Rudyaventador

Membro Attivo
Professionista
Il giudice tutelare, come già detto, naturalmente non c'entra nulla in questo caso.

Mi sembra strano che il notaio voglia perseguire solo la via della revoca giudiziale del provvedimento di assegnazione.

Forse la ex non è collaborativa?

PS: per amor di precisione, non è corretto definirlo diritto di abitazione.
da quello che ha scritto è un diritto reale di abitazione che il notaio ha trovato trascritto nel registro , se poi il diritto di abitazione è a favore dell ex coniuge con minori non è un mancato aggiornamento catastale se il notaio afferma che deve passare dal giudice tutelare, che potrebbe essere fondato fatto salvo che i medesimi siano diventati nel frattempo maggiorenni . Circa la proposta se effettuata nella forma di preliminare e senza condizione sospensiva per il mutuo questa è valida al fine delle provvigioni , invece opponibile per inadempimento alla parte venditrice , mentre con la condizione decade in quanto la banca non concederebbe il mutuo per la presenza di tale diritto a registro .
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
da quello che ha scritto è un diritto reale di abitazione che il notaio ha trovato trascritto nel registro , se poi il diritto di abitazione è a favore dell ex coniuge con minori non è un mancato aggiornamento catastale se il notaio afferma che deve passare dal giudice tutelare, che potrebbe essere fondato fatto salvo che i medesimi siano diventati nel frattempo maggiorenni . Circa la proposta se effettuata nella forma di preliminare e senza condizione sospensiva per il mutuo questa è valida al fine delle provvigioni , invece opponibile per inadempimento alla parte venditrice , mentre con la condizione decade in quanto la banca non concederebbe il mutuo per la presenza di tale diritto a registro .

Rudy, da quello che scrive il nostro amico, è evidente che siamo in presenza di assegnazione della casa coniugale (ex 337 sexies cc), assegnazione che è possibile trascrivere nei RR.II. Ma non è corretto definirlo diritto reale.

Vi è giurisprudenza consolidata che definisce tale diritto:

"atipico diritto personale di godimento e non un diritto reale".

So che vi assomiglia molto, nei fatti, al diritto reale di abitazione e anche a me sembra una supercatzola da giuristi: ma questo è.

Riguardo al GT, lo ha tirato in ballo non il notaio ma un utente che ha capito fischi per fiaschi e quindi a mio avviso non c'entra nulla: la proprietà non è intestata a minori.

Inoltre, non è la maggiore età dei figli, in sè, la discriminante per poter revocare il diritto di assegnazione ma la maggiore età + indipendenza economica.

O, come nel nostro caso, il nuovo matrimonio o more uxorio che sia.
Ma serve pur sempre la revoca del provvedimento da parte del giudice competente.
(Sapevo che è anche rinunciabile per volontà dell'avente diritto, ma sembra il notaio non possa/voglia percorrere questa strada, non so perchè.)
 

maryblond

Membro Junior
Privato Cittadino
(Sapevo che è anche rinunciabile per volontà dell'avente diritto, ma sembra il notaio non possa/voglia percorrere questa strada, non so perchè.)
Perché se pur la ex coniuge si presentasse personalmente all'atto, o dà procura a qualcuno sulla visura catastale dell'immobile uscirebbe sempre la sentenza dell'epoca col suo diritto.
Il mio notaio, se la visura non esce "corretta" non può procedere neanche a fare la relazione preliminare per la banca
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Il catasto non c'entra nulla, è in conservatoria (servizio di pubblicità immobiliare) che risulta la titolarità dei diritti. (Poi si fa l'allineamento anche in catasto, ok, ma non è il catasto nè la fonte nè la prova certa del diritto.)

L'assegnazione risulta trascritta in conservatoria, quindi viene fuori da una visura ipotecaria (non catastale).

Sicuramente tramite la revoca del provvedimento si ottiene lo scopo, vista la volontà della ex-moglie, ma non penso siano tempi brevi.

Viene il dubbio che non sia possibile rinunciare al diritto tramite il notaio per volontà che esprime la moglie (senza passare dal giudice) per ottenere la cancellazione in conservatoria. Questo si deduce da quello che dice il tuo notaio e sinceramente ora non ho certezza di questa seconda ipotesi.

Provato a sentire altro notaio?
 
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Rudyaventador

Membro Attivo
Professionista
Rudy, da quello che scrive il nostro amico, è evidente che siamo in presenza di assegnazione della casa coniugale (ex 337 sexies cc), assegnazione che è possibile trascrivere nei RR.II. Ma non è corretto definirlo diritto reale.

Vi è giurisprudenza consolidata che definisce tale diritto:

"atipico diritto personale di godimento e non un diritto reale".

So che vi assomiglia molto, nei fatti, al diritto reale di abitazione e anche a me sembra una supercatzola da giuristi: ma questo è.

Riguardo al GT, lo ha tirato in ballo non il notaio ma un utente che ha capito fischi per fiaschi e quindi a mio avviso non c'entra nulla: la proprietà non è intestata a minori.

Inoltre, non è la maggiore età dei figli, in sè, la discriminante per poter revocare il diritto di assegnazione ma la maggiore età + indipendenza economica.

O, come nel nostro caso, il nuovo matrimonio o more uxorio che sia.
Ma serve pur sempre la revoca del provvedimento da parte del giudice competente.
(Sapevo che è anche rinunciabile per volontà dell'avente diritto, ma sembra il notaio non possa/voglia percorrere questa strada, non so perchè.)
anche se non è diritto reale ma solo di "godimento " atipico sussite nell interesse dei minori e non del coniuge di per se , pertanto esso viene a cessare con la maggiore età ovvero col carico se disoccupati , probabile che la cancellazione sia su impulso giudiziario non sono ferrato in questi casi ma sentirei un altro notaio per conferma
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
La ex moglie si è risposata, i figli vivranno con lei, immagino...
Questo non basta ?

Certo Francesca, è requisito sufficiente secondo legge. Ma non è automatica la conseguenza. Finchè c'è una trascrizione in conservatoria e non viene cancellata, l'acquirente fa bene a non acquistare.

Tifiamo tutti per altro parere di altro notaio.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Vedere se un altro notaio accetterebbe una procura della ex moglie?
Ma a quel punto a me l'atto costerebbe comunque di più in quanto dovrei pagare doppi bolli
Primo, non sei tu a dover sostenere le spese per la cancellazione del diritto esistente in capo all’ex moglie, ma il venditore, anche tramite un notaio diverso da quello che hai scelto per l’acquisto.
Secondo, la ex moglie può firmare direttamente, senza fare procura ad altri.



Non hai detto ancora se c’è la condizione sospensiva per il mutuo.
 

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