Bagudi

Fondatore
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Agente Immobiliare
Il problema nasce dal fatto che negli immobili di vecchia costruzione, nelle vendite successive alla prima si sono sempre solamente citati i dati delle licenze o concessioni edilizie.
E' sempre bastato per rogitare citare numero, data e protocollo.
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Per l'agibilità ha fornito una visura del Comune che dà gli estremi del certificato di agibilità (numero e data di rilascio) oltre che delle licenze edilizie.
Attenzione.
La visura del comune non costituisce attestazione dell'agibilità e non esaurisce l'obbligo di consegnarla eventualmente assunto.
Non è invece lui a essere inadempiente per motivi futili, visto che tutti i certificati sono stati forniti e per la copia della licenza non dipende dal venditore?
In un appartamento ante 67 di per se la consegna delle licenze non è necessaria se non fosse che...
si impegna a fornire tutte le certificazioni (energetica, conformità impianti, licenze edilizie e agibilità
...è stato assunto un obbligo in tal senso.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Si mi sembra troppo pretenderlo, o per lo meno si potrebbe pretendere un rinvio, ma certamente non credo sia motivo di rescissione, se non ci sono ragioni particolari che davvero e concretamente facciano dubitare che l'immobile sia stato costruito senza licenza e che quella eventualmente citata sia falsa.
E perché no scusa? Se l'accordo prevede la fornitura di determinata documentazione, e la stessa non risulta fornita, credo che l'acquirente abbia tutto il diritto di non acquistare più e di richiedere il doppio della caparra...
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
E perché no scusa? Se l'accordo prevede la fornitura di determinata documentazione, e la stessa non risulta fornita, credo che l'acquirente abbia tutto il diritto di non acquistare più e di richiedere il doppio della caparra...
Il mio dubbio (più che dubbio) nasce dal termine "fornire" che non ha molto senso per quel tipo di documenti. Un conto è prendersi la responsabilità che l'immobile sia costruito con regolare licenza edilizia ed a quel punto se non ha la licenza edilizia il venditore è inadempiente, altra cosa è sapere che questa licenza c'è ma si perde tempo ad ottenerla fisicamente.
Ecco questa seconda cosa non vedo come possa rendere il proprietario inadempiente. Dal mio punto di vista anche se si fosse usata la parola "fornire" non si intenderebbe "dare il documento in mano".
Invece se ci fossero dubbi in merito al contenuto della licenza, dubbi fondati (non riesco ad immaginarne) tali per cui solo leggendola si potrebbero fugare allora si potrebbe chiedere un rinvio del rogito, non credo di più.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Il mio dubbio (più che dubbio) nasce dal termine "fornire" che non ha molto senso per quel tipo di documenti. Un conto è prendersi la responsabilità che l'immobile sia costruito con regolare licenza edilizia ed a quel punto se non ha la licenza edilizia il venditore è inadempiente, altra cosa è sapere che questa licenza c'è ma si perde tempo ad ottenerla fisicamente.
Ecco questa seconda cosa non vedo come possa rendere il proprietario inadempiente. Dal mio punto di vista anche se si fosse usata la parola "fornire" non si intenderebbe "dare il documento in mano".
Invece se ci fossero dubbi in merito al contenuto della licenza, dubbi fondati (non riesco ad immaginarne) tali per cui solo leggendola si potrebbero fugare allora si potrebbe chiedere un rinvio del rogito, non credo di più.
Per me così come quando acquisti una vettura esigi il libretto, quando si acquista un immobile l'acquirente ha il diritto, volendo, di RICHIEDERE e/o visionare ogni documentazione relativo all'immobile stesso...

Indebitarsi a vita anche con somme consistenti, sulla "buona parola" del venditore che garantisce conformità urbanistica ecc., scusa se te lo dico, ma è da fessi.

Poi una volta che la frittata è fatta, aivoglia con le cause...

Prevenire è meglio che curare.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Per me così come quando acquisti una vettura esigi il libretto, quando si acquista un immobile l'acquirente ha il diritto, volendo, di RICHIEDERE e/o visionare ogni documentazione relativo all'immobile stesso...

Indebitarsi a vita anche con somme consistenti, sulla "buona parola" del venditore che garantisce conformità urbanistica ecc., scusa se te lo dico, ma è da fessi.

Poi una volta che la frittata è fatta, aivoglia con le cause...

Prevenire è meglio che curare.
Certo non la buona parola, la licenza edilizia c'è, sarà citata sul rogito e poi richiesta in Comune, con tutti i riferimenti, quindi esiste.
Quando hai le planimetrie comunali a posto (magari anche quelle dei piani del palazzo del progetto), hai il numero e la data di licenza edilizia, avere in mano i fogli o il foglio della licenza stessa non fornisce nulla in termini di sicurezza o informazioni.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Certo non la buona parola, la licenza edilizia c'è, sarà citata sul rogito e poi richiesta in Comune, con tutti i riferimenti, quindi esiste.
Quando hai le planimetrie comunali a posto (magari anche quelle dei piani del palazzo del progetto), hai il numero e la data di licenza edilizia, avere in mano i fogli o il foglio della licenza stessa non fornisce nulla in termini di sicurezza o informazioni.
Quando hai in mano le planimetrie comunali, raro che tu non abbia anche la licenza :D
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
E perché no scusa? Se l'accordo prevede la fornitura di determinata documentazione, e la stessa non risulta fornita, credo che l'acquirente abbia tutto il diritto di non acquistare più e di richiedere il doppio della caparra...
Da quel poco che mastico di diritto, non mi pare che sia poi così facile recedere da un contratto per inadempienza della controparte. Si può senz'altro se l'inadempienza riguarda l'oggetto stesso del contratto (ad esempio il compratore non ha i soldi), ma per le clausole accessorie, se non espressamente dichiarate come "essenziali" e controfirmate come risolutive espresse, non è automatico che si possa recedere tout-court.
Ora, il preliminare è un contratto, e se c'è un termine per il rogito ma non è definito "essenziale e improrogabile", non è possibile recedere se non si dimostra la colpa o il dolo della controparte: la controprte potrebbe ricorrere al giudice, e avere ragione.
In questo caso mi pare che il venditore si sia attivato per avere la documentazione, e se questa non arriva non è responsabilità sua ma per le lungaggini del Comune di Roma. L'imponderabilità dei tempi del Comune assolve automaticamente il venditore (in buona parte se non in toto), quindi starei attento a imbarcarmi in una richiesta del doppio della caparra.

Molto meglio ammettere di essere rimasti invischiati entrambi e senza colpa in lungaggini burocratiche impreviste, e concordare una nuova data.
 

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