Ely1980

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Buongiorno, mio padre si trova in una situazione molto spiacevole. Si tratta di un immobile con terreno avuto in eredita' di proprieta' al 50% con il fratello (varie particelle ognuna al 50%). Finalmente settimana scorsa si sperava dopo varie vicessitudini essere arrivati al preliminare di vendita con il compratore che piu' volte negli anni scorsi aveva tardato a rogitare. L'avvocato ha fatto firmare a mio padre, a suo fratello e al compratore un atto conciliatorio dove si prevedeva la settimana dopo il rogito. Nel contratto c'e scritto che la parte venditrice assicurava che la cosa era priva di vincoli e oneri (non c'e citata l'ipoteca). Tre giorni prima del rogito il notaio chiama mio padre e lo avverte che il 50% del fratello era stato competamente coperto da ipoteca equitalia. Mio padre era all'oscuro di tutto. Ora l'avvocato lo ha avvertito che il fratello risulta nullatenente (anche se crediamo lavori in nero e versi i soldi alla moglie e al figlio), e' separato e qui di il fatto di aver sottoscritto quell'atto lo rende l'unica parte dove il compratore puo' rivalersi chiedendo il doppio del versato sia come caparra che come anticipi fatti con assegni al fratello senza che lui sapesse nulla. E' andato da Equitalia per capire meglio e a massa gli hanno detto che e' una pratica del sud e deve andare all'equitalia del sud (????), l'ipoteca e' stata in effetti aperta a Lecce ma non capisco perche' se uno va alla sede vicino casa debba andare a lecce per avere informazioni. Ora a mio padre non e' mai arrivata nessuna raccomandata da equitalia che lo avvisava di aver aperto l'ipoteca sul 50% della compropieta' spettante al fratello, il fratello non lo aveva avvisato e lui ha firmato insieme al fratello che assicurava che anche la sua parte era libera (pesi e oneri). L'avvocato ha detto che l'unica cosa strana che non ci fosse scritto libero anche da ipoteche.... Equitalia comunque ha detto che l'unica cosa che potrebbe fare e' chiedere l'art 52 e andare ad acquistare il 50% della quota del fratello da equitalia che dovrebbe valere meta' della rendita catastale. Mio padre pur di non ricevere la denuncia dal compratore sarebbe disposto ad andare a pagare al posto del fratello, ma mi chiedo se la cosa e' "normale". E' stato truffato dal fratello che ora si e' reso irreperibile, ingannato. Lui ha firmato secondo me attestando che il suo 50% era a posto. So che questo caso e' piu' unico che raro, ma spero di trovare qualche risposta. Mio zio risulta non avere un soldo e probabilmente andra' all'estero per scappare dalle conseguenze. Non mi sembra giusto che l'unica parte onesta si prenda le ripercussioni di tutto. Saremo stati ingenui a non controllare che la parte del fratello sia priva di ipoteche, ma nessun avvocato che erano coinvolti da anni ci ha mai detto nulla e se ne accorto solo il notaio prima del rogito. L'atto non puo' in qualche modo essere reso non valido per inganno del fratello che ha dichiarato il falso?o il fatto di essere indiviso scarica la colpa a mio padre?
 

Maurizio T

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emmenomale che vi seguiva un avvocato!

Non serve a niente dirlo ma, cacchio, le visure si fanno PRIMA del compromesso, non dopo.

La situazione comunque non è così rara come ti può sembrare, succede. Una volta per una quota di 1/13 abbiamo venduto un appartamento ma gli eredi praticamente non hanno beccato una lira che una...

Quanto ad equitalia puoi (tuo zio può) verificare il tutto anche on line. Almeno dovreste sapere a quanto ammonta il debito (non l'ipoteca, il debito) e valutare se la quota dello zio o anche tutto il terreno sono sufficienti a saldare. Se si si vende e si salda, se no, si spera nel buon cuore dell'acquirente, gli si rende la caparra, si annulla il tutto e si aspetta che equitalia faccia la sua mossa (di solito non la fa).
 

