mmic

Membro Attivo
Privato Cittadino
Devi controllare che le modifiche siano state depositate anche in Comune, il che è molto più importante del deposito in Catasto.

Grazie mille, questa informazione mi mancava.
La dichiarazione si chiama CIL?
E' seguita anche da una dichiarazione di fine lavori, se si come si chiama?

Chiederò all'agente immobiliare subito, visto che in settimana dobbiamo concludere il compromesso
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Non firmare il compromesso se non c'è la dichiarazione di conformità dell'immobile.

Addirittura io incaricherei prima un tecnico per fare gli accertamenti della conformità.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
La certificazione a posteriori si chiama: Dichiarazione di Conformità (DICO): la può redigere qualunque elettricista iscritto e abilitato alla camera commercio.
Mi scuso per la confusione provocata: la certificazione a posteriori non si chiama DICO, ma DI.RE = Dichiarazione di rispondenza, e può appunto essere rilasciata a un elettricista iscritto alla camera comemrcio con la qualifica a realizzare impianti domestici.

La DICO =conformità è quella che deve essere obbligatoriamente rilasciata a fine lavori. ovviamente da parte dell'elettricista in possesso dei medesimi requisiti.

Non credo ci siano limitazioni temporali: se l'impianto risponde ai requisiti minimi richiesti, non vedo impedimenti.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Non firmare il compromesso se non c'è la dichiarazione di conformità dell'immobile.

Addirittura io incaricherei prima un tecnico per fare gli accertamenti della conformità.
Mi permetto di aggiungere una precisazione: qui stai parlando di "conformità urbanistica-catastale", che non ha nulla a che vedere con la conformità impianti.

Inoltre la CIL non è una dichiarazione al comune, a posteriori: l'iter è esattamente opposto.

Sommariamente, prima si chiede/notifica al Comune l'intenzione di procedere a ristrutturazioni, modifiche o altre opere edilizie: a fine lavori si presentano al Comune i vari certificati degli impianti modificati, le nuove piantine catastale e si chiede l'agibilità.

Ecco perchè @Bagudi ti consiglia di accertarti preventivamente che ci sia la conformità tra quello che risulta in Comune e la realtà: altrimenti ti potresti dover far carico di abusi edilizi esistenti, se dichiari che lo stato di fatto corrisponde a quanto a suo tempo concesso dal comune.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Mi permetto di aggiungere una precisazione: qui stai parlando di "conformità urbanistica-catastale", che non ha nulla a che vedere con la conformità impianti.

Certo. Forse sono stata poco chiara.

E' che anche la conformità degli impianti è soggetta alla conformità urbanistica, nel senso che se i lavori fossero stati fatti "aumma aumma"... non ci sarebbero le certificazioni e, di conseguenza, non ci sarebbe la conformità urbanistica.
 

ssimone75

Membro Attivo
Professionista
Scusate ma noto varie imprecisioni. Provo a chiarire.

La Di.Co è effettivamente rilasciata a fine lavori dall'impresa
La Di.Ri è rilasciata da un tecnico abilitato come impiantista o dal responsabile tecnico di un’impresa abilitata che esercitano da almeno 5 anni SOLO per impianti antecedenti al 2008. Se la Di.Co manca per impianti post 2008 è un problema, c'è da conttare ditta che te la faccia, come se ti avesse fatto l'impianto.

Se sull'immobile sono state eseguite opere di manutenzione straordinaria dovrebbe essere stata presentata, prima dei lavori, una CILA (o CIL in Emilia Romagna) che è una pratica edilizia alla quale poi consegue una comunicazione di Fine Lavori dove si allegano certificazioni e riaccatastamento ma non prevede una nuova agibilità

Se sull'immobile sono state eseguite opere di ristrutturazione dovrebbe essere stata presentata, prima dei lavori, una SCIA che è una pratica edilizia alla quale consegue una comunicazione di Fine Lavori e contestuale Richiesta di Agibilità alla quale si allegano dove si allegano anche certificazioni e riaccatastamento.

In ogni caso meglio affidare la disamina a un tecnico di fiducia e del posto.
 

mmic

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie, siete stati molto gentili ed esaurienti.
Ho trovato la CILA e la dichiarazione di fine lavori sul sito del comune di Roma, modulo quest'ultimo che riporta nell'elenco dei documenti richiesti la conformità degli impianti e la variazione catastale. Fin'ora mi hanno mostrato solo la variazione catastale ma manca evidentemente la dichiarazione di fine lavori con la certificazione degli impianti.
Domani parlo con il proprietario e verifico l'esistenza della certificazione e la dichiarazione di fine lavori. In caso contrario, chiederò di provvedere prima di procedere.

@Bagudi : pensavo di rivolgermi ad un avvocato perché ho scelto il notaio proposto dalla agenzia e non ho ricevuto aiuto, mi era stato detto che il notaio doveva fare solo cose standard e non avevo capito l'importanza della cosa.

@ssimone75 : sarebbe carino fare un post con l'indicazione di queste procedure, così che rimanga di facile consultazione
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Se la Di.Co manca per impianti post 2008 è un problema, c'è da conttare ditta che te la faccia, come se ti avesse fatto l'impianto.
Per me anche questa è una imprecisione. Se la DICO manca perchè persa, puoi benissimo richiedere una DIRE: che poi il contenuto, post 2008, non differisca da una DiCo , è un conto. E' il costo che non equivale a rifare l'impianto. E mi pare che chi non ha fatto i lavori non sia tenuto a dichiarare la conformità, ma la rispondenza alle norme.
 

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