andrea b

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Ho presente diverse facciate fatte dieci o quindici anni fa (in cortina) che non solo reggono benissimo, ma evitano di offendere l'occhio come il temibile clinker marrone dell'epoca...

Diamo a Cesare quel che è di Cesare, ma teniamo i piedi per terra.
Non c'era solo marrone, anche altri colori. E in genere è perfetto dopo 50 anni.
Tante facciate recenti, intonacate o piastrellate, cedono dopo pochi anni.
Tanti bagni o cucine hanno piastrelle che dopo 2 anni suonano vuote perchè hanno lesinato sulla colla. o le hanno posate quando il cemento non era ancora sufficientemente asciutto. o modifiche ai muri (aggiunte, ecc) in cui dopo pochi mesi esce la crepa visibile perché non c'è rete nell'intonaco e i mattoni non sono a metà uno con l'altro, ma a filo muro contro muro (non so se è chiaro cosa intendo).
Queste cose le noti sia nel nuovo, sia nelle ristrutturazioni. Il problema non sono tanto e solo i materiali, ma soprattutto chi li usa. Che ha fretta di finire e passare oltre. Tanto, una volta pagato, voglio vedere se riesci dopo 3 anni a farti ripiastrellare la cucina...
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Devo dire la verità.
Occupandomi di nuove costruzioni per 20 anni, ho notato un notevole declino nella qualità delle esecuzioni, ho visto cose che voi umani......

La chiave di volta è sempre stato il capo cantiere (ovviamente oltre al direttore dei lavori...).
E' come in ospedale, se il primario è umano sono tutti umani, se è cinico sono tutti cinici, ecc.
Se il capo cantiere aveva i cosiddetti, faceva rifare i lavori approssimativi anche tre volte, se no....chi vivrà, vedrà.
 

andrea b

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Devo dire la verità.
Occupandomi di nuove costruzioni per 20 anni, ho notato un notevole declino nella qualità delle esecuzioni, ho visto cose che voi umani......

La chiave di volta è sempre stato il capo cantiere (ovviamente oltre al direttore dei lavori...).
E' come in ospedale, se il primario è umano sono tutti umani, se è cinico sono tutti cinici, ecc.
Se il capo cantiere aveva i cosiddetti, faceva rifare i lavori approssimativi anche tre volte, se no....chi vivrà, vedrà.
Esatto. Ho visto anche io tanti cantieri, dallo scavo al tetto e spesso ci lavorava gente che sapeva ben poco o almeno poco gli importava del risultato finale dopo 2 anni. Per carità, anche qualcosa di positivo, tipo travi e pilastri con tanto di quel ferro che potrebbero reggere un meteorite, ma le cose più frequenti sono invece finiture fatte male e di fretta. Più tipiche quelle che già citavo, come posa piastrelle, ma anche impiantistica poco curata. Alla fine sembra tutto bello, il risultato estetico è raggiunto, quello dalla durata chissà. .. e in una casa mi sembra importante!
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Devo dire la verità.
Occupandomi di nuove costruzioni per 20 anni, ho notato un notevole declino nella qualità delle esecuzioni, ho visto cose che voi umani......

La chiave di volta è sempre stato il capo cantiere (ovviamente oltre al direttore dei lavori...).
E' come in ospedale, se il primario è umano sono tutti umani, se è cinico sono tutti cinici, ecc.
Se il capo cantiere aveva i cosiddetti, faceva rifare i lavori approssimativi anche tre volte, se no....chi vivrà, vedrà.

Hmm..

D'accordo sì d'accordo no.

I costruttori, muratori "veri" e, che operano attraverso ditte individuali o società in accomandita, ce ne sono pochi.

Le loro costruzioni, non si fanno fatica a vendere, tant'è che il più delle volte, questi soggetti, non hanno questa gran necessità, di noi vettori delle vendite, perchè ci pensano da per loro a vendere i propri prodotti, a volte pure con meno fatica.

Da Bolzano alla Romagna o, se preferisci dall'Emilia, fino ad Agrigento, in ogni paesino dove si edificano nuove costruzioni, esistono le cosidette cricche.

