Carlo Antonucci

Membro Junior
Privato Cittadino
Ho vent'anni e studio ancora all'università, non percepisco ancora alcun reddito, tuttavia appena maggiorenne con i miei genitori abbiamo preso la decisione di acquistare un appartamento, dato che ho due fratelli che studiano nella mia stessa università, e di intestarlo a me. La mia domanda è: avrò problemi nel momento in cui vorrò e riuscirò ad essere indipendente e oagarmi le bollette da solo? Sarà in problema nel caso in cui decidessi di andare a vivere in una città diversa da quella in cui ho preso casa? Grazie mille in anticipo per le eventuali risposte.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Sarà in problema nel caso in cui decidessi di andare a vivere in una città diversa da quella in cui ho preso casa?
Immagino che l’immobile verrebbe intestato a te per poter godere dei benefici prima casa.
In effetti potresti dover vendere l’immobile che avete intenzione di acquistare ora, se tu volessi un domani acquistare una casa altrove con i benefici prima casa.
E dovrai pagare IMU seconda casa, se andrai a vivere altrove, spostando la residenza.
avrò problemi nel momento in cui vorrò e riuscirò ad essere indipendente e oagarmi le bollette da solo?
In che senso ?
Se sarai indipendente che problemi dovresti avere ?
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Ho vent'anni e studio ancora all'università, non percepisco ancora alcun reddito, tuttavia appena maggiorenne con i miei genitori abbiamo preso la decisione di acquistare un appartamento, dato che ho due fratelli che studiano nella mia stessa università, e di intestarlo a me. La mia domanda è: avrò problemi nel momento in cui vorrò e riuscirò ad essere indipendente e oagarmi le bollette da solo? Sarà in problema nel caso in cui decidessi di andare a vivere in una città diversa da quella in cui ho preso casa? Grazie mille in anticipo per le eventuali risposte.
Per come hai posto la questione non si comprende la tua ansia, hai una casa di proprietà, non mi sembra un problema. Faccio ipotesi: è stata acquistata come prima casa, in questo caso non ne potrai acquistare un'altra con la stessa agevolazione se non venderai questa, nei tempi previsiti dalla legge. Se cambierai città, dipende cosa dirà la legge in quel momento
 

Carlo Antonucci

Membro Junior
Privato Cittadino
In effetti non sono stato super esaustivo. Rispondo ad entrambi: la mia preoccupazione riguarda la possibilità che le tasse sulla prima casa siano o meno gestibili, da solo, con uno stipendio da neolaureato, ma soprattutto il fatto che ci possano essere dei problemi a reintestarla ai miai genitori nel caso in cui volessi spostarmi altrove. Dico questo perchè ho due fratelli, ho omesso che fossero più piccoli, che quasi sicuramente studieranno nella stessa città, quindi sarebbe poco sensato venderla

Volendo quindi eventualmente trasferirmi in un'altra città, possibilmente mantenendo i benefici di prima casa, un futuro passaggio di proprietà sarebbe la cosa migliore. Quello che mi chiedo è: si può fare? Quante tasse in più si ritroverebbero a pagare i miei genitori?
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
I tuoi genitori ti hanno intestato la casa per risparmiare sulle tasse, e risultando prima casa (e se sei residente) non paghi l'IMU. Ma il giorno che ti dovrai trasferire e comprare casa tua, non potrai usufruire dei benefici prima casa, a meno che tu, entro i tempi di legge, non venda questa o la dia in comodato a un parente che la usa come prima casa.
Volendo essere corretto nei confronti dei tuoi fratelli, poi, il giorno in cui tu vendessi la casa (o la affittassi), dovresti dividere i ricavi (detratti i costi) con loro.

