Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
Già me li vedo:
@Davide_ita con l'assistenza di @Andrea Russo provare a comprare un immobile da @PyerSilvio ..

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:maligno:
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Grazie PyerSilvio per questa tua preziosa testimonianza, che conferma ancor di più -qualora ve ne fosse ancora necessità- come il mediatore non sia "super partes" ma agisca, giustamente, nell'esclusivo interesse del venditore.

Probabilmente parlo il greco antico.

Sara' per quello che non comprendi.

Anche se la circostanza piu' grave, e' quella che vede sostenere questo genere di tesi, non dai profani, ma da parte di colleghi e adetti ai lavori.

La compravendita risale agli albori della civilta' umana.

Prima dell'introduzione dell'uso della moneta, le prassi e gli atti, erano preceduti dal baratto.
Oggi, come allora, ancora in uso, con quella prassi che odiernamente, definiamo della permuta.

Due o piu' soggetti si scambiano cosa contro cosa.

In quei tempi arcaici, la compravendita derivante dall'uso della moneta, come alternativa alla merce di scambio, si chiamava " la Mancipatio".

Era riservata solo ai cittadini romani.
Che erano gli unici a possedere dapprima le merci e poi le monete.

Fin da allora, esistevano gia', i vettori della notizia di vendita, che facevano avanti e indietro tra i soggetti interessati a concludere, ancor prima che venissero inventate le scarpe.

Le attivita', dietro compenso, di questi nostri antichi cugini intermediari, furono determinanti e si svilupparono sempre di piu', per fronteggiare le nuove esigenze, anche internazionali, di ogni genere di compratori, che giungevano nell'antica Roma.

Cio' determinando il passaggio definitivo, lo stesso ed identico, ancora in uso ai giorni nostri, dalla vendita arcaica, a quella consensuale.

La semplicita' della vendita, si e' andata sempre piu' complicando, col passare delle epoche e dei tempi.
Ma le sue dinamiche, sono sempre le stesse, fin dalla notte dei tempi.

Qua i soldi qui la casa.

A renderle piu' complesse, l'introduzione nelle prassi, dei sogetti mutuanti, che forniscono la moneta a tutti (o quasi) i potenziali acquirenti e a tutta quella serie di normative e accorgimenti, che via via, si sono aggiunte e si aggiungeranno, nelle pratiche.

Queste perenni novita', che a ciclo continuo, si inseriscono nelle prassi, esattamente come avvenuto fin dai tempi arcaici, rendono e renderanno sempre piu' indispensabile, l'assistenza e appunto, la mediazione dei vettori delle vendite.

Nei complessi contesti moderni, questi dilettanti, che non sanno neppure da dove provengono, nella assoluta convinzione di tutelare solo la parte acquirente, frequentemente gli cagionano danni, di proporzioni gigantesche.

Uno tra i piu classici, quello che le vendite saltino, per semplici questioni di dichiarato in atto.
Dove non si trova la quadra e il venditore e' legittimato, a trattenere le somme.

Accorgimenti che l'intermediario oculato, pone in essere col venditore, nell'esclusivo interesse dell'acquirente.
 
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Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
Io non capisco perchè si debba sempre travisare le cose.

l'unico modo di uscire dal conflitto di interessi è dare facoltà alle parti, dove c'è un obbligo con una, c'è conflitto con 'altra, il mediatore tipico non obbliga nessuno a servirsi di lui, o ad accettarne l'opera, quello atipico invece si.

FINE.

Per il discordo del "mandatario", l'unica cosa che migliora è la chiarezza dei rapporti con i clienti degli "atipici".

Il conflitto di interessi inteso come possibilità degli agenti di fare qualcosa anche non proprio nell'interesse delle parti c'è sempre, infatti, se diventa conveniente, magari si mettono d'accordo per concludere se no non riscuotono, e hanno anche posizioni di forza abbastanza pesanti visto i contratti e le varie penali. :D Et voila. (ma se le parti prendessero tecnici prima di chiudere.... ciao :D )

Volete essere privi di conflitti di interesse? diventate di pietra.

Solo la libertà rende liberi, e la facoltà di usare un mediatore tipico lo rende la figura più moderna che c'è. ;)

Vuoi usarlo? Lo chiami, se invece non vuoi ti cerchi la casa che vedi in pubblicità e magari chiudi pure, zero rischi (col mediatore, col resto....), se ci guadagni o ci perdi non lo potrai mai sapere :D

Quello atipico invece è sempre li, nel mezzo, anche se non lo voglio.
Quindi basta che riscuotete da chi vi da incarico e ciao, il conflitto c'è empre, sempre, ma almeno chi vi ha incaricato ha scelto lui.

Il mediatore invece lo prendi e lo scarichi quando vuoi, salvo quando l'affare è concluso, e altrettanto può fare lui, con te.

