Senza rendersi conto che dopo l'impero ( circa 2000 anni fa ) Roma non ha contato più un piffero se non nei cuori nostalgici... di grandi geni come Johann Wolfgang von Goethe ( uno tra mille…) che rimase stregato dalla città nel duplice appagamento dei sensi e dello spirito, grazie all'amore ed all'incanto della civiltà antica.
A Roma Goethe si ferma mesi e riscriveIfigenia in Tauride in versi.
Poi si reca a Napoli dove si ferma più di un mese, ne visita i monumenti e resta estasiato dalla città, tanto da annotare sul suo diario: “Neapel ist ein Paradies”.
Già, ma tutto questo cosa c'entra con l'IMU e con la rivalutazione delle rendite catastali?