Secondo me potresti evitare passaggi di proprietà e intestazioni (che costano) come segue:
- fino a che ne hai bisogno, usala tu con residenza per non pagare IMU
- quando inizierà ad averne bisogno un fratello, fagli un contratto di comodato così la userà lui (con residenza per non pagare IMU), così potrai intestarti una prima casa.
- quando non servirà più a nessuno, la vendi e ridai i soldi ai tuoi. Oppure la tieni, ma i tuoi dovranno essere giusti coi tuoi fratelli (come non si sa, o comprandogli una casa a testa, o lasciandogli di più nel testamento, o in qualsiasi altro modo).
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
la mia preoccupazione riguarda la possibilità che le tasse sulla prima casa siano o meno gestibili, da solo, con uno stipendio da neolaureato,
Le imposte per una prima casa sono il meno; devi considerare anche le spese condominiali, le utenze, le spese di manutenzione etc
soprattutto il fatto che ci possano essere dei problemi a reintestarla ai miai genitori nel caso in cui volessi spostarmi altrove
Per cederla ai genitori ci vuole un nuovo atto notarile, con relative spese per il notaio e per le imposte (che , per i tuoi, sarebbero per seconda casa, pare di capire ).
L’atto può essere una vendita, ma ci vuole passaggio reale di soldi, o donazione, ma gli immobili donati sono più difficili da vendere (soprattutto nel tuo caso, in quanto i tuoi eventuali eredi , moglie e figli, potrebbero in futuro “impugnare” tale donazione).
Anche i tuoi fratelli potrebbero avere motivo di lamentele, alla morte dei tuoi, se non riceveranno la loro quota legittima di eredità ( e pagare una casa intestata solo a te, è come averti donato del denaro).
Forse dovreste consultarvi con un notaio, spiegare bene la situazione famigliare, e valutare le alternative.
 

Carlo Antonucci

Membro Junior
Privato Cittadino
L’atto può essere una vendita, ma ci vuole passaggio reale di soldi, o donazione, ma gli immobili donati sono più difficili da vendere (soprattutto nel tuo caso, in quanto i tuoi eventuali eredi , moglie e figli, potrebbero in futuro “impugnare” tale donazione

Considerando una spartizione equa tra famiglie, perchè dovrebbe essere difficile da vendere? ed essendo io il destinatario, non è un mio diritto poterla restituire ai miei genitori che potrebbero poi lasciarla in testamento?
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Considerando una spartizione equa tra famiglie, perchè dovrebbe essere difficile da vendere?
Se la “spartizione” è equa lo potete saper voi, alla banca dell’acquirente interessa il rischio potenziale della presenza di altri eredi (nuovi coniugi o figli), che potrebbero legittimamente “impugnare” la donazione in futuro.
ed essendo io il destinatario, non è un mio diritto poterla restituire ai miei genitori che potrebbero poi lasciarla in testamento?
Se sei proprietario tu, per far diventare tali i tuoi genitori devi vendere o donare, come detto, con i problemi del caso.
Non è che uno possa dire “la casa è mia, ma ora diventa tua” : ci sono imposte e spese , per ottenere questo risultato.
Allora è meglio che la comprino i tuoi come seconda casa, e poi , alla loro morte, verrà lasciata a te o ai tuoi fratelli, in base all’entità del patrimonio dei tuoi.
 

Carlo Antonucci

Membro Junior
Privato Cittadino
Se la “spartizione” è equa lo potete saper voi, alla banca dell’acquirente interessa il rischio potenziale della presenza di altri eredi (nuovi coniugi o figli), che potrebbero legittimamente “impugnare” la donazione in futuro
ma questo potrebbe avvenire anche dopo la restituzione ai miei e a un eventuale cambio di citta e/o trasferimento? non sarebbe totalmente di proprietà dei miei genitori a quel punto? E ciò potrebbe succedere anche senza l'eventualità che mi sposi o abbia figli in tempi brevi?

comunque ringrazio tutti per la pazienza, ovviamente di queste questioni ne so quasi niente, e quel poco che so lo so per sentito dire. Cerco solo qualche informazione in più per non ritrovarmi completamente spaesato tra qualche anno. A proposito, a parte che con l'esperienza, qualcuno di voi conosce fonti con cui informarmi adeguatamente su tutte le eventuali possibilità?
 

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