non sarà eccessiva e la metterà al riparo da conseguenze legali ben più onerose nonchè spiacevoli.
 

Daniele Ruggeri

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
mi pare che stiamo parlando di sanatoria qui ...e mi pare che il costo di tale operazione non sia propriamente di qualche decina di €...Io contatterei un geometra, mi e' capitato un mesetto fa l'ultima volta di una situazione del genere e il costo dell'operazione era intorno ai 1000 € poi scontato intorno agli 800 € compresa per l'appunta la domanda di sanatoriae la conseguente multa comunale ...
 

Daniele Ruggeri

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
ad ogni modo come dice giustamente Dalele e' opportuno sentire un geometra e vedere quanto ti chiede per risistemare e quindi sanare il piccolo problema.... ;)
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
La conformità urbanistica fa riferimento alla corrispondenza tra lo stato di progetto a suo tempo "concessionato" e visibile presso l'ufficio tecnico del comune, e lo stato attuale. Probabile che il venditore debba ricorrere ad una sanatoria per modifiche interne per, appunto, "sanare" la situazione.
La modifica della planimetria catastale è un "atto dovuto", ma non compromette la commerciabilità dell'immobile

Se però l'acquirente richiede la conformità anche catastale occorrerà fare un' "esatta rappresentazione grafica" ! Nella DIA "normale" fra gli adempimenti del geometra, dopo la presentazione della DIA all'apposito Ufficio Comunale, l'espletamento della pratica tramite il silenzio-assenso, l'esecuzione dei lavori e la notifica di completamento degli stessi c'è il deposito al Catasto della nuova planimetria! :shock:

A proposito dalele ... qui ci diamo tutti del tu! :occhi_al_cielo:
;)
 

imm.righettini

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
buon giorno, a mio avviso oltre alla planimetria catastale da aggiornare ci sarebbe da produrre anche una D.I.A. (denuncia di inizio attività) che dovrebbe essere stata presentata al comune nel momento che si sono eseguiti i lavori, in tal modo anche la pratica ediliza sarebbe corretta. Umberto
 

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