Ely1980

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Privato Cittadino
L'acquirente e'una sanguisuga e ci aspettiamo qualche sua mossa se solo pensa di poterci fare dei soldi. Erano anni che la cosa era in mano agli avvocati. Nel 2003 c era stato il primo tentativo di rogito con mio nonno vivente, ma non parlava bene e il notaio non se l'e' sentita. Il compratore era entrato nell'immobile (in basilicata) e doveva curare i terreni e la casa. La casa e' andata in rovina e credo i terreni mai curati, ma nessun avvocato ha mai trovato il modo per sfrattarlo e mio padre aveva troppo buon cuore. Nel frattempo il fratello abbiamo scoperto che si era fatto dare assegni come anticipi alla vendita (senza nessun atto) e quando mio padre lo ha scoperto ha iniziato a fare lettere con vari avvocati. Nel 2010 e' stata aperta l'ipoteca da quello che ho capito per un valore di 700mila euro, ma i miei non mi hanno detto a quanto ammonta il debito (come si fa a vederlo online?), ma sono andati oggi da equitalia e credo lo sappiano, ma non mi hanno detto molto perche' sono un po' agitati e non si spiegano bene. Mi hanno coinvolto ora perche' mio padre crede che il compratore possa chiedere il doppio del prezzo di vendita (86mila...anche se mi detto che ora la proprieta' e' in rovina e credo valga molto meno). La caparra e l'anticipo dovrebbe essere negli anni 23 mila euro, almeno la parte che e'arrivata a mio padre...ma su quello che il tizio ha dato a suo fratello non so.....secondo me al massimo dovra' ridare il doppio di quello che e' arrivato a lui..... Mio zio ha un figlio con un'azienda, possiamo rivalerci sugli eredi del nullatente?
 

Maurizio T

Membro Attivo
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L'acquirente può chiedere il doppio della caparra e non anche degli acconti.

per vedere la situazione equitalia on line bisogna che la persona interessata si registri (ci sono 2 o 3 modi di accedere) ed ha accesso a tutta la propria situazione. Se lo zio non vuole farlo voi non potete accedere alle informazioni che lo riguardano.

Visto come è ingarbugliata la faccenda non mi azzardo a consigliare nulla che non sia "senti gli avvocati".

buona fortuna
 

Ely1980

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Vorrei portare i miei dalo studio di notai e avvocati che ha seguito noi e dove ci siamo trovati bene, spero ci dia un aiuto. Gia se si trattasse solo della caparra e non di tutta la quota della proprieta' credo che posso tranquillizzare i miei. L'avvocato che segue i miei credo che puo' chiedere indietro tutti gli acconti dati anche al fratello a loro, dato che il fratello risulta essere senza un soldo. Quindi credo che l'avvocato non sia quello giusto. Grazie per l'attenzione.
 

Domus mp Immobiliare

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Ely1980 innanzi tutto fammi capire, tuo zio senza il consenso di tuo padre ha ritirato degli assegni (acconti) da chi dovrebbe acquistare. Tuo padre ha firmato qualche cosa o meglio ha quietanziato questi versamenti ? Se no credo proprio che tuo zio abbia compiuto un illecito che non coinvolge tuo padre. Comunque la vendita è possibile consultando Equitalia e a mezzo di un istanza chiedere di poter eseguire la vendita usufruendo della "vendita ai sensi ex art. 52 comma 2 bis D.P.R. 602/1973" . L'ipoteca di Equitalia ricade solo sul 50% della proprietà e comunque qualsiasi sia il debito di tuo zio, Equitalia determinerà il valore dell'immobile con un suo calcolo ed esigerà il 50% di questo all'atto notarile e contestualmente rilascerà assenso alla cancellazione che per altro effettuerà d'ufficio . Ciao
 

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