francesca63

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Allora direi che vi sono rimasti i doveri e ben pochi diritti.... così di certo non và!
Segui quanto ti è stato già detto, un legale comunque è indispensabile.
Non voglio essere pessimista, ma aver avuto l'usufrutto a 41 anni equivale al 75/80 % del valore dell'immobile.
Non mi pare poco, essendoci altri 3 fratelli, che insieme hanno il 20 % del valore di quella casa (nuda proprietà con usufruttuario 41enne),e il 100 % di quella in montagna.

Forse la legittima lesa è quella della mamma, che forse ,però, come spesso accade, ha aderito all'accordo perché più "conveniente" per tutti da un punto di vista pratico/logistico.
Non sarei così sicura che sia lesa la legittima del postante.

Quanto valgono i due immobili ?
quale vale di più ?
 
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mariano iuliano

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Non voglio essere pessimista, ma aver avuto l'usufrutto a 41 anni equivale al 75/80 % del valore dell'immobile.
Non mi pare poco, essendoci altri 3 fratelli, che insieme hanno il 20 % del valore di quella casa (nuda proprietà con usufruttuario 41enne),e il 100 % di quella in montagna.

Forse la legittima lesa è quella della mamma, che forse ,però, come spesso accade, ha aderito all'accordo perché più "conveniente" per tutti da un punto di vista pratico/logistico.
Non sarei così sicura che sia lesa la legittima del postante.

Quanto valgono i due immobili ?
quale vale di più ?
La villa è su due livelli per un totale di 600 metri quadri. Intorno ad essa vi è il terreno circostante di cui non conosco la metratura, ma vi sono circa 150 alberi di ulivo. Gli altri appezzamenti contengono altri 300 alberi sempre di ulivo. L'appartamento invece è di 180 metri quadri.La differenza di valore mi pare tangibile.
 

Bastimento

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Condivido la prudenza di @francesca63 .

A @mariano iuliano: ti consiglio di rivolgersi ad un notaio di fiducia per la valutazione della sua situazione; ho l'impressione che un avvocato smanioso di lucrare su una causa di successione, ti porti fuori strada.

Aggiungo una considerazione: nei casi da te descritti, non sempre le azioni dei familiari prossimi (genitori e fratelli) sono dettate da volontà di approfittare delle condizioni del fratello/figlio con difficoltà, anzi.
Ammetti tu stesso che all'epoca avevi gravi disturbi: sarò un ottimista, ma nella generalità dei casi, in quelle situazioni, i genitori si preoccupano di proteggere i figli con problemi psichici da azioni sul patrimonio lesive dei suoi interessi, soprattutto quando non ci saranno più loro a provvedere o intervenire

In questo senso io riterrei che avere destinato l'usufrutto a te (oltre che alla mamma), miri proprio a creare una cortina di garanzia attorno a te. (Purtroppo le soluzioni possibili in tal senso non sono molte: del resto i genitori non potrebbero nemmeno penalizzare gli altri figli, e quella dell'usufrutto appare a me una soluzione piuttosto valida; le supposizioni di @francesca63 avvalorano quanto scrivo)

Vedila dal lato positivo: consultati con un notaio serio e di esperienza.

Dici di non avere più rapporti coi fratelli: perchè? In casi come il tuo non è infrequente maturare una sorta di paranoia, che porta a diffidare di tutti.
Anche di chi ha cercato di proteggerti
Coraggio: se oggi stai bene, agisci come ti ho suggerito; spero che tutto si risolva con soddisfazione di tutti.
 

mariano iuliano

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Io dico invece che l'atto di divisione andava fatto dopo la successione e non certo con scrittura privata ma con atto pubblico.
Detto questo un consulto con un buon avvocato non guasta e magari far fare una visura catastale degli immobili per capire se e in che data sono state fatte le volture.


Qualsiasi valore sia qui ha perso un diritto. Bisogna capire.


Dipende da te. Intanto tieni le cartelle dell'epoca potrebbero servire. Come ti ho detto la scrittura privata ha un valore ma non si può andare contro la legge. A te spettava la tua quota di legittima quindi il primo passaggio e' quello. Dopo se è stato fatto altro la divisione bisognava fare una perizia e dare la quota alle parti spettante. Ma la perizia ne fa da padrona. Quindi perizia giurata agli atti e accordi poi voltura. Tu non sei sposato? O non lo eri?
Non ho mai contratto matrimonio e non ho prole.
 

mariano iuliano

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Condivido la prudenza di @francesca63 .

