Vaino

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Ciao a tutti, spero di porre il quesito nella sezione giusta. Ero proprietario di una casa insieme alla mia ex compagna. Nel settembre 2006 compro l'intera casa rilevando la sua quota di proprietà mediante: a) accollo della sua quota di mutuo residuo; b) pagamento al rogito di un assegno; c) pagamento a 12 mesi di un secondo assegno. Il rogito avviene quindi con compravendita con patto di riservato dominio ai sensi dell'art 1523 e seg del cc. Il notaio scrive nell'atto che il patto di riservato dominio, decorsi 90gg dalla scadenza del pagamento del secondo ed ultimo assegno (ossia 90gg dopo settembre 2007), "ove non risultasse presso la competente Conservatoria dei RR.II. alcuna trascrizione di inadempimento a favore della parte venditrice, si riterrà decaduto e l'oggetto del presente atto ricevuto in piena proprietà dalla parte acquirente senza necessità di alcuna ulteriore pubblicità".

Il pagamento avvenne nei termini previsti. Mi feci firmare, per scrupolo, una ricevuta per il ricevimento dell'assegno a saldo con fotocopia dell'assegno versato. Non vi fu naturalmente alcuna trascrizione di inadimpimento.

Negli anni successivi ho stipulato sullo stesso immobile due surroghe di mutuo. Non ci sono stati problemi di alcun tipo.

Oggi devo vendere questa casa. L'agenzia a cui mi sono rivolto ha procurato, dopo qualche mese, una proposta d'acquisto vincolata all'ottenimento di un mutuo. La banca a cui si è rivolta il compratore è Chebanca. Alla banca è stata quindi inviata la documentazione necessaria, una visura catastale, l'atto di compravendita, le planimetrie ecc. Vengo quindi al problema:

la banca (chebanca) chiede che il pagamento a saldo sia comprovato da un notaio. Nonostane sia stato fatto presente tutto quanto sopra, ossia la non necessità di ulteriore pubblicità in assenza di inadempimenti alla conservatoria, pretenderebbe comunque una dichiarazione odierna del notaio che attesti, ulteriormente, il pagamento. E' un comportamento lecito? Frequente da parte di certe banche e meno da parte di altre? Può la banca rifiutare il mutuo per una cosa del genere? Sapete consigliarmi quale è la strada migliore da intraprendere per risolvere la questione, posto che non vorrei chiedere alla mia venditrice del 2006 di firmare, oggi, alcunchè? Grazie a chi mi potrà consigliare.
 

francesca63

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Privato Cittadino
Prova a sentire il notaio con cui hai rilevato la quota della tua ex.
Magari ti può aiutare e interfacciarmi con la banca dell’acquirente.
Altrimenti l’acquirente dovrà cambiare banca, o tu cambiare acquirente.
 

Vaino

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Prova a sentire il notaio con cui hai rilevato la quota della tua ex..

Anzitutto grazie per la risposta.

Ho già sentito il notaio il quale afferma che nel rogito è precisato che decorsi i 90gg dalla scadenza dell'ultima rata, se non vi sono richieste di inadempimento in conservatoria, e non ve ne sono anche perchè la rata fu normalmente pagata, la proprietà si trasferisce pienamente. Ad oggi ad una visura a mio nome l'immobile risulta di mia "Proprieta` per 1000/1000".

Ho sentito la mia banca, che in questa storia non c'entra nulla, solo per avere un loro parere in merito. A loro giudizio è una richiesta poco chiara. A loro basterebbe una visura e, volendo essere pignoli, la ricevuta di saldo che ho esibito.
 

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