ab.qualcosa

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Agente Immobiliare
meglio per te direi anche se non capisco tutta questa ritrosia contro una clausola tutto qui....per me è fondamentale me l'avessero negata avrei cambiato casa senza problemi

La ritrosia è dovuta a due fattori.
In primis di fatto si tramuta in una sorta di condizione potestativa in favore dell'acquirente, secondariamente a volte viene percepita come un diritto inalienabile, cosa che invece non è.

A scanso di equivoci mi capita di prendere proposte con clausole sospensive, ma non su tutto e non da tutti.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
L'assenza del vincolo al mutuo, e' sicuramente una circostanza tra le piu' gradite all'intermediario, quando e se si manifesta, nella conclusione di un negozio.

Se demonizzarla e' sbagliato, professorare sulla sua applicazione, e' pericoloso.

Demonizzarla con la motivazione di non tradire la fiducia del venditore, e' ridicolo. Con o senza incarico.

Lavorare su una pratica senza troppe speranze, e' una perdita di tempo, per l'intermediario.

Chissenefrega del tempo del venditore.
Lui e' che intende vendere.

Pure noi vettori che stiamo nel mezzo impieghiamo il nostro tempo e corriamo i nostri rischi.
Non c'e' nulla di peggio che lavorare su una pratica che non sortisce esito.

Meglio non avviarla neanche.

Professorare tecnicismi e' pericolso, ponendo meccanismi ad orologeria, con le documentazioni ufficiose ufficiali, che devono arrivare entro e non oltre il, mentre le visite proseguono, in un contesto di promiscuita'. Puo' accadere di tutto.
In questi ambiti e', che si generano quelle controversie, tra le piu' diffuse.

Le applicazioni "sofistiche", della clausola, che invece ha la propria ragione di essere, di semplificare.

Quando uno non vuole o, non puo' piu' comprare, che vi sia o meno la clausola, il problema ormai si e' presentato.
Bisognera' reciprocamente liberarsi.

Pure molti di quei contratti, che non erano subordinati al mutuo, finiscono disattesi.

Paradosso e', che nelle giungle della situazione ubanistica attuale e nelle foreste delle tecniche bancarie, molto spesso accade, che la pratica di mutuo, pure quella piu' "spericolata", e' pronta per il suo esito al rogito.

Mentre la documentazione del venditore, per i piu' svariati e tecnici motivi, ancora latita.

Vai girando in ogni casa comunale del circondario, o a scovare quei notai e o quei tecnici progettisti di allora, per bruciare i tempi burocratici di attesa, per reperire la documentazione occorrente.
Il tutto pagato di tasca propria.

Pratiche edilizie, sanatorie e o accattastamenti.
Repertati, alcuni "apparsi" e rogitati, non piu' tardi di cinque anni prima.
Catalogati con criterio numerico ma che pure non risultano agli uffici tecnici locali.

Come andare a dargli i numeri del super enalotto.

Il venditore non ha tempo da perdere.

Neppure io.
 

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