La riforma del catasto farà crollare i prezzi delle case?

  • Sicuramente si! I prezzi crolleranno.

    Voti: 35 38,0%
  • Nessuno lo può sapere...

    Voti: 31 33,7%
  • No, tutto resterà com'è adesso.

    Voti: 20 21,7%
  • No, anzi. I prezzi saliranno.

    Voti: 6 6,5%

  • Votanti
    92

skywalker

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Difficile dire oggi cosa succederà.
per ora vedo un calo delle compravendite che però non ha significato un medesimo calo dei prezzi...
A discapito delle pessimistiche previsioni mi pare che chi non ha necessità di svendere preferisca non farlo e mantenere inalterato il prezzo anche perchè diversamente sarebbe percepita una palese svalutazione del bene che in molti , se non costretti, preferiscono posticipare in attesa dei segnali futuri.
Questo però da un certo punto di vista non è poi tanto male...
Bisognerà capire se arriverà prima la loro immediata necessità o un rialineamento dell'erogazione del credito(a questo proposito a mio avviso sarà determinante la quantità di immobili in pancia alle banche che saranno costrette prima o poi a scegliere tra il rendimento delle loro operazioni finanziarie e le perdite di valore dei loro beni immobiliari, se le seconde dovessero divenire eccessive sarebbe , gioco forza, necessario elargire nuovamente credito per sostenere i prezzi e quindi i valori delle loro garanzie verso terzi)
...la scelta che ci si prospetta è quella storica su cosa sia meglio, uovo oggi o gallina domani?
Se vince uovo oggi vedremo verificarsi le previsioni dei molti che ipotizzano un crollo dei prezzi di una percentuale che, una volta innescato il meccanismo, nessuno può dire ora fino a che punto potrà spingersi
Se vince la tesi della gallina domani significherà che in molti piuttosto che svendere il loro immobile preferiranno toglierlo dal mercato e attendere, donando così all'immobile una nuova possibilità di essere ancora bene rifugio.
...se non vendo ad un prezzo più basso allora significa che mi sarà data la possibilità di farlo quando l'incartamento della concessione del credito sarà un ricordo e i valori torneranno a salire...
...ora non chiedetevi quando questo avverrà, non ha importanza, il mercato è determinato dalle scelte e non dalle condizioni.
Se nessuno dovesse decidere di "vendere" sotto le quotazioni percepite negli ultimi anni, probabilmente vivremmo un lustro con le compravendite praticamente azzerate, molti mediatori chiuderebbero e si ritornerebbe ad un volume fisiologico di cambi casa pre boom.
Male?
...non lo so ma forse nemmeno poi così tanto.
Se guardo ai volumi mi viene da pensare che quelli attuali non si differenziano in modo sostanziale da quelli di parecchi anni fa...siamo noi ad essere troppi per questo mercato non gli immobili compravenduti troppo pochi.
Se il macellaio ed il panettiere che si sono scoperti agenti immobiliari grazie al superamento di un'esamino semplice in modo imbarazzante, tornassero a fare il loro antico mestiere...non saremmo nemmeno qui a discuterne.
...ed il forum avrebbe un decimo degli iscritti che direbbero: "tutto va male ma io me ne frego".
 

