Antonello

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Credo che ANTONELLO abbia proprio centrato il problema.
In merito alla collazione, pero ,credo di aver capito, leggendo qua e là, che questa potrebbe essere un personale arricchimento della persona e configurato come un anticipo sulla eredità. A voi risulta questo?
Im merito alla domanda , se i miei genitori se la sentono di inviare una racc. alla figlia bhe.... credo proprio di no, sono ormai ottantenni e mio padre a fatto da garante alla figlia per un finanziamento di 60.000 euro, quindi se dovesse partire una simile richiesta, sono sicuro che la mia cara sorellina smetterebbe di pagare la rate, sempre ammesso che li stia pagando, erimarrebbero a carico di mio padre.
quindi e scontato un no, e oltretutto non mi sentirei di chiedere una cosa simile ai miei.
ancora un grazie e fatemi sapere qualche altra soluzione se mai ne esistano.
L'espediente della raccomandata era per tastare il terreno, per capire le intenzioni di tua sorella.
La raccomandata serviva anche per, sempre che ci siano, interrompere i termini dei 20 anni.
Certo che se riesci a dimostrare che sino a dieci anni fà tua sorella pagava l'affitto sei a dama.
Avresti altri 10 anni di tempo per pensare ad altre soluzioni o che tua sorella ci ripensi.
 

Antonello

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Agente Immobiliare
Si, naturale, il tuo discorso e chiarissimo, non è molto facile invece per me dirlo e farlo capire ai miei.
Sono tentativi da fare giusto per non perdere l'immobile ed allo stesso tempo essere (tua sorella) erede in quota sul resto del patrimonio.
Come dire: danno, beffa e sberleffo...............
 

tevere5

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Se riesco a raggiungerli quest'estate, visto che siamo a 1500 km di distanza, proverò a parlare con i miei, anche se a priore sò già che è molto dura.
Grazie.

ATTENDO ALTRI CONSIGLI E SUGGERIMENTI
 

Bastimento

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Antonello:
Bastimento, Tevere5 ha già detto che i genitori non hanno effettuato alcuna donazione e sono ancora in vita.
Non esiste alcun contratto di affitto nè tantomeno di comodato (che è gratuito per definizione).

Ho premesso anch'io che purtroppo mancanza di trasparenza nei rapporti economici fra familiari è fonte di guai e litigi, tra i più dolorosi: devo anche aggiungere che mia moglie si trova in una situazione molto simile a tevere5 ...., salvo il fatto che non siamo ancora arrivati a pensare alla malafede ma solo a "leggerezza" da parte degli interessati.

Detto questo credo tu non abbia letto completamente la mia risposta. Nessun problema ma ripeto:

1) Ho citato un link che sintetizza gli estremi dell'istituto della collazione. Da questo, in riferimento alla possibilità di collazione del valore del mancato affitto, sembra di poter rispondere affermativamente.
2) Tevere5 ha effettivamente affermato non esistere contratto di comodato: però ha accennato al fatto che presumibilmente ICI ed IRPEF sono rimaste effettivamente a carico dei genitori. Ora io ricordavo che è possibile chiedere l'esenzione ICI prima casa, oltre che per la propria abitazione, anche per l'immobile concesso in uso gratuito(=Comodato) ad un proprio familiare (figlio, genitore..), a patto di firmare una dichiarazione di comodato c/o il comune dove è ubicato l'immobile in questione. QUINDI INDIRETTAMENTE QUESTO ATTESTATO POTREBBE SOSTANZIALMENTE ESISTERE.
Basta visionare le ricevute di pagamento ICI

Adesso avrei delle domande:
a) E' ammessa l'usucapione di un bene che notoriamente appartiene ai propri genitori? L'art. 1158 non è condizionato, ma esiste anche il 1147 (Possesso in buona fede)
b) Il fatto che il legittimo proprietario abbia regolarmente dichiarato (e pagato) ai fini IRPEF ed ICI il reddito di tale immobile non costituisce prova di voler mantenere la proprietà del bene?
c) Nella fattispecie la durata del possesso dovrebbe essere di 20 anni a partire dal momento in cui non paga l'affitto: vero è che probabilmente non esistono però ricevute.
d) se comunque la sorella intenta l'acquisizione per usucapione, dicendo di aver avuto l'uso gratuito e ininterrotto per 25 anni, non si configura come donazione implicita e quindi ammessa alla collazione, al pari della finta vendita?

