drroxiolo

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Privato Cittadino
Buonasera, confermo che sulla proposta non vi è clausula sospensiva.
In relazione al mutuo c'è solo la nota che riporta che "il saldo del prezzo di acquisto sarà versato con il netto ricavo di mutuo fondiario che verrà stipulato, contestualmente all'atto definitivo di compravendita con istituto di credito scelto dal proponente" ma non c'è una sospensiva che indica che il mutuo doveva essere deliberato entro tot tempo O che la proposta sarebbe venuta meno qualora non avessi ottenuto il mutuo entro una certa data.
L'unica nota riportata, in cui vengono indicati periodi, fa riferimento al fatto che il rogito doveva essere stipulato entro una certa data che comunque è successiva alla data in cui io ho ricevuto la lettera da parte dell'avvocato delle venditrici.
Nel caso di risoluzione per inadempimento, a prescindere dall'individuazione delle responsabilità, non viene meno il diritto alla mediazione che resta a carico di entrambe le parti, salvo che il diritto non si sia prescritto una volta trascorsi 12 mesi senza che l'agente ne abbia avanzato la richiesta.

L'Agente immobiliare mi ha mandato una prenotula a Luglio (la proposta è di dicembre 2017). Fino ad ora non ho ottenuto alcun sollecito di pagamento. Pensate si possa applicare un eventuale prescrizione nel mio caso?

Grazie ancora.
 

drroxiolo

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Privato Cittadino
Buongiorno, riprendo questa discussione accesa ad Ottobre 2018 per aggiornare la situazione e per chiedere ulteriore parere e confronto legale. Dopo qualche giorno dall'apertura di questo post ho ricevuto il doppio della caparra versata da parte delle venditrici.
Contatto l'agente immobiliare e gli propongo di versargli un parte come compenso per la mediazione. Il mediatore accetta e definiamo la cifra (500€ su 3600€ totali - Ho registrato a sua insaputa l'intera conversazione dove lui mi dice che non se la sente di "rubarmi" questi soldi ma che comunque accetta) Dopo qualche giorno lo contatto per vederci ma non mi da appuntamento e mi rimanda dicendo che mi avrebbe contattato lui. Il tempo passa e non si fa sentire per 7 mesi. Sabato scorso mi chiama e mi dice che vuole i soldi. Si rimangia l'importo concordato (500€) e mi dice che ne vuole 1000€. Nel frattempo vengo a conoscenza che a dicembre 2018 ha chiuso la società immobiliare e nel bilancio di liquidazione riporta crediti inferiori a 3600€. Ora secondo voi cosa mi conviene fare? Forzare la mano e dargli cmq 500€, chiudere a 1000€ o non dargli nulla in considerazione che nel suo bilancio non ha riportato crediti e dirgli di farmi causa? Qualora decidessi di pagare, considerando che la società è chiusa, che garanzie a supporto posso prendere? (liberatoria da parte di chi)? per completezza vi dico che ad oggi non ho mai ricevuto fattura ne solleciti, ad eccezione della prenotula di pagamento datata luglio 2018 (la proposta di acquisto è di dicembre 2017). Grazie ancora.
Saluti,
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Considera che la registrazione "ad insaputa della controparte" non la puoi utilizzare in caso di causa legale. Detto questo, ti potrei consigliare di provare a chiudere con i
Euro 500 prima pattuiti contando in una sua presa di coscienza e se magari se non si ricorda digli pure che hai un programma che registra TUTTE le chiamate e che quindi, se vuole, gliela fai ascoltare.

Dopo di che, viste le cifre di cui parli, sia da parte sua che da parte tua sarebbe insensato andare a litigare....magari cerca di trovare un incontro a Euro 750

Poi vedi tu.

Ps: questo che ti consiglio è ESCLUSIVAMENTE un consiglio in linea generale senza andare ad approffondire se sarebbe più "giusto" impuntarsi sui 500 o sui 1000
 

drroxiolo

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Privato Cittadino
Buongiorno Cristian, grazie mille. Figurati, il mio unico obiettivo è chiudere definitivamente questa storia, dove secondo me, io sono stato l'unica vittima. Sono consapevole che da un punto di vista LEGALE dovrei pagare le provvigioni per intero. Allo stesso modo è plausibile (ma non obbligatorio) pensare che da un punto di vista etico tale agente, avrebbe potuto anche NON chiedermi nulla, se avesse avuto un minimo di coscienza. Sono stato io, spontaneamente, che ho pensato di riconoscergli almeno lo "sforzo" profuso durante la transazione ed ecco la proposta di 500€. Ora però sinceramente non trovo corretto il fatto che me li viene a chiedere dopo 7 mesi di totale silenzio. Detto ciò il mio obiettivo ora è quello di chiudere l'incombenza nel modo più sicuro per me e vorrei appunto capire bene se questo fatto che ha chiuso la società senza dichiarare crediti da riscuotere nel bilancio di liquidazione possa in qualche modo giocare a mio vantaggio. Grazie ancora.
 

-csltp-

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Dal punto di vista legale dovresti la provvigione piena, dal punto di vista etico pure.

Ti sta chiedendo meno di un terzo, chiudi questa storia dalla quale esci comunque vincitore.

Con il discorso della chiusura della società cambia poco, immagino lui possa farti una fattura personale per la mediazione richiesta. Anche se sinceramente è una situazione che non mi è mai capitata e quindi potrei sbagliare.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
A fronte del fatto che è passato più di un anno dal contratto preliminare, e il diritto si prescrive dopo un anno.
A meno che non sia intervenuto un fatto interruttvo della provvigione, cioè una messa in mora, una raccomandata, una PEC ( di cui però non hai parlato).
Art. 2950 c.c .

Eticamente i 500 euro pattuiti io glieli darei, visto che eravate d’accordo così.
Di più no, perché non si è dato da fare per averli, mi pare.
 

drroxiolo

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Avevo chiesto dettagli su questo discorso dellA provvigione. Ho ricevuto via a/r una notula di pagamento a luglio 18 ma ma mai una fattura o ulteriori solleciti scritti. Questa cosa forse interrompe la prescrizione?
 

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