ted11

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Salve a tutti,
sto trattando un immobile che è stato assegnato all'attuale proprietario, dopo la separazione consensuale dei genitori, con sentenza del tribunale nel 2011. Il mio dubbio è che in quella sentenza appare più volte la dicitura "immobile donato a seguito di separazione consensuale" e in altri punti di quel testo invece "immobile assegnato". Cosa ne pensate?
Grazie
Ho già dato il documento di provenienza alla banca per sapere se secondo loro ci possono essere problemi sull'assegnazione del mutuo. Non ho ancora avuto risposta.
 

Bagudi

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In linea di massima, non dovrebbe essere considerato una donazione, però con i tempi attuali tutto è possibile.
 

francesca63

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Mi sembra originale che in fase di separazione l'immobile sia stato assegnato ad un figlio.
Sei sicuro che non sia stato assegnato ad uno dei coniugi ,il quale poi l'ha donato ad un figlio ?
 

CheCasa!

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Trattandosi di una separazione consensuale, ne fanno parte accordi liberamente presi tra le parti, al fine di non dover addivenire ad una separazione giudiziale.
Nell'accordo preso il coniuge, probabilmente proprietario "unico" di un immobile, potrebbe stabilire di cedere un immobile al "figlio", tutelando il proprio erede dall'intromissione di figli o mariti derivanti da seconde nozze (situazione che potrebbe intervenire in caso di intestazione all' ex-moglie) e/o a fronte magari di una riduzione degli alimenti o della quota di mantenimento...

Benché derivante da una separazione potrebbe ben dirsi una donazione vera e propria. Probabilmente ratificata presso un notaio in fase successiva (o ancora da ratificare).
 

Bagudi

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Benché derivante da una separazione potrebbe ben dirsi una donazione vera e propria. Probabilmente ratificata presso un notaio in fase successiva (o ancora da ratificare).

Nel caso di assegnazione di immobile contestuale alla separazione, non è necessaria la ratificazione del notaio.
Registra direttamente l'avvocato.

E' per questo che non credo si configuri la donazione: in genere, questa assegnazione viene fatta a compensazione di altri accordi.
 

ted11

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
La banca a cui ho chiesto il credito finanziario ha risposto tramite il loro ufficio legale che non possono erogare il mutuo finchè non sia stata fatta regolare ratifica notarile. Invece nulla hanno da eccepire sulla provenienza donativa dell'immobile, che pur essendo, secondo loro certa, non impedirebbe ( strano a dirsi) la concessione del credito. Ovviamente a quel punto sarei io a chiedere ulteriori garanzie al venditore su un possibile eventuale e futuro ricorso di eredi aventi diritto.
Ci stiamo però orientando ad altro immobile.
 

CheCasa!

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Nel caso di assegnazione di immobile contestuale alla separazione, non è necessaria la ratificazione del notaio.
Registra direttamente l'avvocato.

E' per questo che non credo si configuri la donazione: in genere, questa assegnazione viene fatta a compensazione di altri accordi.

la ratifica serve perché:
1) la cessione avviene nei confronti di un terzo (il figlio al posto del coniuge)
2) la donazione è comunque un atto bilaterale (il donatario deve accettarla per il perfezionamento del contratto) e poiché il figlio non partecipa agli atti della separazione....

Per questi motivi almeno penso che l'atto di ratifica sia indispensabile
 
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