pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Se i difetti sono evidenti, poi in giudizio, la rivendica decade. Se invece non lo sono si rientra nei "vizi occulti" ( 1494 ). Se l'impianto elettrico non è quindi ragionevolmente riconoscibile come "vetusto" l'acquirente può invocare il vizio eccome, con le conseguenze del caso; ma se il giudice avesse mangiato male e non ritenesse la presenza di una piattina a vista come indizio di vetustà dell'impianto RICONOSCIBILE dall'acquirente (che non ha l'obbligo di avere le competenze tecniche per riconoscerlo) ci sono margini di soccombenza e di responsabilità pure nel caso di impianto "vetusto" riconoscibile a vista... io continuo a consigliare di scrivere qualcosina anche sugli impianti.
 

enrikon

Membro Senior
Sì. Il bello però è che tu scrivi qualcosa sugli impianti e la volta dopo ti capita un altra bega su qualcos'altro (come ha detto prima Sim, se non ricordo male). Non puoi prevederle tutte e non ti puoi ricordare di dire tutto.
E nemmeno una visita può trasformarsi in un elencare infinito dei difetti dell'appartamento solo per paura che qualcuno possa rinfacciarti chissà che.
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Sì. Il bello però è che tu scrivi qualcosa sugli impianti e la volta dopo ti capita un altra bega su qualcos'altro (come ha detto prima Sim, se non ricordo male). Non puoi prevederle tutte e non ti puoi ricordare di dire tutto.
E nemmeno una visita può trasformarsi in un elencare infinito dei difetti dell'appartamento solo per paura che qualcuno possa rinfacciarti chissà che.
Puoi prevedere dei controlli e un iter che spostino la responsabilità da te a chi la deve avere.
 

Martino1981

Membro Junior
Agente Immobiliare
La frase completa è “L’immobile in oggetto verrà trasferito, al momento dell’atto notarile, nello stato di fatto e di diritto in cui attualmente si trova, cosi come visto e gradito, con particolare riferimento agli impianti tecnologici di cui all’art. 1 del D.M n. 37 del 22.01.2008”
 

agenzialeonardo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Sui moduli d'incarico che usiamo noi (Fimaa adesso e Gabetti prima) e sulla proposta d'acquisto c'è scritto: il venditore dichiara che gli impianti sono a norma (oppure che non lo sono).
Ribadisco che anche noi DOBBIAMO spiegare BENE le cose ai clienti!!!
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Sui moduli d'incarico che usiamo noi (Fimaa adesso e Gabetti prima) e sulla proposta d'acquisto c'è scritto: il venditore dichiara che gli impianti sono a norma (oppure che non lo sono).
Ribadisco che anche noi DOBBIAMO spiegare BENE le cose ai clienti!!!
Non la metterei solo su questo piano, direi che visto che vi arrogate il diritto di far sottoscrivere atti e contratti che voi stessi redigete, dovete far si che questi siano perlomeno privi di "buchi", nei limiti dell'umano, sia per confermare la diligenza tenuta nelle fasi precedenti, con la completezza dell'informazione, sia per evitare il più possibile appigli o mancanza che facciano nascere contenziosi, almeno da quello che avete/non avete inserito.

I contratti sono cose complicate, per esempio, la mera mancanza (apparentemente superflua) di una clausola risolutiva espressa in contratti come il riservato dominio sottoposto a condizione, provocano conseguenze fiscali pesanti.

Ci sono conseguenze che sono "occulte" e che solo la competenza o l'esperienza insegnano.
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
La collega non ha specificato perché non sapeva. Avrebbe avuto una responsabilità se avesse taciuto la conoscenza dell'impianto elettrico non a norma, purtroppo ci sei di mezzo anche tu Enrik che sapevi......:occhi_al_cielo:
Suvvia sassarone linguacciuto :risata: convinci il proprietario che si faccia fare la conformità:idea:
 

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