CheCasa!

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Agente Immobiliare
Le tabelle per il calcolo dell'usufrutto, quelle basate sul tasso legale in vigore, hanno valore puramente fiscale e poco attengono al campo estimativo.

Certamente un investitore non vorrà utilizzare un saggio d'interesse minimo per quantificare il valore di un diritto reale minore che viene normalmente acquistato per mero investimento.

In particolar modo, temo che il diritto di usufrutto, se potrebbe avere un certo valore per il nudo proprietario o per un acquirente interessato all'acquisizione dell'intera proprietà, abbia un mercato molto limitato ed un valore piuttosto contenuto.

Nella mia esperienza, per la verità, mi è capitato di vendere qualche nuda proprietà ma mai un usufrutto.

in effetti, se ragioniamo, qual'è il senso dell'usufrutto?
Quello di permettere a chi lo detiene "originariamente" di non preoccuparsi di dover andare a pagare un affitto arrivato ad una certa età. E' un diritto nato per regalare tranquillità. Se poi chi ne dispone avrà la sfortuna di non avere una vita lunga, certamente non se ne avrà male che il nudo proprietario di ciò possa giovarsi.

L'acquirente del diritto di usufrutto che sia parametrato sulla vita di un precedente intestatario del medesimo diritto, che sicurezza dovrebbe avere? In quanto anni potrebbe valere la pena ammortizzarne il prezzo d'acquisto?

Se ci pensate il rischio è molto alto: sborso 100.000,00 euro e dopo un paio di settimane potrei trovarmi col cerino in mano. Inoltre chi mi garantisce che le condizioni di salute dell'originario titolare siano effettivamente buone?

Il diritto di usufrutto, se ceduto non dal pieno proprietario, secondo me non ha mercato se non a patto di quantificare un valore quasi irrisorio.

Chi lo detiene ha quindi, fondamentalmente, 3 sole possibilità:
- vendere al/col nudo proprietario se si trova un accordo
- utilizzare l'immobile personalmente
- darlo in affitto ed ottenere un reddito
 
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PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Il diritto di usufrutto, se ceduto non dal pieno proprietario, secondo me non ha mercato se non a patto di quantificare un valore quasi irrisorio

..é quello che ho evdienziato io.
A che pro incaponirsi sulle tabelle il 60 il 63, 5 il 73,4 per cento.

In questa fattispecie, ove si vuoke cedere in vendita l'intera proprietà si stabilisce un prezzo e si vende.

Tabelle teorie ma che c'azzeccano...?

La grana conta.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Sul resto puoi aver immaginato come si siano svolte le cose, ma non lo si desume da niente: quindi proporrei di limitarsi al tema e non dare giudizi sulle opinioni e valutazioni altrui.

La risposta a questa tua obiezione è molto semplice e la puoi vedere qua sotto:

Problema centrato :stretta_di_mano:

La differenza tra uno che lavora tenendo le gambe sotto la scrivania ed un altro che lavora sul campo forte di esperienze maturate sul terreno di gioco è tutta qua:

Comprendere.

Come i bomber da area di rigore:

Capiscono prima degli altri dove può finire il pallone in quell'istante.

Seppur senza nulla da desumere anticipano tutti e arrivano sul pallone marcando rete.

Alè!

(...Da qua fuori sento i cori scialllalà....):D

Oggi sono contento.
 
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ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
A mio dire Pyer non ha tutti i torti quando dice che le tabelle a poco servono quando vengono messi i soldi sul piatto.
Se è vero che vendere l'usufrutto se pur cosa fattibile nella realtà non ha mercato e altrettanto vero che il problema esiste anche per il nudo proprietario vista la giovane età dell'usufruttuario (converrebbe ad entrambi vendere ciascuno per i propri diritti ma congiuntamente e in solido la piena proprietà) ovviamente si ritorna al discorso di Pyer con i soldi sul piatto.

La situazione è molto esplosiva, non sono giovanissima ma neppure vecchissima (54anni). Il mio problema è anche un altro, nel corso degli ultimi 10 anni hanno provato a fare di tutto per togliermi questa casa, anche a convincermi a venderla dandomi 1/4 del ricavato che avrei dovuto tenere vincolato in un conto cointestato.
...
Quando ho fatto presente che il valore del mio usufrutto era l' 80% hanno cambiato idea. Dopo qualche tempo mi è stato chiesto di affittarla ad uno dei miei figli, ma senza registrare il contratto (che fai non ti fidi di tuo figlio?). Ebbene no, non mi fido, come posso fidarmi di un figlio che mi minaccia? Ci potrei scrivere un film, dell'orrore!
Non è una situazione semplice per una madre e mi sento incastrata.
Scusate lo sfogo.
Non sò se è una strada percorribile ma quantomeno potrebbe servire da stimolo per renderli più collaborativi

revocazione (o "revoca"), "ingratitudine" del donatario (art. 801 c.c.)
Difficile !!! (bisognerebbe sentire un avvocato) ma quando uno è in guerra prova a sparare tutte le cartucce.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
A mio dire Pyer non ha tutti i torti quando dice che le tabelle a poco servono quando vengono messi i soldi sul piatto.
Se è vero che vendere l'usufrutto se pur cosa fattibile nella realtà non ha mercato e altrettanto vero che il problema esiste anche per il nudo proprietario vista la giovane età dell'usufruttuario (converrebbe ad entrambi vendere ciascuno per i propri diritti ma congiuntamente e in solido la piena proprietà) ovviamente si ritorna al discorso di Pyer con i soldi sul piatto.


...

Non sò se è una strada percorribile ma quantomeno potrebbe servire da stimolo per renderli più collaborativi

revocazione (o "revoca"), "ingratitudine" del donatario (art. 801 c.c.)
Difficile !!! (bisognerebbe sentire un avvocato) ma quando uno è in guerra prova a sparare tutte le cartucce.

Se è difficile sarà pure costoso...
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Se è difficile sarà pure costoso...
le cose facili non esistono facile/difficile tutto è relativo come i costi
apparentemente quello che può sembrare inizialmente un costo si può rivelare un investimento

ti racconto una storia (quel giorno anche gli avvocati delle parti mi applaudirono)

ricordo che pioveva e stavo facendo notizia parlando con un sacrestano della chiesa vicina all'ufficio per capire se c'erano tristi eventi in programma nei giorni a seguire per pianificare la mia agenda di acquisizione quando ricevetti una telefonata

Era un donatario nudo proprietario che infastidito e soprattutto allarmato mi chiamò dicendomi di aver ricevuto una notifica dell'avvocato del donante per informarlo che era stata intrapresa un azione di revocazione su un immobile a lui donato.

Premesso che il nudo proprietario era pure cardiopatico, quindi da prendere con le pinzette (se stramazzava il nudo proprietario avrei dovuto aspettare l'apertura della successione con le incognite riferite ai futuri eredi)

Behh!! non ci crederai
vuoi sapere com' è andata a finire la storia ?
 
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PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
se c'erano tristi eventi in programma nei giorni a seguire per pianificare la mia agenda di acquisizione


(In settimana ho fatto tre vendite con le case dei "morti")

Vai sù "problema incasso mutuo differito.."

Hi Hi...

Ti ricordi della tua citazione " e chi l'ha detto che al rogito devo saldare il prezzo...???"
 

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