Architetto

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Che bella domanda...:)...uno spessore di un tavolato tra due unità abitative deve essere tale da rispondere anche ai requisiti inerenti l'inquinamento acustico previsti dal d.P.C.M. 5 dicembre 1997 e dal D.Lgs. 192/06...pertanto lo spessore della parete è variabile... (es.: cm. 8 di tavolato, cm. 4 di isolante, cm. 8 di tavolato, cm. 3 di intonaco completo...tot. cm. 23-25 in su, ma prendila come pura ipotesi esmplificativa) ...:fico:
 

asile

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Gentile architetto ho posto la domanda per una ragione ben precisa e cioè per il motivo che la camera da letto e il bagno del mio appartamento confinano con il soggiorno di un'altra unità abitativa e io sento in maniera chiara tutto quello che si dicono i proprietari come se loro fossero nella stanza affianco alla mia. Poichè sono ancora disorientata (come in molti penso) su come fare per capire se durante la costruzione dell'unità che ho acquistato sono stati rispettati i famosi requisiti acustici del D.P.C.M.del 5/12/1997 così come lei stesso afferma(peraltro mi hanno detto che il costruttore non è obbligato a fornirmi il certificato acustico e che la nuova normativa ancora è carente di decreti attuativi) lei sa dirmi se esiste un modo non invasivo per capire quanto è spesso un tramezzo divisorio di due unità abitative ? Secondo lei, un tecnico potrebbe capire quanto è spesso il tramezzo che divide il mio appartamento da quello confinante semplicemente scoperchiando l'alloggio dei tubi dell'acqua posto sulla parete del mio bagno che confina con il soggiorno dei vicini? :shock:
 

Architetto

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Professionista
Non sempre tutto è facilmente visibile, senza effettuare degli assaggi, ma se n tecnico si intende di cantieri ed ha una determinata esperienza in ambito di costruzioni, certamente saprà individuare un metodo per capire uno spessore di un muro...in ogni caso, la prima risposta si ha sempre con gli elaborati grafici depositati in comune...;)
 

asile

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cari amici del forum, sono nuovamente tra voi per raccontarvi che ho sottoposto l'appartamento in cui vivo da un anno e mezzo circa, ad una perizia tecnica, stressata dal rumore eccessivo proveniente dalle unità abitative confinanti.Il geometra che ha periziato l'appartamento ha riscontrato che i muri che dividono il mio appartamento da quelli confinanti misurano 14 anzichè 20 come indicato da Progetto.Praticamente zero isolamento! In più si aggiungono le misure del corridoio di accesso comune a tutti gli appartamenti (sono 5 appartamenti) da 1,20 di larghezza. Stasera sono andata al SUAP con il geometra per verificare anche se esiste un certificato di agibilità, già che l'ho chiesto per iscritto al costruttore e non me l'ha mai mandato nonostante fosse specificto nel rogito.Il certificato di agibilità esiste ma ora chiedo a voi come è possibile ottenere l'agibilità se esistono difformità tra la realizzazione dell'opera e il Progetto depositato? Alla luce di quanto vi ho appena esposto domani il geometra mi preparerà la relazione rispetto alla perizia tecnica da lui effettuata e poi ho intenzione di rivolgermi ad un avvocato per capire come mi devo muovere.Chiedo anche a voi amici del forum di darmi ulteriori delucidazioni su come posso,secondo i termini di legge, rivalermi sul costruttore dopo questa gran fregatura.
grazie anticipatamente.
 

Architetto

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Professionista
Nel momento in cui il professionista ed il costruttore hanno firmato la chiusura delle opere, presentando la fine dlavori, come pratica comunale, hanno asseverato che le opere sono state realizzate secondo progetto.
Ora, non ti resta far altro che chiedere un intervento da parte del tecnico comunale (anche attraverso un esposto), in modo che il tecnico che esegue l'ispezione si accorge dell'anomalia e...se questo sarà come dici, allora qualcuno ne dovrà rispondere, visto che la firma nella chiusura dei lavori viene posta ai sensi del DPR 28.12.2000 n. 445 e art. 495 del codice penale...a questo punto, la relazione del tuo tecnico è di fondamentale importanza....;)
 

asile

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ciao architetto, c'e' un' altra cosa che ho scoperto.Il perito a cui ho affidato l' incarico quando ha richiesto al Suap il certificato di agibilità ha scoperto che la copia del progetto che gli ha consegnato l'ufficio tecnico del comune è diversa dalla copia del progetto che hanno al Suap (quest'ultima è quella che hanno consegnato a me al momento dell'atto) .Secondo te è possibile che possa essere stata fatta una variazione di progetto all'insaputa dell'ufficio tecnico del comune?.vorrei precisare che il Suap si trova in un comune diverso da quello in cui è stato costruito l'immobile.
 

Architetto

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Professionista
ciao architetto, c'e' un' altra cosa che ho scoperto.Il perito a cui ho affidato l' incarico quando ha richiesto al Suap il certificato di agibilità ha scoperto che la copia del progetto che gli ha consegnato l'ufficio tecnico del comune è diversa dalla copia del progetto che hanno al Suap (quest'ultima è quella che hanno consegnato a me al momento dell'atto) .Secondo te è possibile che possa essere stata fatta una variazione di progetto all'insaputa dell'ufficio tecnico del comune?.vorrei precisare che il Suap si trova in un comune diverso da quello in cui è stato costruito l'immobile.

Solitamente quando si fa la chiusura o la fine lavori, si apportano tutte le varianti in corso d'opera e pertanto risulta quasi impossibiled che abbiano dichiarato il falso, questo dovrebbe anche risultare dalle schede catastali...ovvero se una chiusura risulta differente dalla scheda catastale, il tecnico che firma la chiusura fa una dichiarazione in violazione della 445 (falso in atto pubblico), sempre che la scheda catastale sia fatta da tecnico che ha visto gli ambienti...
Non capisco come il SUAP possa essere in altro comune, forse intendi che vi è un unico ufficio che raccoglie per dicersi comuni... allora si parla di coordinamento intercomunale e questo è possibile, ma una volta registrato o protocollato, arriva sempre in mano del tecnico del comune di appartenenza e le pratiche le vede lo stesso lo stesso tecnico...
a mio parere è meglio sentire il tecnico comunale e far presente la situazione, perchè incorreresti in un abuso edilizio tu che ne sei il proprietario....;)
spero esserti stato d'aiuto...:)
 

asile

Nuovo Iscritto
grazie architetto,pare che la chiusura dei lavori sia stata firmata senza che nessuno abbia visto gli appartamenti. L'agibilità è stata concessa con la legge sul silenzio assenso.Domani dovrei incontrare il costruttore con l'architetto, perchè il costruttore vuole mettersi d'accordo.Non sò di quale accordo parli, ma sicuramente questa volta non mi darà fregature perchè con me ci sarà il geometra a cui ho affidato l'incarico di perizia e soprattutto nulla accetterò prima di averne parlato con un legale. farò sapere al forum...
 

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