alessandrite
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Io e mio marito abbiamo acquistato a giugno, come seconda casa, un appartamentino che abbiamo appena finito di ristrutturare ed arredare completamente con mobili nuovi.
La nostra intenzione iniziale era quella di affittarlo ed avevamo già trovato anche un inquilino.
Un'agenzia della zona però ci ha proposto di venderlo in quanto c'era una persona interessata all'acquisto.
E' stata messa al corrente della data in cui l'appartamento era stato acquistato e che si trattava di seconda casa (abbiamo consegnato anche una copia del rogito).
Abbiamo comunicato all'agenzia che avremmo voluto un certo margine di guadagno dalla vendita, tenuto conto di tutte le spese affrontate per la ristrutturazione e l'arredamento ed abbiamo fatto presente che sono state demolite, all'interno dell'appartamento, delle pareti divisorie per far sì che il soggiorno con angolo cottura diventasse più luminoso (il cucinotto era in precedenza chiuso e senza finestra) ed abbiamo abbassato una parete che faceva da disimpegno fra il soggiorno, il bagno e la camera.
L'agenzia ha fatto firmare all'acquirente la proposta di acquisto irrevocabile con la postilla che lo stesso accettava l'appartamento nella situazione in cui si trova, tenutoconto che sono state abbattute delle pareti senza l'autorizzazione (tra l'altro la situazione non può essere sanata in quanto non si può accedere al bagno direttamente dal soggiorno).
Oggi, a distanza di 5 giorni sono venuta a conoscenza del fatto che dobbiamo pagare una plus valenza del 20% fra l'importo pagato e quello della vendita (non sono tra l'altro deducibili un sacco di spese che abbiamo sostenuto..... compreso l'arredamento) ed alla fine dell'opera ci troviamo a guadagnare meno di quello che abbiamo speso.
Ho saputo anche che dal 1° luglio è uscita una legge che prevede, nel caso un immobile non sia conforme, la nullità dell'atto di vendita.
Dal momento che l'acquirente dovrà accendere un mutuo sulla casa e che presumibilmente la Banca manderà un tecnico, a verificare la corrispondenza tra i documenti depositati in Comune/Catasto e lo stato di fatto, a cosa andiamo incontro noi venditori?
E' vero che siamo perseguibili penalmente?
Tenuto conto che l'agenzia ha omesso di dirci un paio di cosette...... possiamo recedere dalla vendita?
In quest'ultimo caso dobbiamo pagare la provvigione all'agenzia (per averci fatto firmare la proposta irrevocabile d'acquisto) e il doppio della caparra versata dall'acquirente?
Grazie a chi vorrà dare una risposta ai miei dubbi.......
Alessandrite
La nostra intenzione iniziale era quella di affittarlo ed avevamo già trovato anche un inquilino.
Un'agenzia della zona però ci ha proposto di venderlo in quanto c'era una persona interessata all'acquisto.
E' stata messa al corrente della data in cui l'appartamento era stato acquistato e che si trattava di seconda casa (abbiamo consegnato anche una copia del rogito).
Abbiamo comunicato all'agenzia che avremmo voluto un certo margine di guadagno dalla vendita, tenuto conto di tutte le spese affrontate per la ristrutturazione e l'arredamento ed abbiamo fatto presente che sono state demolite, all'interno dell'appartamento, delle pareti divisorie per far sì che il soggiorno con angolo cottura diventasse più luminoso (il cucinotto era in precedenza chiuso e senza finestra) ed abbiamo abbassato una parete che faceva da disimpegno fra il soggiorno, il bagno e la camera.
L'agenzia ha fatto firmare all'acquirente la proposta di acquisto irrevocabile con la postilla che lo stesso accettava l'appartamento nella situazione in cui si trova, tenutoconto che sono state abbattute delle pareti senza l'autorizzazione (tra l'altro la situazione non può essere sanata in quanto non si può accedere al bagno direttamente dal soggiorno).
Oggi, a distanza di 5 giorni sono venuta a conoscenza del fatto che dobbiamo pagare una plus valenza del 20% fra l'importo pagato e quello della vendita (non sono tra l'altro deducibili un sacco di spese che abbiamo sostenuto..... compreso l'arredamento) ed alla fine dell'opera ci troviamo a guadagnare meno di quello che abbiamo speso.
Ho saputo anche che dal 1° luglio è uscita una legge che prevede, nel caso un immobile non sia conforme, la nullità dell'atto di vendita.
Dal momento che l'acquirente dovrà accendere un mutuo sulla casa e che presumibilmente la Banca manderà un tecnico, a verificare la corrispondenza tra i documenti depositati in Comune/Catasto e lo stato di fatto, a cosa andiamo incontro noi venditori?
E' vero che siamo perseguibili penalmente?
Tenuto conto che l'agenzia ha omesso di dirci un paio di cosette...... possiamo recedere dalla vendita?
In quest'ultimo caso dobbiamo pagare la provvigione all'agenzia (per averci fatto firmare la proposta irrevocabile d'acquisto) e il doppio della caparra versata dall'acquirente?
Grazie a chi vorrà dare una risposta ai miei dubbi.......
Alessandrite