skywalker

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
No scusa, volume pre bolla e prezzi che non costringano alla perdita di capitale per chi ha comprato nell'ultimo decennio.
...perdonami ma detto così è diverso...
nel tuo caso sembra un vezzo nel mio una necessità anche tenuto conto di quanto i risparmiatori hanno già perso in passato tra borsa e azioni parmalat e cirio passando per i bond argentini...
Qui pare che ogni cosa ultimamente assuma i connotati di una truffa ai danni del cittadino da parte dei soliti noti.
...soliti noti che non possiamo nemmeno permetterci di denunciare perchè si chiamano stato e sistema bancario.
...sai perchè monti dice quel che dice?
...bhè a parte l'ovvio motivo per cui un banchiere non può che fare l'interesse dei banchieri, ma anche perchè nel mondo "reale" non ha mai lavorato un giorno in vita sua.
Il neoeletto presidente di confindustria ha detto che tra tasse dirette e indirette in italia paghiamo (spero di ricordare bene ma se sbaglio è per difetto) il 68,8% di tasse.
Quale impresa con il 30,2% di residuo può ancora restare competitiva, quando per competere occorrono investimenti sempre più frequenti e onerosi?
Forse sei giovane, non lo so, ma ti ricordi la bolla della new economy scoppiata ad inizio secolo?
allora si parlava solo di quella e di quanto gli investitori avessero (perdona il termine borsistico) ...bruciato in termini di capitali...
...sai com'è...?
...brucia di qua , brucia là...alla fine a qualcuno girano gli spred:^^:
...e quando si esaspera la gente è poco prevedibile fino a che punto la cosa possa spingersi.
...ti dico solo una cosa...il mio testimone di nozze è greco, va bhè lui fa il chirurgo in svizzera per cui puoi capire quanto le cose lo preoccupino...ma i suoi genitori vivono ancora là.
Io ho un testimone greco e i padrini di battesimo dei miei due figli, uno americano e l'altro francese...sai si parla, ci si vede, ci si scambia idee e opinioni...
In più i greci li conosco bene, gente pacifica che quando hanno un bicchiere di uzo e qualche cubetto di feta hanno più voglia di far festa che di far rivoluzione...
...nonostante questo stanotte a patrasso, quindi dove vivono i genitori del mio amico, sono volati sassi e molotov...
Spero che gli italiani restino troppo coglioxi come son sempre stati e che considerino il derby calcistico ancora come la miglior cura per ogni male (daltronde la storia insegna che già in passato in iatalia si è scongiurata la guerra civile grazie ad una vittoria di bartali al tour de france) altrimenti temo che patrasso di oggi possa diventare non molto dissimile dalla bologna o bari o milano del domani.
 

Mil

Membro Senior
Riporto un articolo a proposito dell'IMU http://marcodellaluna.info/sito/2012/04/27/monti-IMU-disastro-immobiliare/
MONTI, IMU, DISASTRO IMMOBILIARE

MONTI, IMU, DISASTRO IMMOBILIARE
Il Censis stima che l’IMU produca una perdita di valore degli immobili italiani tra il 20 e il 50%, cioè tra 800 e 2.000 miliardi di Euro, stimando 4.000 il patrimonio ante IMU. E’ come se una serie di bombardamenti avesse distrutto un edificio e un terreno su tre.
Quindi Monti, ha fatto un danno di circa 1.500 miliardi al patrimonio privato e pubblico del paese, per incassarne 10,5 all’anno.
Ha fatto un danno di 2/3 del debito pubblico, senza ridurre il debito pubblico, ma aggravandolo e peggiorando il rapporto tra valore dei risparmi e debito pubblico e privato.
Ha colpito in tal modo l’unico punto forte della situazione finanziaria italiana: il buon rapporto tra debito (pubblico e privato) e patrimonio (pubblico e privato). Davvero un genio dell’economia! Non basta la nomina a Senatore a Vita per alti meriti verso la patria. Merita un premio Nobel.
Il danno così cagionato da Monti e da chi lo sostiene non sta solo nella perdita di ricchezza nazionale, perché la svalutazione degli immobili ha ben altri effetti:
1)rende più difficile e meno fruttuosa la via di ridurre il debito pubblico vendendo il patrimonio immobiliare dello Stato;
2)taglia il valore delle garanzie immobiliari date da imprese e cittadini alle banche, quindi taglia il credito e l’attività economica; compromette così anche le linee di credito in essere;
3)deprime il mercato immobiliare, già depresso da circa cinque anni;
4)fa chiudere i cantieri delle costruzioni in corso, per la ragione al punto 2) e al punto 3); compromette la rimborsabilità dei crediti;
5)fa chiudere o fallire molte imprese edili, con ricadute negative (insolvenze, cessazione degli ordinativi) sull’indotto e sull’occupazione, quindi anche sugli ammortizzatori sociali;
6)moltiplica la recessione e la rende irreversibile, perché le recessioni e le riprese dei sistemi economici sono guidate e sostenute dal settore delle costruzioni, come ultimamente vediamo nel caso del Regno Unito.
Possiamo facilmente immaginare che cosa sarebbe successo, che so, a Sarkozy, se avesse fatto una cosa simile alla Francia. Gli italiani, diversamente dai francesi, sono un popolo-materasso. Monti ha coalizzato intorno a sé le forze del privilegio e delle rendite – partiti, banchieri, monopolisti, grandi burocrati strapagati – per portare avanti un politica senza investimenti e senza rinnovamento e senza crescita, di sola recessione, tassazione, disoccupazione e pagamento di interessi agli stranieri e di sostegno alla speculazione bancaria.
Ma a chi può giova questa sua politica anti-italiana? Solo a un ceto bancario che vuole il paese ridotto in miseria e alla disperazione per far incetta delle sue ricchezze reali prezzi stracciati e approfittare del bisogno della gente per imporre tagli di diritti e ulteriore sottomissione al capitale di sfruttamento straniero. Solo a un disegno di sottomissione dell’Italia e di altri paesi europei al capitalismo soprattutto tedesco, e di loro riduzione a un ruolo servile di subcontinente europeo, di serbatoio di lavoro a basso costo e bassa qualificazione, a un mercato di sfogo per prodotti di basso prezzo e bassa qualità. La riforma Fornero, in diversi sensi, ne è un assaggio concreto.
E se leggete l’ultimo libro di Nino Galloni, Chi ha tradito l’economia italiana?, avrete la storia, ben documentata, di come gli interessi economici stranieri, sin dagli anni ’60, si sono ingeriti nella politica italiana per bloccare la crescita della nostra economia, il risanamento delle nostre finanze, anzi per sabotarle e porre l’Italia in condizioni di dipendenza.
Monti può essere in buona fede – non conosco il suo animo, non posso condannarlo– ma di fatto agisce come un Nemico a tutti gli effetti. Se si vuole sopravvivergli, bisogna considerarlo per quello che è e fa, assieme alle forze e ai partiti collaborazionisti, che lo sostengono e lo votano per interesse. Il suo governo sta facendo più danni materiali della precedente occupazione tedesca, quella di cui si festeggiava e ieri la ricorrenza della fine; e, suicidio dopo suicidio, rischia di fare anche altrettante vittime di quella, se lo si lascia andare avanti.
Alle elezioni amministrative, non votate per i collaborazionisti.
Mantova, 26.04.12
Marco Della Luna