Dal punto di vista operativo, capisco che la lettera da te suggerita sia troppo brutale, anche se corretta tecnicamente.

Penso si potrebbe raggiungere lo stesso scopo affrontando pacificamente il tema coi genitori:
a) Esponendo i risvolti della situazione così come si presentano e li abbiamo esaminati
b) Suggerendo ai genitori di farsi firmare dalla figlia una carta in cui dichiara di aver avuto l'alloggio in comodato d'uso, e che lo stesso alloggio costituirà la parte di eredità a lei spettante, salvo compensazione del valore verso il fratello.
c) contestualmente si indicherà che il secondo alloggio (abitazione die genitori) andrà in successione al figlio, sempre compensando i diversi valori.

Fin che è in tempo, ha la possibilità di optare anche per questa via. Però, se i genitori sono sordi al tema..., oltre all'amarezza verso la sorella purtroppo si aggiungerà anche quella verso i genitori: in ogni caso al momento della successione, in asssenza di usucapione credo la divisione sarà fatta per via normale. Starebbe alla sorella procedere per far valere eventuali diritti.
 

Antonello

Nuovo Iscritto
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Agente Immobiliare
Antonello:


Ho premesso anch'io che purtroppo mancanza di trasparenza nei rapporti economici fra familiari è fonte di guai e litigi, tra i più dolorosi: devo anche aggiungere che mia moglie si trova in una situazione molto simile a tevere5 ...., salvo il fatto che non siamo ancora arrivati a pensare alla malafede ma solo a "leggerezza" da parte degli interessati.

Detto questo credo tu non abbia letto completamente la mia risposta. Nessun problema ma ripeto:

1) Ho citato un link che sintetizza gli estremi dell'istituto della collazione. Da questo, in riferimento alla possibilità di collazione del valore del mancato affitto, sembra di poter rispondere affermativamente.
2) Tevere5 ha effettivamente affermato non esistere contratto di comodato: però ha accennato al fatto che presumibilmente ICI ed IRPEF sono rimaste effettivamente a carico dei genitori. Ora io ricordavo che è possibile chiedere l'esenzione ICI prima casa, oltre che per la propria abitazione, anche per l'immobile concesso in uso gratuito(=Comodato) ad un proprio familiare (figlio, genitore..), a patto di firmare una dichiarazione di comodato c/o il comune dove è ubicato l'immobile in questione. QUINDI INDIRETTAMENTE QUESTO ATTESTATO POTREBBE SOSTANZIALMENTE ESISTERE.
Basta visionare le ricevute di pagamento ICI

Adesso avrei delle domande:
a) E' ammessa l'usucapione di un bene che notoriamente appartiene ai propri genitori? L'art. 1158 non è condizionato, ma esiste anche il 1147 (Possesso in buona fede)
b) Il fatto che il legittimo proprietario abbia regolarmente dichiarato (e pagato) ai fini IRPEF ed ICI il reddito di tale immobile non costituisce prova di voler mantenere la proprietà del bene?
c) Nella fattispecie la durata del possesso dovrebbe essere di 20 anni a partire dal momento in cui non paga l'affitto: vero è che probabilmente non esistono però ricevute.
d) se comunque la sorella intenta l'acquisizione per usucapione, dicendo di aver avuto l'uso gratuito e ininterrotto per 25 anni, non si configura come donazione implicita e quindi ammessa alla collazione, al pari della finta vendita?

Dal punto di vista operativo, capisco che la lettera da te suggerita sia troppo brutale, anche se corretta tecnicamente.

Penso si potrebbe raggiungere lo stesso scopo affrontando pacificamente il tema coi genitori:
a) Esponendo i risvolti della situazione così come si presentano e li abbiamo esaminati
b) Suggerendo ai genitori di farsi firmare dalla figlia una carta in cui dichiara di aver avuto l'alloggio in comodato d'uso, e che lo stesso alloggio costituirà la parte di eredità a lei spettante, salvo compensazione del valore verso il fratello.
c) contestualmente si indicherà che il secondo alloggio (abitazione die genitori) andrà in successione al figlio, sempre compensando i diversi valori.

