specialist

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Sei un ottimista...
Il fatto è che se io sono costretto a vendere ad un prezzo più basso a causa di annunci non autorizzati, l'agenzia potrebbe essere obbligata a risarcire la differenza di prezzo. Ecco perchè in caso di ribassi alle agenzie conviene comunque chiedere un'autorizzazione scritta da parte del cliente, a maggior ragione quando c'è un contratto.
 

Bagudi

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Il fatto è che se io sono costretto a vendere ad un prezzo più basso a causa di annunci non autorizzati, l'agenzia potrebbe essere obbligata a risarcire la differenza di prezzo.

Basta non accettare la proposta.
E ti voglio vedere andare in causa di anni con l'agenzia per farti rimborsare il maltolto...

Purtroppo, in Italia la legge non è così tempestiva come dovrebbe e poi è discrezionale, quindi può succedere tutto e il contrario di tutto...:occhi_al_cielo:
 

specialist

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Privato Cittadino
Basta non accettare la proposta.
Può non bastare più non accettare la proposta, specialmente se il prezzo ribassato/non autorizzato è rimasto giorni sugli annunci ed ha mutato le aspettative degli acquirenti.
E ti voglio vedere andare in causa di anni con l'agenzia per farti rimborsare il maltolto...
Purtroppo, in Italia la legge non è così tempestiva come dovrebbe e poi è discrezionale, quindi può succedere tutto e il contrario di tutto...:occhi_al_cielo:
Ok, ma allora vale lo stesso principio per gli "scavalchi", gli abusivi, etc. L'oggetto dell'argomento della discussione non è meno grave.
 

Rosa1968

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Il fatto è che se io sono costretto a vendere ad un prezzo più basso a causa di annunci non autorizzati, l'agenzia potrebbe essere obbligata a risarcire la differenza di prezzo. Ecco perchè in caso di ribassi alle agenzie conviene comunque chiedere un'autorizzazione scritta da parte del cliente, a maggior ragione quando c'è un contratto.
Ma delimitiamo il danno di un annuncio tra le miriadi di annunci con un prezzo sbagliato. Senza aver visto lontanamente un cliente. Qual è il danno? Se non in pretesto. Hai sbagliato. Te lo faccio notare e correggi. Non correggi dopo la segnalazione allora recedo per mancanza di presupposti contrattuali. Quale il prezzo. Ma da qui a metterli alla forca ripeto per un errore che può essere umano .....
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
è stata la cliente a presentarsi in agenzia con il foglio stampato con il prezzo ribassato. Poi ha chiesto una consulenza e una bozza. Ovviamente io le consiglierò di consultare un avvocato.

Lo immaginavo, che fosse stata la cliente, a rivolgersi a te.

Senz'altro si sarà trovata bene a interloquire con te e adesso pentita di non essersi rivolta per prima a te, vorrebbe cercare di "cambiare casacca".

Lascia stare l'avvocato.

Se il tuo obbiettivo è strappare l'incarico, il legale è un soggetto che non "giocherà nella tua squadra".

Fai scrivere una "lettera gentile" fidàti.

L'obbiettivo è che raggiungano "un divorzio consensuale" e indolore ovviamente.

Va bene dare il giusto peso alle cose, ma senza per questo temerne gli estremi.

Sai...

L'anno scorso trattavo un alloggio in esclusiva per conto di una Signora.

Tornò la figlia da Londra

Giacchè il ricavato di questa vendita, era destinato a questa figlia, un architettina "sò tutto Io".
Quest'altro interlocutore entrò subito "a gamba tesa" sui rapporti contrattuali in essere tra me e la madre.
Cominciò a pressarmi per avere notizie su come procedeva la vendita etc... telefonate fiume ogni volta che si faceva un'appuntamento etc..

Una Saccenza insopportabile.
Una vero "flagello".
In ufficio la bettezammo con il nome: "Sapientino".

Capitò di vendere un alloggio nello stesso stabile e questa si arrabbiò parecchio, perchè parlando con questo acquirente venne a sapere che in fase di scelta, non gli fu proposto anche il suo in vendita nella scala di fianco.

- Da venditore, a che pro mettere nell'imbarazzo di scelta un cliente che ha già scelto di comprare "quella" soluzione..?
Se il cliente vuole fare la proposta che gli dici.?
No aspetti che prima gliene faccio vedere un'altro..? -

Dopo la solita filippica telefonata fiume, pochi giorni dopo, mi arrivò la raccomandata di recesso dall'incarico.
Due incarichi erano.
In quanto due alloggi.

Una lettera decisa e sgarbata, piena di improperi e di riserve di danni.

Risposi all'invettiva, con altra raccomandata, semplicemente allegando i pro forma delle fatture, avendo calcolato le penali concordate nei mandati.

Mi arrivò quindi successivamente un'altra raccomandata, stavolta molto più garbata e gentile della precedente.

Ove oltre a porgere le scuse, ( le mamme sono sempre più sagge ) mi si comunicava cortesemente di proseguire nell' espletamento dell'incarico...:)

Ciò è per farti capire che, come vero è che recedere dal contratto possa prevedere delle penali è pure vero che, se poi parte venditrice si ravvede e ti comunica di proseguire il mandato, allora non ti deve nulla.

Per la cronaca non riuscimmo a vendere nè uno nell'altro alloggio della "ditta sapientino"
 
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