Mi sembra un'analisi assolutamente sensata, purtoppo.:triste:
 
I

immpittaro

Ospite
I prezzi caleranno in modo ragionevole ma non credo che ci sarà un vero e proprio crollo; agli italiani la casa piace troppo. La casa è calore, è rifugio, è famiglia.
Credo che un crollo si possa verificare per le seconde casa al mare o in montagna, quelle abitate per un mesa all'anno, al massimo.

Graf devo dirti che sarà pure vero che agli italiani la casa piace ma è anche vero che ormai ce l'hanno quasi tutti......ora in queste condizioni , quando hai già tutto la fase dei bisogni avvertiti passa dai bisigni primari ai secondari......non mi avventuro oltre ma in buona sostanza non avverti più la casa come un bisogno primario ma solo com un eventuale bisogno di miglioramento.......ora in città come Roma dove palazzi brutti come la fame ( ma non solo a Roma ) e prezzi da Dubai, secondo te come stanno in piedi ?? NON teràà nessun PREZZO se non si aumenta la qualità del vivere , della vita e della urbanità....
vai a fart un giro a Sidney, dove le case costano meno di Roma e vedrai come possa essere vero quello che dico....tu dirai Roma città eterna, la storia, il fascino.........beh allora comprati la vecchia Fiat 126 e pagala 120mila k come il cajenne :D

Ora che giro più di una volta guardo il panorama immobiliare incuriosito e immiserito: case anni 60-70 brutte tristi ed invendibili......ma quante sono ? Intere zone destinate al residenziale da radere al suolo per la cambiata viabilià-urbanità-industrializzazione.......
case nuove tutte uguali costruite tutte strette e piene di scale con vani ripostiglio spacciati per camere o soggiorni.......
CHI vuoi nel 2012 sia disposto ad indebitarsi 30 anni della sua vita per vivere male in case brutte e malsane ??? NON lo fanno per quelle nuove in classe A figurati per le altre

BISOGNA prendere in mano questo obbrobrio e fare in modo con delle leggi ad hoc di rendere perlomeno presentabile il nostro territorio..........do una idea australiana ad esempio:
in centro città si trova quasi solo il direzionale, uffici e negozi.......il residenziale è dove si sta bene in bei quartieri verdi........condomini se ne fanno pochi e non perchè hanno grandi spazi ( in realtà in gran parte desertici ed invivibili ) ma perchè non lasciano in piedi migliaia di MOSTRI vecchi che nessuno vuole.......si butta giuù e si fa nuovo :fico:
e diamoci una svegliata !!!
 

Graf

Nominato ad Honorem
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Primo problema: le case brutte.
Ma sono le uniche di proprietà di molti italiani che vivono in città e lì dentro vivono, hanno affetti, moglie, figli... Roma ha 3.000.000 milioni di abitanti. Non possono emigrare a Sidney. Tre milioni di persone fanno pressione e tensione abitativa e tengono i prezzi alti. Sicuramente si abbasseranno, complice anche l' IMU ma non di moltissimo.
Certamente se ci fosse la tragedia di un crollo di un'intera civiltà ( cosa sempre possibile anche se remota) le cosa cambierebbero radicalmente: Roma antica nel 400 D.C. contava 800.000 abitanti, 150 anni dopo, crollato l'Impero d' Occidente, solo 40.000. Il 5%. Le case e le dimore patrizie furono letteralmente abbandonate a loro stesse e adesso sono diventati preziosi ed artistici reperti archeologici che i turisti vengono a visitare.

