Micri78

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Privato Cittadino
Non ritengo di essere stata imprudente . Mi sono semplicemente affidata e fidata di un'agenzia immobiliare con la convinzione di avere dei professionisti che mi aiutavano e garantivano in ogni fase della compravendita (il tutto rafforzato dal sapere quanto vengono pagati). In realtà mi sono resa conto che se mi arrangiavo la cosa era uguale ma almeno mi tenevo in tasca 7000 euro.
Che loro non si siano fatti consegnare l'assegno per fiducia dell'acquirente credo sia un problema loro ed una loro gravissima negligenza.
Carta canta: nella proposta c'è scritto e sottoscritto che loro ricevono l'assegno, che lo tengono in custodia e che me lo devono consegnare nel momento in cui la mia accettazione é stata portata a conoscenza dell'acquirente. Io andrò da loro a chiedere l'assegno...se non ce l'hanno, problema loro.
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Io andrò da loro a chiedere l'assegno...se non ce l'hanno, problema loro.
Per me fai bene, però manderei prima anche una comunicazione scritta (in modo che rimanga qualcosa) dove passerai a ritirare l'assegno lasciato come caparra vista la comunicazione alla parte acquirente della tua avvenuta accettazione della proposta d'acquisto (come da loro asserito, mi pare).

Mi sembrano delle persone abbastanza imprudenti.
 

Sapamine

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ci è capitato solo due volte che un proponente non avesse l'assegno, anzi non potesse staccarlo in quanto non aveva il libretto assegni. In questi due casi abbiamo comunque compilato la proposta senza scrivere la data e l'abbiamo custodita nel cassetto dicendogli "quando porterai un assegno circolare allora completeremo il tutto, per ora è carta straccia". In un caso venne il giorno dopo con l'assegno, nell'altro caso non l'abbiamo più visto e, per fortuna, abbiamo scampato una bella rogna. Poi non capisco, nella proposta non hanno ovviamente indicato gli estremi di un assegno non essendoci nessun assegno, quindi hanno solo scritto la somma a caparra e basta? Si sono fidati un po' troppo dell'acquirente.
 

Micri78

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Esatto. Andata proprio così. Ora la cosa sembra si stia risolvendo perché martedi abbiamo l'appuntamento per il preliminare. Ma anche qua l'agente si sta fidando forse ancora troppo. Mi ha già anticipato che l'acquirente non porterà in quel gg nessun assegno a titolo di acconto/caparra ma ce lo consegnerà i gg seguenti. Pensavo a questo punto di accettare però di scrivere nel preliminare il termine entro il quale dovrà consegnarlo (tipo 48 ore). Che pensate?
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Ma anche qua l'agente si sta fidando forse ancora troppo.
Anche tu.
Mi ha già anticipato che l'acquirente non porterà in quel gg nessun assegno a titolo di acconto/caparra ma ce lo consegnerà i gg seguenti.
Aspetta che porti l’assegno, poi potete fare il preliminare.
Per meglio dire, la riscrittura del preliminare, perché un contratto preliminare (da quanto hai scritto) è già in vigore tra voi con la proposta accettata, e la comunicazione dell’avvenuta accettazione.
Pensavo a questo punto di accettare però di scrivere nel preliminare il termine entro il quale dovrà consegnarlo (tipo 48 ore). Che pensate?
Che potrebbe andare se la consegna dell’assegno viene posta come condizione sospensiva della efficacia del contratto; ma mi permetto di dubitare che il tuo agente, per come si sta muovendo, sia in grado di predisporre correttamente una tale clausola.
Occhio, che rischi di complicarti la vita.
 

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