Uno dei fondatori di Immobilio, il sorridente e simpatico Umberto Granducato, ritiene che questo ciclo immobiliare, partito dai minimi del 1997, arrivato nel suo culmine nel numero di compravendite e nelle quotazioni nel 2003-2007 e, ormai, nella sua curva discendente, non possa essere paragonato ai cicli precedenti poiché, nel bel mezzo di esso, si è assistito al passaggio epocale dall'unità monetaria della lira a quella dell’ Euro. Tale cambio, sostiene Umberto Granducato, ha sconvolto gli indicatori di riferimento del mercato poiché, tale sostituzione ha prodotto, nel giro di alcuni anni, un raddoppio del costo della vita e, quindi, dei valori immobiliari; in questo modo, il normale e tranquillo andamento del ciclo economico del mercato della casa, è stato irrimediabilmente scompaginato.
Sinceramente mi mancano gli argomenti dottrinali per sostenere o aggredire tale tesi.
Gli altri operatori di Immobilio cosa ne pensano?
L’introduzione dell’Euro ha favorito o no l’abnorme aumento delle quotazione delle case al quale si è assistito intorno alla metà del decennio scorso?
Ha, esso, notevolmente spinto all'acquisto di un immobile sia il contadino che il professionista, sia l'impiegato che il casellante, sia il colto che l'inclita, sia il prudente che il temerario, sia l'onesto che l'evasore?
In quale altro modo, la diffusione della nuova moneta, ha potuto influenzare, in senso positivo o in senso negativo, il mercato della casa e il lavoro dell’agente immobiliare?
L'immissione dell'euro può aver mandato definitivamente in pensione la vecchia logica economica del mercato immobiliare, annullando il concetto di ciclo "a nido d'api" e favorendo l'introduzione del ciclo "a mare piatto"?
Sinceramente mi mancano gli argomenti dottrinali per sostenere o aggredire tale tesi.
Gli altri operatori di Immobilio cosa ne pensano?
L’introduzione dell’Euro ha favorito o no l’abnorme aumento delle quotazione delle case al quale si è assistito intorno alla metà del decennio scorso?
Ha, esso, notevolmente spinto all'acquisto di un immobile sia il contadino che il professionista, sia l'impiegato che il casellante, sia il colto che l'inclita, sia il prudente che il temerario, sia l'onesto che l'evasore?
In quale altro modo, la diffusione della nuova moneta, ha potuto influenzare, in senso positivo o in senso negativo, il mercato della casa e il lavoro dell’agente immobiliare?
L'immissione dell'euro può aver mandato definitivamente in pensione la vecchia logica economica del mercato immobiliare, annullando il concetto di ciclo "a nido d'api" e favorendo l'introduzione del ciclo "a mare piatto"?