A @mariano iuliano: ti consiglio di rivolgersi ad un notaio di fiducia per la valutazione della sua situazione; ho l'impressione che un avvocato smanioso di lucrare su una causa di successione, ti porti fuori strada.

Aggiungo una considerazione: nei casi da te descritti, non sempre le azioni dei familiari prossimi (genitori e fratelli) sono dettate da volontà di approfittare delle condizioni del fratello/figlio con difficoltà, anzi.
Ammetti tu stesso che all'epoca avevi gravi disturbi: sarò un ottimista, ma nella generalità dei casi, in quelle situazioni, i genitori si preoccupano di proteggere i figli con problemi psichici da azioni sul patrimonio lesive dei suoi interessi, soprattutto quando non ci saranno più loro a provvedere o intervenire

In questo senso io riterrei che avere destinato l'usufrutto a te (oltre che alla mamma), miri proprio a creare una cortina di garanzia attorno a te. (Purtroppo le soluzioni possibili in tal senso non sono molte: del resto i genitori non potrebbero nemmeno penalizzare gli altri figli, e quella dell'usufrutto appare a me una soluzione piuttosto valida; le supposizioni di @francesca63 avvalorano quanto scrivo)

Vedila dal lato positivo: consultati con un notaio serio e di esperienza.

Dici di non avere più rapporti coi fratelli: perchè? In casi come il tuo non è infrequente maturare una sorta di paranoia, che porta a diffidare di tutti.
Anche di chi ha cercato di proteggerti
Coraggio: se oggi stai bene, agisci come ti ho suggerito; spero che tutto si risolva con soddisfazione di tutti.
La mia non è una sorta di diffidenza o altresì, forme comportamentali che hanno all'interno una struttura puramente paranoide. Il mio desiderio era che la spartizione fosse delineata per quote. Ti assicuro, che per quanto mi riguarda, non amo possedere nel senso materiale del termine. Piuttosto, tutto ciò che mi fa soffrire, sono il non poter accedere in una casa che ha fatto parte della mia vita. Amavo molto mio padre. Li ho trascorso la mia infanzia. Non poter dimorare in un luogo dove papà ha vissuto parte della sua vita,dove la sua presenza è sempre tangibile, inoltre è il posto che ha in sé il mio cuore. I ricordi meravigliosi della mia infanzia, l'adolescenza,insomma una storia bellissima che non posso mai dimenticare.Provo amarezza e sconforto, non per invidia o antipatia, nel vedere mio cognato, perfetto estraneo, che ha libero accesso alla struttura realizzata dal mio papino, da vero padrone, mentre io suo "dulcis in fundo", come soleva chiamarmi, sono fuori dal cancello con il divieto di ingresso, perche proprietà privata. Lui, sicuramente, non avrebbe approvato tale situazione.Ci considerava prole unita, dove eventuali interessi materiali, beceri e fuorvianti, che creano divisioni ridicole e vergognose, non avrebbero mai ragion d'essere. Tutto qua'. Purtroppo il mio caro fratello,tra l'altro molto ricco, non mi considera tale. Per lui anteporre il podere, come lo descriveva Verga nel suo "I malavoglia "viene prima di tutto.Sarei,con i miei problemi mentali, un peso ingombrante.Il soggetto preferisce circondarsi dello stuolo numeroso di amici che lui è il di lei compagna ospitano ogni estate, tra belle serate che si caratterizzano per le abbondanti libagioni, gran divertimemto, tante risate e alttettanta spensieratezza.Io invece, essendo un povero disabile mentale di cui vergognarsi, è più saggio relegarlo in un luogo che sa di puro isolamento.
 

francesca63

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Rosa1968

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Isolamento libero però pensa alla loro compagnia come sarebbe questo isolamento ... Doppio frustrante. Ma va mantieni i ricordi vivi e lasciali nel loro brodo. Se proprio monetizza.
 

Luna_

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Professionista
guarda ho letto tutto.
il loro bell atto di divisione è bello e nullo come il tuo usufrutto.
La divisione in presenza di immobili va fatta si per atto scritto ma in presenza si pubblico ufficiale ( notaio ) e trascritta. quindi inizia dal principio i uno studio notarile.
successione ereditaria di tuo padre (sarà stata fatta e presentata in Ade? )
atto di divisione per notaio.
Fine della trasmissione.
adesso che stai bene e lo si nota anche da come scrivi inizia a muoverti. loro non hanno in mano nulla per escluderti dalle proprietà assolutamente.
 

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