In realtà a me sembra che il cambiamento vero sia cominciato con l’avvento della piattaforma Airbnb, seguita poi dalle altre simili.
Cioè si è risolto il problema di come far incrociare domanda e offerta, per le locazioni brevi gestite da privati.
Poi la cosa non essendo regolata a livello normativo, è un po’ sfuggita di mano: i privati , invece di gestire in proprio, delegano a società nate appositamente (perché dopo due volte che aspetti il norvegese che arriva in casa tua alle due di notte e devi accoglierlo, passa la voglia).
Quindi in realtà è “morto” un tipo di lavoro, e ne è sorto uno nuovo…
Non so se sia un bene od un male: a me piaceva Airbnb all’inizio, quando andavi a casa di qualcuno con cui avevi (o potevi avere, se lo desideravi) anche uno scambio culturale, ora mi piace meno.
Peraltro, non vado più volentieri in albergo, quando viaggio, se non per tappe brevissime.
Per più di due/tre giorni, preferisco affittare un appartamento (più spazio, cucina a disposizione etc)