Ciao a tutti, avevo scritto qualche tempo fa a proposito di un immobile che avevo intenzione di acquistare e che all'atto dell'accettazione dell'offerta di acquisto ho scoperto essere sotto atto giudiziario.
La faccenda è proseguita con la volontà da parte mia di tutelarmi nel migliore dei modi senza perdere la possibilità di acquistare questa casa che per varie ragioni, oltre al buon rapporto qualità/prezzo, rappresenta esattamente la mia casa ideale.
Faccio un piccolo sunto: fatta proposta di acquisto tramite agenzia prima di Natale, l'agenzia ha omesso (anche all'interno del prestampato per offerta formale) di segnalare la trascrizione giudiziaria di 75mila euro.
Nel momento in cui mi sono incontrato con l'agenzia per sapere l'esito dell'offerta mi ha confermato l'accettazione ma allo stesso tempo mi ha notificato questa pendenza di non poco conto.
Ho fermato tutto ed ho cominciato a sondare il terreno con legale e notaio... il costruttore (tramite agenzia) mi ha confermato massima disponibilità a lasciare le somme in mano di un mio notaio di fiducia e di trascrivere il compromesso.
Ho anche cercato di andare in "profondità" cercando di capire le ragioni che hanno portato la società costruttrice (in liquidazione già da prima del "fattaccio giudiziario") a farsi fermare questa ed altre proprietà del medesimo cantiere (valore totale circa 1.200.000euro), da un ingiunzione di pagamento di un fornitore con il quale hanno avuto una contestazione per 70 e rotti mila euro.... la trovo un assurdità "strana"
Sembra proprio che invece l'unica pendenza siano questi 77mila e che stiano cercando con il loro legale di arrivare a una soluzione con il tribunale (spostamento del pignoramento o estinzione parziale o totale), così da liberare l'immobile.
Secondo voi, che siete esperti e che avete esperienza, a che rischi posso andare incontro trascrivendo l'atto e lasciando le somme di compromesso e offerta in mano al notaio stesso, vincolate fino al rogito?
Ovviamente il rogito deve avvenire a fronte della cancellazione di tutti gli atti ipotecari nei confronti di tale immobile, quindi mutuo fondiario (c'è ancora circa 45mila euro) e pignoramento.
Il costruttore si è anche reso disponibile a finire l'immobile con le finiture mancanti (porte, piastrelle, parquet, sanitari) a fronte ovviamente del preliminare trascritto e depositato dal notaio insieme alle somme.
Ho necessità di chiudere entro fine Luglio (rogito), quindi ho ancora 6 mesi di tempo circa... pensate sia una tempistica fattibile, considerando i tempi dei tribunali italiani?
Grazie a chi saprà cancellare i miei dubbi, ma anche a chi saprà instillarmene altri...


La faccenda è proseguita con la volontà da parte mia di tutelarmi nel migliore dei modi senza perdere la possibilità di acquistare questa casa che per varie ragioni, oltre al buon rapporto qualità/prezzo, rappresenta esattamente la mia casa ideale.
Faccio un piccolo sunto: fatta proposta di acquisto tramite agenzia prima di Natale, l'agenzia ha omesso (anche all'interno del prestampato per offerta formale) di segnalare la trascrizione giudiziaria di 75mila euro.
Nel momento in cui mi sono incontrato con l'agenzia per sapere l'esito dell'offerta mi ha confermato l'accettazione ma allo stesso tempo mi ha notificato questa pendenza di non poco conto.
Ho fermato tutto ed ho cominciato a sondare il terreno con legale e notaio... il costruttore (tramite agenzia) mi ha confermato massima disponibilità a lasciare le somme in mano di un mio notaio di fiducia e di trascrivere il compromesso.
Ho anche cercato di andare in "profondità" cercando di capire le ragioni che hanno portato la società costruttrice (in liquidazione già da prima del "fattaccio giudiziario") a farsi fermare questa ed altre proprietà del medesimo cantiere (valore totale circa 1.200.000euro), da un ingiunzione di pagamento di un fornitore con il quale hanno avuto una contestazione per 70 e rotti mila euro.... la trovo un assurdità "strana"
Sembra proprio che invece l'unica pendenza siano questi 77mila e che stiano cercando con il loro legale di arrivare a una soluzione con il tribunale (spostamento del pignoramento o estinzione parziale o totale), così da liberare l'immobile.
Secondo voi, che siete esperti e che avete esperienza, a che rischi posso andare incontro trascrivendo l'atto e lasciando le somme di compromesso e offerta in mano al notaio stesso, vincolate fino al rogito?
Ovviamente il rogito deve avvenire a fronte della cancellazione di tutti gli atti ipotecari nei confronti di tale immobile, quindi mutuo fondiario (c'è ancora circa 45mila euro) e pignoramento.
Il costruttore si è anche reso disponibile a finire l'immobile con le finiture mancanti (porte, piastrelle, parquet, sanitari) a fronte ovviamente del preliminare trascritto e depositato dal notaio insieme alle somme.
Ho necessità di chiudere entro fine Luglio (rogito), quindi ho ancora 6 mesi di tempo circa... pensate sia una tempistica fattibile, considerando i tempi dei tribunali italiani?
Grazie a chi saprà cancellare i miei dubbi, ma anche a chi saprà instillarmene altri...