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Utente Cancellato 10094

Ospite
Scusate una domanda, ho letto che dal 1 luglio cambiano diverse cose in merito alla conformità e congruità dell'appartamento con quello che è registrato al catasto (o anche al comune è depositato qualcosa?). Noi abbiamo fatto compromesso e per ottobre dovremo rogitare... compromesso è stato già registrato e soldi come caparra già consegnati.

Il preliminare l'ha visto anche notaio, che si occuperò del rogito, e mi ha fatto richiedere certificato di abitabilità che p. venditrice mi ha detto di aver poi chiesto in comune, e stanno aspettando che documentazione gli venga consegnata.

La conformità dell'appartamento deve essere verificata con le piantine che erano allegate all'atto precedente di acquisto e che loro ci hanno consegnato, dove in alto sono riportati gli estremi dell'appartamento? (foglio, mappale, subalterno, geometra incaricato della redazione dell'appartamento).

Inoltre la nuova legge vale per tutti gli appartamenti oppure per quelli datati ante 1967? Se noi da una verifica dell'appartamento con la piantina, ci sembra tutto uguale (in merito a disposizione locali e porte e finestre delle stanze) possiamo ritenerci a posto? Sono i venditori che devono garantire in fase di rogito che appartamento sia conforme a quanto depositato e che non sono state effettuate modifiche vero??

Sono tutte cose di cui si occuperà notaio in fase di redazione del rogito, o noi possiamo intanto intervenire in qualche modo??
Grazie per le eventuali risposte ma per me è l'acquisto della prima casa e sto modifiche di legge, seppur tutulative per l'acquirente da quanto ho letto, mi hanno solo aggiunto un pò di agitazione in più, a quella che già avevo!!!! :)
 

edo05

Nuovo Iscritto
Scusate se entro nella discussione, sono nuovo e ancora inesperto... Spiego, o almeno ci provo, cosa sta capitando a noi. Allora, abbiamo ereditato un appartamento costruito nel 1972 e non ci siamo mai preoccupati di verificare se vi fossero difformità, visto che l'appartamento venne modificato durante la costruzione del condominio (non dopo). Ora che dobbiamo vendere scopriamo, dopo aver fatto il compromesso, che in COMUNE vi è una difformità della piantina (ovvero le famose modifiche fatte non sono state 'registrate'), ma il catasto va bene. Chi ha comprato vuole ristrutture tutto, buttare giù pareti, ecc. quindi ci ha chiesto una delega (è già venuto anche l'architetto a fare foto alla casa) per poter iniziare i lavori prima del rogito. Ieri però il notaio ci dice che la delega non la possiamo fare prima del rogito perché lui, come notaio, non può dichiare che in comune c'è una difformità che non è mai stata 'sanata', dichiarata, visto che nessuno sapeva che ci fosse (e che a compromesso nessuno sapeva tale cosa).
Visto che i compratori sono particolarmente pignoli e hanno sempre cercato di trovare dei problemi, problemi però che fino ad ora non c'erano (la casa gli è subito piaciuta, così come il prezzo, ecc.), come possiamo fare? Il notaio ha detto che il rogito lo fa (non gli interessa cosa c'è scritto in comune), ma noi non possiamo fare la delega che loro vogliono, quindi non sappiamo come spiegare loro che il rogito si può fare, ma non la delega prima, come uscire da tale impasse?
non so neppure se ho spiegato bene, ma siamo abbastanza disperati... grazie!!!
 

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