ssimone75

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Tra "a norma" e "regola d'arte" c'è differenza.
La prima sottintende che se il lavoro è stato eseguito post 2008 ci devono essere delle certificazioni per ogni impianto, senza ma e senza se.
 

mmic

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È stato ristrutturato questo inverno ed è stata anche depositata la piantina catastale post opera, con due bagni un corridoio e cucina spostati, quindi lavori sostanziali
Stranamente manca solo la certificazione degli impianti
 

mmic

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie a tutti delle risposte, siete davvero molto gentili.
La cosa che mi rimane strana è che
1. se fosse stata persa, me lo avrebbero detto e probabilmente si poteva ottenere una copia
3. I lavori sono stati sostanziali e difficili da fare completamente in nero. Saranno durati tra i 2 e i 3 mesi, e sia la palazzina che l'appartamento sono ben visibili dalla strada principale. Pertanto, devono aver fatturato almeno una parte. Inoltre, essendo stati spostati due bagni e oltre metà cucina, gli impianti di gas luce ed acqua sono rientrati comunque nei lavori. Questo è dimostrato dalla differenza tra le piantine catastali pre e post. Il proprietario ha comprato questo immobile locato da un ente qualche anno fa (da atto di acquisto risulta locato) e, a fine locazione, lo ha ristrutturato e messo in vendita. Il fatto che i lavori siano palesi e sostanziali fa si che non possa essere stato fatto tutto in nero (almeno, ingenuamente, credo).

La superficialità:
Il mio sospetto è che se la certificazione manca e fanno difficoltà per rilasciarla è che gli impianti siano in qualche modo stati fatti male o comunque con materiali non dichiarabili - ma perché?

Domani incontro il proprietario e gli chiedo di parlare con chi ha fatto gli impianti, oppure di poter entrare in casa con un esperto per capire come stiano le cose.

La "preoccupazione" è che (da quanto ho letto) in assenza di certificazione mi sto assumendo la responsabilità di adeguare e mettere a norma gli impianti dopo l'acquisto e non so questo cosa possa comportare in termini di tempo e costi. Inoltre, nel caso che non lo faccio, quale sia l'effetto della mancata certificazione sulla assicurazione, oppure, se accade qualcosa ai bimbi.

Perdonatemi se sto divagando, volevo cercare di comprendere la logica di tutto ciò, le considero come informazioni che sarebbe utile conoscere comunque quando si fa una trattativa immobiliare.
 

Bastimento

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La certificazione a posteriori si chiama: Dichiarazione di Conformità (DICO): la può redigere qualunque elettricista iscritto e abilitato alla camera commercio.
Se non è un apprendista, praticamente tutti gli artigiani in proprio.
Non sono felici di farlo su un lavoro altrui, ma non dispererei.
Credo che l'elenco da te visionato riguardasse solo le imprese abilitate ad impianti industriali o comunque non solo domestici.
Se l'impianto è realizzato "a regola d'arte", il costo di una DICO potrebbe aggirarsi sui 400-500€: (perchè di solito finiscono per cambiare qualche presa o poca roba).

Per 5000€ (non so quanti punti luce hai), rifanno quasi tutto l'impianto ex-novo: non sono aggiornato , ma alla media di 150€-180€ a punto luce, realizzi 30 p.l.: (5 stanze con 3 prese e due deviatori)

LA cosa un pò singolare è che dici hanno spostato i servizi interni: se questo comporta almeno una CIL, quando hanno presentato la fine lavori con la nuovo accatastamento, il comune avrebbe dovuto richiedere i certificati di conformità degli impianti.

A che titolo sono state modificate le piantine catastali?
 

mmic

Membro Attivo
Privato Cittadino
La certificazione a posteriori si chiama: Dichiarazione di Conformità (DICO): la può redigere qualunque elettricista iscritto e abilitato alla camera commercio.

La DICO a quanto ho capito può essere fatta solo per sanare situazioni precedenti al 2008-2009

Per 5000€ (non so quanti punti luce hai), rifanno quasi tutto l'impianto ex-novo: non sono aggiornato , ma alla media di 150€-180€ a punto luce, realizzi 30 p.l.: (5 stanze con 3 prese e due deviatori)

Stiamo parlando di tutti gli impianti acqua luce e gas, quindi sono tre certificazioni diverse a quanto ho capito.

LA cosa un pò singolare è che dici hanno spostato i servizi interni: se questo comporta almeno una CIL, quando hanno presentato la fine lavori con la nuovo accatastamento, il comune avrebbe dovuto richiedere i certificati di conformità degli impianti.

A che titolo sono state modificate le piantine catastali?

Ho domandato, al riguardo delle certificazioni, se queste siano necessarie per l'accatastamento, e mi hanno risposto che nessuno controlla nulla. Il problema viene trasferito all'acquirente.
La piantina catastale è stata modificata (o meglio, è stata depositata la nuova) per ristrutturazione
 

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