Secondo problema: l'educazione urbanistica e architettonica degli italiani.
Fino ad ora si é preferiti costruire sempre nuovi quartieri cementificando verde e campagne; credo che ora, non essendoci, al Nord sopratutto, più spazio per costruire, si comincerà a porsiil problema della demolizione del vecchio costruito e della successiva riedificazione di case rispondenti ai moderni requisiti di sostenibilità ambientale ed energetica. L'attuale crisi dell'edilizia potrebbe accellerare questa nuova visione dell cose, almeno qui in Italia. Se il mercato richiede questo questo bisogna offire al mercato. Non ci sono scorciatoie.
A Roma già si parla con insistenza di demolizione di brutti quartieri anni '70' tipo Tor Bella Monaca e Corviale sgorbi edilizi nati da architetti utopici e fuori dalla realtà, fucine, tra l'altro di delinquenza e di degrado umano.

Un' ultima annotazione.
Non credo che le banche, che possiedono migliaia di immobili nel loro portafoglio capitale, possano permettere un dimezzamento dei prezzi degli immobili.
Regoleranno il mercato e sosteranno la domanda riaprendo il rubinetto dei mutui.
Non sono tanto fessi da permettere una bolla immobiliare, come in Spagna.

Naturalmente questo discorso è da inquadrare nella cornice della crisi demografica dell' Italia e in quella della progressiva, lenta ma costante diminuzione della domanda di case da abitare.
 
I

immpittaro

Ospite
Certamente se ci fosse la tragedia di un crollo di un'intera civiltà

ma è civiltà questa? Guardati attorno con occhi critici e dimmi se si può in una città come Roma e come tutte le metropoli italiane pagare follie per vivere male, senza servizi pieni di inquinamento e neanche liberi di camminare la sera indisturbati.....se tu la chiami civiltà .....
prova a fare una camminata al porto o alla stazione di una città qualunque italiana come ho fatto io a Sidney e farlo camminando tra la pulizia , indisturbato ascoltando qua e là qualche artista di strada.....:cauto:

Non possono emigrare a Sidney.

beh a queste condizioni io ci penserei......



adesso sono diventati preziosi ed artistici reperti archeologici che i turisti vengono a visitare.

chissà cosa penseranno dei PREZIOSI reperti archeologici trattati come la monnezza i poveri turisti stranieri:cauto:
 

Graf

Nominato ad Honorem
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Privato Cittadino
Vivere male?
Io mi ci trovo bene nella capitale.
Io abito a 2 KM e mezzo dal centro di Roma e sto a cento metri dalla campagna con un'attività agro pastorale molto intensa. Ci sono campagne coltivate, greggi di pecore, mucche, tori, allevamenti di cavalli... Dal mio appartamento vedo le pecore i tori e le vacche pascolare sullo sfondo del verde intenso dei prati, con più in là L'Appia Antica che incastona tutto. Non é un quadro arcadico del Piranesi ma realtà di tutti i giorni....
Non tutti sanno che il comune di Roma si estende su una superficie di 1.285,31 kmq essendo il più vasto d'Italia. La densità abitativa non è, quindi elevata: Roma rappresenta un unicum nel mondo occidentale per la vastità della campagna che fa da corona alla città e che penetra fin dentro il centro storico.
Roma NON E' una giungla d'asfalto.
Poi ha tantissimi quartieri elegantissimi, case al limite della favola tipo quelle del Quartiere Coppedè.
Tutta Roma Nord si può dire abbia uno standard edilizio di alto livello. a SUD della città, All' EUR, sembra di vivere dentro un quadro di De Chirico....
I quartiere popolari, quelli "brutti" sono quasi esclusivamente nel quadrante EST e basta..

Roma mi mette allegria, solo il traffico é una piaga, ma solo in alcune ore del giorno.
Personalmente ho la metropolitana a 400 metri...
Ho vissuto fino a 19 anni in provincia, in un paese dell' Abruzzo, adesso, quando ci torno, dopo una settimana, comincio ad annoiarmi...

Chi ci vado a fare a Sidney, a pettinare i canguri?
 

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