Investitori, che si costituiscono in cordata, attraverso una comune società con rischi limitati ed avviano la loro operazione immobiliare.
Non è raro, trovare all'interno di queste compagini, pure qualche agente immobiliare, che si è inserito nell'operazione speculativa.

La ditta esecutrice quindi altro non è che una mera appaltatrice.

Ecco che quello che fà la differenza è la progettazione e direzione dell'intervento chiunque lo esegua.
Se le opere sono fatte male vi è la classica "culpa in vigilando".

Seppur antipatico da ammettere, ma alloggi progettati, diretti e pensati dai progettisti più anziani, formulati con un criterio classico, fatti con le giuste esposizioni e proporzioni, non fanno fatica ad essere venduti.

Al contrario delle esecuzioni formulate dai progettisti più giovani e o all'avanguardia.

Costruzioni rotonde, oppure messe in diagonale, con perimetri spigolosi, con i sottotetti agibili non abitabili, restano legate al palo e fanno fatica a trovare il loro acquirente.

D'altro canto si sà.

Le clientele hanno ancora la tendenza ad utilizzare gli armadi.
 

andrea b

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Hmm..

D'accordo sì d'accordo no.

I costruttori, muratori "veri" e, che operano attraverso ditte individuali o società in accomandita, ce ne sono pochi.

Le loro costruzioni, non si fanno fatica a vendere, tant'è che il più delle volte, questi soggetti, non hanno questa gran necessità, di noi vettori delle vendite, perchè ci pensano da per loro a vendere i propri prodotti, a volte pure con meno fatica.

Da Bolzano alla Romagna o, se preferisci dall'Emilia, fino ad Agrigento, in ogni paesino dove si edificano nuove costruzioni, esistono le cosidette cricche.

Investitori, che si costituiscono in cordata, attraverso una comune società con rischi limitati ed avviano la loro operazione immobiliare.
Non è raro, trovare all'interno di queste compagini, pure qualche agente immobiliare, che si è inserito nell'operazione speculativa.

La ditta esecutrice quindi altro non è che una mera appaltatrice.

Ecco che quello che fà la differenza è la progettazione e direzione dell'intervento chiunque lo esegua.
Se le opere sono fatte male vi è la classica "culpa in vigilando".

Seppur antipatico da ammettere, ma alloggi progettati, diretti e pensati dai progettisti più anziani, formulati con un criterio classico, fatti con le giuste esposizioni e proporzioni, non fanno fatica ad essere venduti.

Al contrario delle esecuzioni formulate dai progettisti più giovani e o all'avanguardia.

Costruzioni rotonde, oppure messe in diagonale, con perimetri spigolosi, con i sottotetti agibili non abitabili, restano legate al palo e fanno fatica a trovare il loro acquirente.

D'altro canto si sà.

Le clientele hanno ancora la tendenza ad utilizzare gli armadi.
Completamente d'accordo con te. È grave? Sarà che mi sento più buono, da domani a domenica sarò ad Asti all'adunata degli Alpini e vi lascio tranquilli, dimenticando le brutture del mondo... mi berrò un bicchiere alla vostra salute (non uno per ognuno, ormai non ho più l'età. ..facciamo uno cumulativo...):sorrisone:
 

Massimo Ulmini

Membro Junior
Professionista
Ciao Sara06, ho letto con interesse la richiesta di aiuto su come esser certa di non dover nulla all'agente immobiliare. A prescindere da tutti i discorsi su i vari "Io volevo tot. ma l'agente immobiliare mi ha proposto tit." sarei interessato ad approfondire un po di più questa fase. Le domande che mi vengono sono:
a) che immobile hai venduto, Appartamento, villetta a schiera, casa singola ecc. ecc.
b) quanto hai chiesto inizialmente
c) a quanto si vendono realmente (parlo di venduto, non di prezzi che si trovano negli annunci) la tipologia del tuo immobile in quella zona
d) a quanto ammontava la proposta che comunque intendi accettare

La mia prima impressione è che se sei intenzionata ad accettare è perché in cuor tuo forse sai che il prezzo è giusto ed in linea con il mercato. Troppo spesso ho avuto a che fare con clienti che volevano "vendere la Panda al prezzo della Golf" e francamente ho sempre cercato di lasciarli perdere. Quei pochi a cui ho dato il mio tempo e gli ho procurato la proposta più bassa, per modo di dire, perché la mia offerta era in linea con il mercato e non la loro visione di guadagno, ho richiesto rispetto per il mio lavoro e preteso il GIUSTO COMPENSO.