Non mischiatemi il mediatore VERO, con l'odioso surrogato dell'atipico.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Io non capisco perchè si debba sempre travisare le cose.

l'unicoo di interessi è dare facoltà alle parti, dove c'è un obbligo con una, c'è conflitto con 'altra, il mediatore tipico non obbliga nessuno a servirsi di lui, o ad accettarne l'opera, quello atipico invece si.

FINE.

Per il discordo del "mandatario", l'unica cosa che migliora è la chiarezza dei rapporti con i clienti degli "atipici".

Il conflitto di interessi inteso come possibilità degli agenti di fare qualcosa anche non proprio nell'interesse delle parti c'è sempre, infatti, se diventa conveniente, magari si mettono d'accordo per concludere se no non riscuotono, e hanno anche posizioni di forza abbastanza pesanti visto i contratti e le varie penali. :D Et voila. (ma se le parti prendessero tecnici prima di chiudere.... ciao :D )

Volete essere privi di conflitti di interesse? diventate di pietra.

Solo la libertà rende liberi, e la facoltà di usare un mediatore tipico lo rende la figura più moderna che c'è. ;)

Vuoi usarlo? Lo chiami, se invece non vuoi ti cerchi la casa che vedi in pubblicità e magari chiudi pure, zero rischi (col mediatore, col resto....), se ci guadagni o ci perdi non lo potrai mai sapere :D

Quello atipico invece è sempre li, nel mezzo, anche se non lo voglio.
Quindi basta che riscuotete da chi vi da incarico e ciao, il conflitto c'è empre, sempre, ma almeno chi vi ha incaricato ha scelto lui.

Il mediatore invece lo prendi e lo scarichi quando vuoi, salvo quando l'affare è concluso, e altrettanto può fare lui, con te.

Non mischiatemi il mediatore VERO, con l'odioso surrogato dell'atipico.

..io ritengo impossibile mischiare le due figure.

Se l'incarico e' carne.
Il mandato e' pesce.

Scelto il menu' la tavola e' apparecchiata.

All'acquirente, la scelta e la piena liberta', di sedersi a quella tavola, accettando il menu', oppure disertarla.

Facolta', che in ogni caso, e' esclusa al mediatore.
Giacche', ha assunto l'onere, di restare li' seduto.

Occorre precisare, quindi, che un obbligo e' una cosa.

Mentre un onere, che e' cio' che si assume e o si affida, al conferimento di un incarico, e' un altra.

Dal suo posto, a capotavola, il mediatore procede con la propria azione di vendita.

Poniamo il semplice esempio, di un cartello, che il mediatore espone, sull'oggetto di vendita.

L'aquirente, "a piede libero", sceglie di chiamare, non chiamare, o richiamare piu' volte.
Informarsi, proporsi, accogliere o rifiutare, un appuntamento di visione.

Tutte quelle scelte, sono e restano facolta' esclusive, lato acquirente.
Dai tempi antichi a quelli piu' moderni.

Capita, pure di frequente, che un acquirente, conoscendo gia' il venditore, lo contatti senza utilizzare, manifestandone il rifiuto, del tramite dell'agenzia.

Piu o meno, la stessa dinamica accade, quando un collega insidia l'incarico all'altro.

Il venditore e', in forza del suo pieno titolo, che sceglie e detta la linea, da adottare.
Puo' accogliere le avance, rifiutarle o porle in attesa.

Intanto che la tavola e' apparecchiata, il mediatore, dai tempi piu' remoti, subisce le scelte di ciascuno.
 
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Davide_ita

Membro Attivo
Privato Cittadino
assolutamente no...come sai considero le agenzie serie un baluardo contro la reale possibilità di un oligopolio bancario. Al momento però la quasi totale inettitudine delle agenzie sta facilitando, insieme alla presenza di privati e allo sviluppo del web, la progressiva decimazione degli Agenti Immobiliari Non capisco come non possiate rendervene conto.

Rispondo io alla tua domanda: in altri post ho chiesto quale sia il valore aggiunto, per un acquirente, erogato dall'agente immobiliare a fronte della provvigione pagata dall'acquirente... ad oggi l'unica risposta sostanziata che ho ricevut è che non importa quale sia il valore aggiunto perché la provvigione va pagata perché il Codice Civile la prevede... capisci che se le risposte sono così "vuote" c'è spazio per chiunque per entrare nel mercato o per disintermediarlo del tutto...
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Rispondo io alla tua domanda: in altri post ho chiesto quale sia il valore aggiunto, per un acquirente, erogato dall'agente immobiliare a fronte della provvigione pagata dall'acquirente... ad oggi l'unica risposta sostanziata che ho ricevut è che non importa quale sia il valore aggiunto perché la provvigione va pagata perché il Codice Civile la prevede... capisci che se le risposte sono così "vuote" c'è spazio per chiunque per entrare nel mercato o per disintermediarlo del tutto...

Gia' e' disintermediato il mercato.

Lo e' sempre stato.

Fino al 90%.
 

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