Buongiorni a tutti,
un consiglio: di fronte ad un amministratore che non riconsce la figura del coniuge non proprietario ma convivente di un immobile come si può operare? basta una delega generale ( per sottoscrivere lettere, partecipare ad una assemblea, poter chiamare l'amministatore , etcc..) o il fatto che l'amministratore non riconsca tale cosa è un abuso.
Dal mio punto di vista è una cosa assurda!
Ma..non è un abuso!!!
Quell'amm.re fa semplicemente (e bene) il proprio dovere!!!!
Cerchiamo di non dimenticare che la normativa privacy, e tutta l'altra vigente, esiste e vige anche per l'amm.re e che...se la viola....ne paga le spese in proprio!!!!
Un Amministratore SERIO...si accerta (per visura) di chi sia l'intestario dell'immobile e poi...chiunque altro...può cantare alla luna!!!!
Se l'intestatario vuol essere rappresentato
in assemblea, dovrà avere una delega.
Che debba essere scritta o verbale lo stabilisce il Regolamento di Condominio.
Ma...un bravo Amministratore....a garanzia di tutti, anche quando il Regolamento si accontenta della delega "orale", si procurerà di raccogliere autodichiarazione sottoscritta ed accompagnata da documento del sedicente delegato da allegare al verbale A GARANZIA DELL'INTERO CONDOMINIO.
Per tutto ciò che è gestione dell'unità immobiliare
al di fuori dell'assemblea....ehehehe...A SCANSO DI EQUIVOCI......o c'è una PROCURA dell'intestatario al "procuratore"...oppure...il sedicente procuratore può continuare a cantare alla luna!!!!
Non scherziamo su queste cose : le ho viste le cause intentate dal delegante che aveva veramente delegato, approfittare dieci anni dopo del fatto che l'amm.re non avesse alcuna pezza d'appoggio per gistificare quella "delega" che ...era vera ma NON DIMOSTRABILE!!!!