Fin che è in tempo, ha la possibilità di optare anche per questa via. Però, se i genitori sono sordi al tema..., oltre all'amarezza verso la sorella purtroppo si aggiungerà anche quella verso i genitori: in ogni caso al momento della successione, in asssenza di usucapione credo la divisione sarà fatta per via normale. Starebbe alla sorella procedere per far valere eventuali diritti.
Al punto a) ti rispondo che l'usucapione è possibile ed è già successo, purtroppo. Sai quando trovi gente non con un pelo ma con un palmo di peli sullo stomaco che passano anche sui cadaveri dei genitori.
Al punto b) le ricevute ICI ed altre saranno anche a nome dei proprietari ma i pagamenti possono essere stati eseguiti da chiunque, quindi ci vuole altro.
Al punto c) hai domandato e risposto.
Al punto d) se l'intenzione è quella di impossessarsi dell'immobile e della successiva quota del restante patrimonio tenterà l'usucapione con una folla di testimoni che al contrario i proprietari non hanno e sembra che non vogliano cercarne.
i successivi punti a) e b) con quello che abbiamo detto non essendoci colloquio presumo che non ci sarà nessun accordo.
Al punto c) anzichè attendere la successione i proprietari dovrebbero vendere ripeto vendere al figlio il restante patrimonio riservandosi l'usufrutto.
Con questa mossa pareggiano i conti con la figlia dallo stomaco ricoperto di peli.
Non vedo altre vie per "accontentare" i figli (accontentare nel senso che la figlia si accontenterebbe "obtorto collo").
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Mi permetto di dubitare molto che con quelle circostanze si possa accedere all'usucapione.
E' necessario il possesso per 20 anni: ma di una cosa abbandonata, non di una cosa di cui si è a conoscenza del legittimo proprietario, che è il padre che abita al piano di sopra. A che titolo ha avuto il possesso dell'immobile?
Ma magari capita o è capitato anche questo.

Quanto alle ricevute ICI, intendevo visionare l'importo per vedere se era stata utilizzata l'esenzione prima casa per entrambi gli alloggi (nella fattispecie se non ci sono altri immobili, non si sarebbero più fatti versamenti ICI da quando è stata abolita per la prima casa). In questo caso esisterebbe in Comune una dichiarazione di concessione in comodato.

Quanto all'IRPEF mi concederai che fa fede il DICHIARANTE.

Per il resto mi sembra più praticabile discutere coi genitori in termini di volontà testamentarie che di vendita anticipata: ma questo lo valuterà tevere5, ti pare?
 

tevere5

Membro Junior
Bhe.... Signori miei, sto andando in confusione,
allora,sia l'ICI che IRPEF almeno da quello che mi risula li paga ancora mia padre, non c'è stata nessuna richiesta in comune e quindi nessuna concessione di comodato. Ribadisco, quando prima detto, mia" sorella" pagava l'affitto ( anche in questo caso credo non ci fosse contratto anzi quasi sicuro al 99%) sono intervenuto in suo favore perche mi sembrava assurdo che lei pagasse anche se mia madre lo pretendeva, asserendo, inoltre, che quei soldi fra cento anni metta sarebbero stati miei.
Io non avevo bisogno, mia sorella forse neanche Lei se si fosse regolata nella spese, pertanto sono riuscito a non fargli più pagare l'affitto. OGGI MI PENTO visto le pretese, e le cattiverie che va dicendo su di mè, mettendomi contro i genitori, che spero di incontrare quest'estate, quindi come avrete capito anche con loro non sono più in buoni rapporti. Quindi come si fà a chiedere qualcosa,.... impensabile.
E poi non mi sento di intavolare un discorso di questo genere, soldi eredita, successioni con i genitori. Vi sembrera strano ma non ne ho mai parlato, anche perche non pensavo si arrivasse a tanto.
Quindi spero in altre soluzioni valide come queste vostre risposte. grazie anticipatamente ad altri vostri consigli che arriveranno.
 

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