pieromeloni

Membro Attivo
Agente Immobiliare
E' sempre la solita storia, la riforma che ci colpisce e che cambierà ulteriormente il nostro lavoro è alle porte. La nuova legge è per tutelare e garantire il consumatore, creare dei veri professionisti.

Non si pensa di fare altrettanto per chi lavora in banca? Mi scontro ancora oggi con funzionari di banche che mi lasciano impallidito. Alcune strutture ci mettono ben 30 giorni per dirti che un ceritificato di residenza è illegibile (ai sui occhi) e la pratica non è gestibile senza tale documento. Altri ci impiegano 2 mesi (dopo che chiami e invii solleciti ogni settimana) per dirti che la pratica non l'hanno capita o che andrebbe riformulata la richiesta.
Altri, caricano i dati in piattaforma mentre si fa conulenza, senza far firmare nessuna privacy e senza aver verificato nessun docuemento di teddito.

Potremo continuare all'infito... immagino che a tutti noi siano e stanno capitando situazioni paradossali.

La riflessione che pongo è la seguente: Puntano il dito su di noi, dicendoci che non sappiamo fare il nostro lavoro, che non abbiamo professionalità, ci impongono di diventare una SPA (o di associarci a tali) per garantire il consumatore.
Ma, una legge che imponga una serietà e profesionalità per chi lavora in banca o gestisce il ramo creditizio non si può proporre?
 

Lisio Alessandro

Membro Attivo
Agente Immobiliare
E no è troppo facile obbligare alla serietà in banca è più bello attaccare noi mediatori e chi ti chiede la fotocopia del retro del codice fiscale ???? Cioè il retro del codice fiscale a momento svengo in banca gli ho tolto la pratica.
 
G

Graziano Cavallini

Ospite
Caro Piero quello che dici è tutto verò, quello che ti chiedo però è questo quanti mediatori assistono veramente il cliente nella scelta del prodotto più adatto tenendo conto della situzione reddituale e del momento economico in cui ci si trova al momento della scelta e quanti cercano di portare il cliente nella banca che paga la commissione più alta e non contenti gli chiedono pure la mediazione in nome del servizio prestato? Per chiarire a cosa mi riferisco porto un esempio, in questo momento tutti vogliono il mutuo con il CAP, ma siamo davvero sicuri che questo CAP convenga al cliente? C'è qualcuno che si è posto la domanda "ma quanto costa in più rispetto ad un tasso variabile?", e seconda domanda "se i tassi salgono rapidamenti 1/2 il CAP mi protegge davvero?, oppure quasi tutti i mediatori si sono premurati di avere una banca che proponesse il CAP pagando una commissione decente e che "garantisse" la delibera?
 

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