L'agente immobiliare non è un piccolo essere senza arte ne parte che fa solo vedere le case. Un Agente Immobiliare nella stragrande maggioranza dei casi è un professionista a cui vengono richieste competenze che vanno ben al di là del proprio lavoro. Con il suo lavoro permette a chi cerca casa o chi la vende, per poi acquistarne un'altra, di stare comodi e valutare quello che viene proposto senza dover tirare fuori nulla prima dell'affare. Ma anche se non si concretizza nulla il cliente al massimo a speso tempo, l'agente immobiliare invece a speso tempo e denaro, il personale va pagato, tutte le forme di pubblicità hanno un costo, la benzina si deve fare sia per portare i clienti alle visite che per cercare case da proporre hai propri clienti, l'ufficio che viene messo a disposizione dei clienti ha dei costi di utenze e affitto. In buona sostanza ad avere in vendita una casa si hanno dei costi comunque e sempre, costi che tu non devi sostenere, prova a farlo per conto tuo e poi vedi.

Cosa penseresti se il tuo datore di lavoro dopo che hai lavorato per un mese intero ti fa sapere che il prossimo stipendio non lo paga perché il suo cliente ha deciso di pagare meno le sue forniture? Tu penseresti che non è giusto visto ce il lavoro l'hai fatto, e hai ragione! Non ce nulla di peggio per una persona fare un lavoro e non essere pagato, è qualcosa che svilisce la dignità umana.

L'agente Immobiliare comunque sia si è dato da fare ed ha portato un risultato che non sarà in linea con le tue richieste ma comunque intendi accettare, e questo la dice lunga. A mio avviso sarebbe più giusto riconoscere il dovuto o quanto meno trattare la cosa. ma non riconoscere nulla per un servizio che si è ricevuto è qualcosa di immensamente ingiusto.

Cordiali saluti
Massimo
 

gmp

Membro Storico
Privato Cittadino
Ciao Sara06, ho letto con interesse la richiesta di aiuto su come esser certa di non dover nulla all'agente immobiliare. A prescindere da tutti i discorsi su i vari "Io volevo tot. ma l'agente immobiliare mi ha proposto tit." sarei interessato ad approfondire un po di più questa fase. Le domande che mi vengono sono:
a) che immobile hai venduto, Appartamento, villetta a schiera, casa singola ecc. ecc.
b) quanto hai chiesto inizialmente
c) a quanto si vendono realmente (parlo di venduto, non di prezzi che si trovano negli annunci) la tipologia del tuo immobile in quella zona
d) a quanto ammontava la proposta che comunque intendi accettare

La mia prima impressione è che se sei intenzionata ad accettare è perché in cuor tuo forse sai che il prezzo è giusto ed in linea con il mercato. Troppo spesso ho avuto a che fare con clienti che volevano "vendere la Panda al prezzo della Golf" e francamente ho sempre cercato di lasciarli perdere. Quei pochi a cui ho dato il mio tempo e gli ho procurato la proposta più bassa, per modo di dire, perché la mia offerta era in linea con il mercato e non la loro visione di guadagno, ho richiesto rispetto per il mio lavoro e preteso il GIUSTO COMPENSO.

L'agente immobiliare non è un piccolo essere senza arte ne parte che fa solo vedere le case. Un Agente Immobiliare nella stragrande maggioranza dei casi è un professionista a cui vengono richieste competenze che vanno ben al di là del proprio lavoro. Con il suo lavoro permette a chi cerca casa o chi la vende, per poi acquistarne un'altra, di stare comodi e valutare quello che viene proposto senza dover tirare fuori nulla prima dell'affare. Ma anche se non si concretizza nulla il cliente al massimo a speso tempo, l'agente immobiliare invece a speso tempo e denaro, il personale va pagato, tutte le forme di pubblicità hanno un costo, la benzina si deve fare sia per portare i clienti alle visite che per cercare case da proporre hai propri clienti, l'ufficio che viene messo a disposizione dei clienti ha dei costi di utenze e affitto. In buona sostanza ad avere in vendita una casa si hanno dei costi comunque e sempre, costi che tu non devi sostenere, prova a farlo per conto tuo e poi vedi.

