SCORPIONE44

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comincio dall'errore grave. il preliminare riguarda un immobile che io vendo e che e' in attesa del decreto di affrancazione. il notaio ci ha fatto firmare nel preliminare che le due parti convengono di rivedere i termini dell'accordo se i tempi per l'affrancazione dovessero essere troppo lunghi. quando ho firmato non avevo letto il testo della legge 136/2018, secondo la nuova normativa, fatto il preliminare e concordato il prezzo (superiore a quello massimo di cessione) il contratto mantiene la sua validita' in attesa dell'affrancazione. i contraenti devono solo aspettare e non c'e' nulla di rinegoziabile. gli altri due errori derivano da un modo superficiale di raccogliere le informazioni. il primo riguarda la possibilità prevista dal notaio che la concessione del diritto di superficie si trasformi in proprieta'. ora la convenzione stipulata dalla cooperativa con il comune esclude categoricamente che il comune possa trasformare la concessione del diritto di superficie in proprieta'. il secondo errore riguarda la mancata cancellazione dell'ipoteca relativa al mutuo che ho gia' estinto nel 2017. la banca mi dice che l'ipoteca e' stata cancellata nel gennaio 2018 (il preliminare e' stato fatto a maggio di quest'anno). infine, il notaio e' stato consigliato all'acquirente dall'agenzia immobiliare a cui mi sono rivolto (unicredit subito casa) e mi pare che si tenda ad eccedere nella tutela dei diritti dell'acquirente.
 
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D3rivato

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Il notaio viene scelto e pagato dall'acquirente. Non credo che le motivazioni che hai esposto abbiano una qualche valenza. Fai una visura dell'immobile e verifica che l'ipoteca sia stata effettivamente cancellata
 

francesca63

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il notaio ci ha fatto firmare nel preliminare che le due parti convengono di rivedere i termini dell'accordo se i tempi per l'affrancazione dovessero essere troppo lunghi.
Vi eravate accordati così ?
Se si, non vedo dove sia il problema; anche se “rivedere i termini dell’accordo” è dicitura troppo vaga.
Per l’ipoteca, se c’è ancora il notaio la cancella se tu lo incarichi in tal senso: altrimenti mi pare essere la banca a raccontarti balle.
Non mi pare che il notaio abbia fatto qualcosa di strano, forse sei tu, che hai promesso di vendere a un prezzo più alto del consentito, in una situazione come quella di Roma , molto caotica, che pretendi che tutto giri come vuoi tu, ma senza prenderti responsabilità.
 

SCORPIONE44

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DECRETO LEGGE N. 119 DEL 23 OTTOBRE 2018 ART. 25 UNDECIES, INSERITO NELLA LEGGE N. 136 DEL 17 DICEMBRE 2018, CHE MODIFICA L'ART 31 COMMI 49 BIS TER E QUATER DELLA LEGGE N. 448 DEL 23 DICEMBRE 1998.
 

SCORPIONE44

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LA LEGGE NON DA UN TERMINE DI SCADENZA AI COMUNI. UNA SENTENZA DEL TAR LAZIO RICONOSCE I 180 GIORNI PREVISTI DA UNA DELIBERA DEL COMUNE DI ROMA. UNA RECENTE SENTENZA DI UN GIUDICE HA CONSIDERATO "IMPROCEDIBILE" RIGETTANDOLO IL RICORSO AVANZATO DA UNA SIGNORA CHE AVEVA FATTO IL PRELIMINARE E VOLEVA ACQUISTARE AL PREZZO MASSIMO DI CESSIONE NON ESSENDO ARRIVATO L'ATTO DI AFFRANCAZIONE. L'AVER PRESENTATO DOMANDA DI AFFRANCAZIONE COMPORTA IL DOVER ATTENDERE L'ATTORELATIVO PER PROCEDERE AL ROGITO FINALE.
 

francesca63

Moderatore
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Dimentichi che hai sottoscritto un contratto, con clausole accettate da te.
Se l’affrancazione non arriva in tempo per la data prevista, sarai inadempiente.
La legge che citi, non credo ti tuteli.
 

Bagudi

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Agente Immobiliare
Il problerma della Legge 136/18 è che parla dell'emanazione di un decreto di attuazione che ancora è di là da venire...

A me non sembra, comunque, che il notaio ti abbia danneggiato.
 

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