Limpida

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Una domanda ai tecnici di immobilio:
- Può un usufruttuario apportare delle modifiche interne all'appartamento, senza l'autorizzazione della nuda proprietà?:occhi_al_cielo:
 

Graf

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Limpida, darei un occhiata e rifletterei sull'art. 986 del c.c. che testualmente recita:

"L’usufruttuario può eseguire addizioni che non alterino la destinazione economica della cosa.
Egli ha diritto di toglierle alla fine dell’usufrutto, qualora ciò possa farsi senza nocumento della cosa, salvo che il proprietario preferisca ritenere le addizioni stesse. In questo caso deve essere corrisposta all’ usufruttuario un’indennità pari alla minor somma tra l’importo della spesa e il valore delle addizioni al tempo della riconsegna.
Se le addizioni non possono separarsi senza nocumento della cosa e costituiscono miglioramento di essa si applicano le disposizioni relative ai miglioramenti (att. 157)".

.Pertanto, se l’usufruttuario si limita ad opere di “addizioni” e non cambia, cioè, destinazione d'uso, consistenza volumetrica o non apporti modifiche strutturali, secondo il mio parere non vincolante, l'usufruttuario può apportare modifiche all'appartamento senza dover chiedere autorizzazione al nudo proprietario. Bisogna capire di che tipo sono le "modifiche interne all'appartamento" prospettate nel caso concreto.
Poi, bisognerebbe vedere come hanno deciso i vari Tribunali sui casi specifici ma non ho, attualmente, la giurisprudenza di merito sotto mano…
Si attendono pareri di rinforzo....
 
E

enzo6

Ospite
Secondo me l'abbattimento di un tramezzo mette nel torto l'usufruttuario se non riceve autorizzazione dal proprietario.
Le migliorie al contrario sono accettate.

Poi tra il dire ed il fare...........
 

Graf

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Infatti l'articolo 986 c.c. parla di "addizioni" di opere che aggiungono, che danno valore all'immobile non di "sottrazioni", di opere che sottraggono qualche elemento importante all'immobile....
Per il codice civile il significato delle parole sono importanti e rivelatrici....
 
E

enzo6

Ospite
Infatti l'articolo 986 c.c. parla di "addizioni" di opere che aggiungono, che danno valore all'immobile non di "sottrazioni", di opere che sottraggono qualche elemento importante all'immobile....
Per il codice civile il significato delle parole sono importanti e rivelatrici....

Finalmente qualcuno che legge il CC e sa interpretarlo.
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Ti ringrazio Graf ma non so se questo possa aver valore ai fini di presentare al Comune una variazione interna, senza l'autorizzazione del nudo proprietario....
In poche parole il Geometra la prende una richiesta di variazione interna dell'immobile con modifiche della planimetria, senza l'autorizzazione del nudo proprietario?:occhi_al_cielo:
Poi nel mio caso non direi che sono migliorie ma cambiamenti dovuti agli interessi dell'usufruttuario sulla distribuzione degli spazi, poiché ci abita.:occhi_al_cielo:
 

Graf

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Ho scovato questo autorevole parere in rete da un sito di che si occupa di diritto immobiliare:

"Tra i soggetti legittimati a presentare richiesta di permesso di costruire o D.I.A. ci sono i titolari di un diritto reale di godimento e, dunque, di usufrutto. Su questo argomento si è ormai consolidata numerosa giurisprudenza in quanto l'art.11, co. 1 del Testo Unico per l'edilizia riproduce pressochè pedissequamente l'art.4, della L.n.10/1977."
 

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