Cosa penseresti se il tuo datore di lavoro dopo che hai lavorato per un mese intero ti fa sapere che il prossimo stipendio non lo paga perché il suo cliente ha deciso di pagare meno le sue forniture? Tu penseresti che non è giusto visto ce il lavoro l'hai fatto, e hai ragione! Non ce nulla di peggio per una persona fare un lavoro e non essere pagato, è qualcosa che svilisce la dignità umana.

L'agente Immobiliare comunque sia si è dato da fare ed ha portato un risultato che non sarà in linea con le tue richieste ma comunque intendi accettare, e questo la dice lunga. A mio avviso sarebbe più giusto riconoscere il dovuto o quanto meno trattare la cosa. ma non riconoscere nulla per un servizio che si è ricevuto è qualcosa di immensamente ingiusto.

Cordiali saluti
Massimo
Come facciamo a conoscere il punto c) noi clienti? Solo voi lo sapete, da cui il tema della fiducia nei confronti degli agenti...
 

Massimo Ulmini

Membro Junior
Professionista
Può tranquillamente richiedere all'Agente che ha trattato l'affare e poi fare un confronto anche con altre agenzie se vuole. Ma sicuramente la stima iniziale di massimo le è stata fatta, questo è certo. Basta che ci dica quale valutazione ha avuto. Gli agenti spesso fanno le stime sulla base del venduto della zona. Gli agenti hanno il polso del mercato a differenza del luogo comune che le case si stimano appositamente a prezzo inferiore per vendere più facilmente, a differenza degli architetti che fanno stime basate su valori tecnici loro, ma che nulla hanno a che fare con le reali vendite. Stime di questo genere di solito sono sovra stimate di almeno il 25% e chi le riceve si fa una idea totalmente falsa.
 

Mil

Membro Senior
Non credo sia una guerra a chi ha ragione.

Semplicemente, noi viviamo quotidianamente realtà che voi non vivete.



E se ti dicessi che invece il (piccolo) mercato che si è aperto in questi mesi è proprio su questo tipo di case ?
Piace lo spazio, l'ampiezza, la presenza spesso di cucine abitabili...e la ristrutturazione non spaventa, sapendo che hanno le detrazioni fiscali.

E ti dirò che dopo tanti anni di vendita del "nuovo" con tutti i suoi limiti, sto apprezzando anche io certi immobili datati ma veramente vivibili !

e io cosa ho detto? che in un modo IDEALE le case anni '60 varrebbero ZERO, che è il loro reale valore di mercato, ma per fortuna l'edilizia in fondo è se ci pensi bene null'altro che una convenzione collettiva.
Siamo in un mondo di gente che per la casa "si accontenta" dell'ex panorama da socialismo reale anni '60 metropolitano ai prezzi allucinanti attuali.
Case che all'epoca erano poco più che popolari.
Se provi a guardare la cosa da esterno sarebbe come vedere gente indebitarsi per comprare delle auto che fossero scassoni degli anni '80, tipo le "duna".
Io ho solo detto che è bene svendere queste case educando i proprietari a cogliere l'unico vantaggio competitivo attuale (unito alla poca avvedutezza media degli acquirenti), cioè gli orrori progettuali del "nuovo" a peso d'oro di cui parli tu.
Le case nuove cioè riescono ad essere ancora più brutte e meno vivibili .
Poichè però si è già capito che la speculazione è controproducente e l'edificato dagli anni 2000 è stato il flop più devastante che la storia ricordi si sta già invertendo rotta in prezzi e metrature, con appartamenti su un unico livello, con ingressi, cucine abitabili, bagni con le finestre (ma guarda un po'..): i proprietari anni '60-'70 tra qualche anno potrebbero competere solo sulla posizione e trovarsi comunque di fronte al rischio di invendibilità assoluta.
 
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