akucai

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti,
non sono un tecnico, ma un semplice privato che sta cercando di acquistare casa.
Mi è capitata un'occasione: una porzione di villetta bifamiliare, composta da piani S1-T-1 e un bellissimo sottotetto appena messo a nuovo al p.2.
Il sottotetto è accatastato con DOCFA (causale:AMPLIAMENTO) ed è regolarmente rappresentato in planimetria catastale con lo stesso subalterno dell'A/7 (subalterno originato dalla soppressione del vecchio subalterno che non comprendeva il sottotetto) con la dicitura "sottotetto".
Prima di firmare il preliminare, ho chiesto copia del permesso edilizio rilasciato dal Comune.
Se non dovesse essere stato richiesto nulla in Comune, posso chiedere al proprietario di provvedere?
Altrimenti quale soluzione può essere la più efficace? Grazie.
Guido
 
L

Laura Mencarini

Ospite
Se il locale è accatastato con la dicitura "sottotetto", non è un vano abitabile, nel senso che non ci possono essere bagni, angolo cottura, ecc.... L'accatastamento non ha in alcun modo la pretesa di rendere abitabile quel vano, che infatti andrà valutato come una soffitta e non come una stanza in più. Se nel progetto il sottotetto è indicato come tale, sei a posto; se invece non è indicato affatto, allora non dovrebbe proprio esistere, e quindi ti consiglierei di non comprare.
Saluti e in bocca al lupo
 

akucai

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Grazie per la gentile risposta. Mi chiedo allora quale sia stata la convenienza per l'attuale proprietario di spendere soldi per accatastare il sottotetto se non ha denunciato l'opera in Comune. Perchè l'ha fatto?
 

topcasa

Membro Storico
Se il locale è accatastato con la dicitura "sottotetto", non è un vano abitabile, nel senso che non ci possono essere bagni, angolo cottura, ecc.... L'accatastamento non ha in alcun modo la pretesa di rendere abitabile quel vano, che infatti andrà valutato come una soffitta e non come una stanza in più. Se nel progetto il sottotetto è indicato come tale, sei a posto; se invece non è indicato affatto, allora non dovrebbe proprio esistere, e quindi ti consiglierei di non comprare.
Saluti e in bocca al lupo
ma si puo' fare una lavanderia
 

alessandro66

Membro Senior
Privato Cittadino
Grazie per la gentile risposta. Mi chiedo allora quale sia stata la convenienza per l'attuale proprietario di spendere soldi per accatastare il sottotetto se non ha denunciato l'opera in Comune. Perchè l'ha fatto?
Se è un accatastamento recente, salvo "ammanicamenti" del tecnico, dovrebbe essere tutto regolare in quanto non "dovrebbe" essere più possibile accatastare alcunché in mancanza di adeguato strumento urbanistico a supporto...nello specifico, se prima non esisteva e l'hanno realizzato e accatastato come ampliamento, potrebbe esserci il piano casa...ma per fare un sottotetto? Boh! Comunque sia deve esistere almeno una DIA con relativo permesso a costruire...Se mancasse lo strumento urbanistico, dovrai far valutare ad un tecnico di fiducia se l'abuso (perché in tal caso sarebbe un ampliamento abusivo) è sanabile, qualora lo fosse spetta al venditore l'onere e l'obbligo di provvedere ed è imperativo che ciò avvenga prima del rogito, altrimenti il notaio non può stipulare...l'atto sarebbe nullo!
 
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Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Mi permetto di fare una altra ipotesi.

Mi resta difficile pensare che il sottotetto non esistesse fisicamente già all'origine. A Milano non è consuetudine fare tetti piani (piove..spesso), bensì a falda.
Se successivamente è stato fatto un ampliamento, questo avrebbe comportato il rifacimento o ampliamento del tetto vero e proprio, e non credo che questo possa essere avvenuto senza DIA.

Credo quindi che il vecchio proprietario abbia voluto "censire" il sottotetto, magari originariamente non citato nell'accatastamento nemmeno come BCNC, nominalmente per giustificarne un "uso" come deposito o lavanderia, oppure per dare evidenzia della proprietà esclusiva della sua porzione di sottotetto (ha detto che si trova in villetta bifamiliare)

Il seguito lo lascio immaginare: fa parte della italica propensione al fai da te in edilizia.....
 

akucai

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Grazie a tutti per le cortesi risposte. Il sottotetto è sempre esistito, ma era al grezzo ed accessibile tramite botola. Qualche anno fa i proprietari hanno messo a nuovo l'immobile, piastrellandolo, mettendo i termosifoni, rendendolo accessibile tramite una vera e propria scala in muratura. Ripeto, la situazione al catasto è regolare...mi auguro che lo sia anche a livello edilizio. Intanto sto aspettando una risposta dai proprietari (magari mi sto fasciando la testa prima di rompermela, ma è meglio essere pronti ad ogni evenienza!!).
Vi terrò aggiornati.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
la situazione al catasto è regolare...mi auguro che lo sia anche a livello edilizio
Mi pare che ti stia dando le risposte da solo .... , bene.
Il sottotetto era grezzo... e nessuno vieta di piastrellarlo e placcarlo d'oro, ma sottotetto rimane: e con questa dizione non diventa una camera.

La sostituzione di una scala removibile con una di muratura è opera edilizia che avrebbe comportato una autorizzazione edilizia (o quantomeno una comunicazione): qui dovrebbe rispondere un tecnico, meglio se del posto.

Poi sono stati messi i termosifoni: qui cominciano i dubbi; se uno è particolarmente freddoloso potrà cercare di giustificarli anche se il sottotetto è di fatto un magazzino, ed in certi luoghi sarebbe vietato riscaldarli.
Se invece questo sottotetto di fatto è diventato abitabile (con servizi ecc) , questo si chiama ampliamento di cubatura abitabile: se non ha titolo edilizio è un abuso.

Catastalmente è a posto, perchè lo chiama sempre sottotetto, non camera.
Sappi che lo compri con quella qualifica, e a rispondere di una diversa destinazione è il proprietario ultimo al momento di una eventuale contestazione.
 

Mil

Membro Senior
Che belli questi affaroni di "porzioni" di villette nuove seminterrato e sottotetto, ampio giardino e se va bene box a confine con la cuccia limitrofa ...quanto vorrei sapere per quanto ancora gireranno, soprattutto le quotazioni di questa roba che ha massacrato il mercato e se la gente ha capito che in taverna non ci puoi dormire e se non hai le camere al piano stai comprando praticamente un grande monolocale, che i guai ti si presenteranno in fase di rivendita etc...
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Il sottotetto è accatastato con DOCFA (causale:AMPLIAMENTO) ed è regolarmente rappresentato in planimetria catastale con lo stesso subalterno dell'A/7 (subalterno originato dalla soppressione del vecchio subalterno che non comprendeva il sottotetto) con la dicitura "sottotetto".
se dalla visura catastale trovi la dicitura "ampliamento" deve necessariamente esistere un autorizzazione Comunale altrimenti è un opera abusiva anche se è solo un sottotetto che , come ti hanno detto non può essere adibito ad uso residenziale.
Deve necessariamente esistere un progetto ante e post operam approvato, altrimenti è un abuso. Stop
Il docfa compreso il fine lavori asseverato dal tecnico, non è altro che l'ultimo step di una pratica urbanistica,
non può esistere un ampliamento regolare senza una autorizzazione Comunale, tranne nei casi in cui è stato possibile condonare nei termini e modalità previste .
 

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