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lupetto

Ospite
Buonasera, ho urgente bisogno di aiuto. Il mio problema è questo: riassumendo rapidamente nel 2003 ho acquistato un appartamento con una soffitta. Per la stessa ho chiesto e ottenuto il condono (D.L. 32/2003 e L.R. n.23/2004) con cambio destinazione d'uso e accatastata A2. Sono assolutamente certo che mancano tutti i requisiti igienico-sanitari per l'abitabilità (altezze, aperture ecc.). A suo tempo nessuno è venuto a controllare nulla. Adesso vorrei sapere se questa mansarda è vendibile/comprabile come un normale appartamento oppure, come temo, non avendo nessun requisito di abitabilità non è vendibile o, al limite, il suo valore è notevolmente più basso dei prezzi di mercato? Infine, si pùò andare incontro a grane con l'eventuale acquirente? Grazie e saluti
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Domando: se il condono è stato concesso, con accatastamento proposto di A2 poi confermato, non è implicito che sia stata concessa l'abitabilità? (Se non in cosa consisterebbe il condono?)
 

Immanuel

Nuovo Iscritto
Se è condonata ed accatastata è chiaramente vendibile. Certo, se la mancanza dei requisiti è grave, seppur condonati mi sembra ovvio il deprezzamento. Mi spiegherò meglio se tipo mancano due cm all'altezza minima ok, si deprezza un pochino, ma se è alta 1 m è praticamente invendibile di fatto.
 
L

lupetto

Ospite
Infatti con l'accatastamento anche a me sembrerebbe implicito, ma se nessun requisito è rispettato come è possibile sostenere con un acquirente che è agibile e che è tutto in regola? Il certificato di agibilità non c'è e non credo si possa ottenerlo, è possibile che l'accatastamento sani tutto?
 

antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
il certificato di agibilità di un immobile condonato è sempre rilasciabile in quanto il condono edilizio déroga sia alle norme edilizie che alle norme sanitarie.

recati presso l'ufficio tecnico e presenta la domanda di agibilità citando il numero e la data della concessione edilizia in sanatoria; pagherai una sanzione e ti verrà rilasciata.

comunque leggi attentamente anche la concessione edilizia in sanatoria perchè alcuni comuni insericono l'agibilità nello stesso atto

che discorso sarebbe se io legislatore ti consento di legittimare un immobile e poi non ti consento di utilizzarlo? (è vietato utilizzare un immobile sprovvisto di agibilità)
 
L

lupetto

Ospite
E' evidente che, non essendoci stato a suo tempo nessun tipo di controllo, ci sono stati diversi ed evidenti illeciti nella concessione dell'A2 in mancanza di requisiti. Mi chiedo: possono questi illeciti venir fuori (subito o in un secondo tempo) e/o condizionare il valore dell'immobile? Ho letto più volte sul web che il condono sana si l'abuso edilizio ma non può sanare la mancanza di requisiti igienico-sanitari.
 

antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
Ho letto più volte sul web che il condono sana si l'abuso edilizio ma non può sanare la mancanza di requisiti igienico-sanitari.

ho ampie riserve in merito a questa affermazione in quanto, per esempio, è condonabile un abuso residenziale con altezza interna di 2,40 ml (il minimo sanitario è di 2,70 ml) oppure avere finestre inferiori ad 1/8 della superficie della stanza dove affacciano; detto questo quali sono i requisiti igienico-sanitari non condonabili?

a meno che le singole leggi regionali emanate a seguito delle varie leggi sul condono (del 1985, del 1994 e del 2003) non abbiano inserito norme + restrittive, ma francamente non ne ho mai sentito parlare.

altro discorso se si chiama impropriamente "sanatoria" l'accertamento di conformità previsto dall'art. 36 del testo unico dell'edilizia (semplicisticamente l'art. 36 consente di legittimare la realizzazione di un manufatto eseguito senza autorizzazioni ma conforme alle norme degli strumenti urbanistici e dei regolamenti edilizi)
 

sylver71

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Secondo me pur mancando i requisiti di abitabilità l'immobile risulta tecnicamente vendibile a patto che chi
acquista non debba far fare una perizia tecnica in cui verrebbero messe in evidenza le mancanze e i difetti
dell'immobile il cui accatastamento in A2 non sarebbe stato possibile se fosse stato fatto un controllo.

Il notaio al rogito credo che si limiti piantina alla mano di chiedere al venditore se certifica lo
stato di fatto dell'immobile lasciando in capo a lui ogni responsabilità; il venditore dice SI ed il rogito è fatto.

Ci sono situazioni analoghe dove risultano monolocali accatastati con 30mq di superficie ma effettivamente
sono di 20mq.

Dipende sempre da chi acquista e dalle sue esigenze.
Naturalmente più il prezzo si abbassa e più chi acquista vorrà correre il rischio di accollarsi una situazione
del genere.
 
L

lupetto

Ospite
Infatti il mio timore è anche che l'eventuale acquirente possa in seguito contestare di aver acquistato qualcosa non corrispondente alle normative. Poi una considerazione che mi viene è che pur avendo sanato un abuso con il condono, ne viene di fatto subito commesso un altro. Di questo nuovo abuso qualcuno sarà pur responsabile (chi l'ha chiesto? Chi l'ha concesso? Chi non ha controllato?). Per informazione le altezze sono 1,25-2,65 da una parte del tetto e 1,40-2,65 dall'altra, con altezze medie pari a 1,95 e 2 metri, mentre le finestre sono ben lontane dall'1/8 richiesto.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Infatti il mio timore è anche che l'eventuale acquirente possa in seguito contestare di aver acquistato qualcosa non corrispondente alle normative. Poi una considerazione che mi viene è che pur avendo sanato un abuso con il condono, ne viene di fatto subito commesso un altro. Di questo nuovo abuso qualcuno sarà pur responsabile (chi l'ha chiesto? Chi l'ha concesso? Chi non ha controllato?). Per informazione le altezze sono 1,25-2,65 da una parte del tetto e 1,40-2,65 dall'altra, con altezze medie pari a 1,95 e 2 metri, mentre le finestre sono ben lontane dall'1/8 richiesto.

Mi pare sia ancora incerto il significato del condono.

Se un condono è avvenuto, questo dovrebbe essere stato rilasciato e concesso a fronte di un abuso edilizio ed urbanistico. Se viene accordato, da non addetto ai lavori, penserei che viene concessa l'abitabilità, se la domanda di condoni si esprimeva in quesi termini. (Se si è chiesto di condonare una tettoia, tettoia resta: se si è chiesto di condonare un alloggio, se concesso, avrà sanato l'eventuale difformità..

Per la cronaca il Corriere della sera di oggi, tratta del recupero dei sottotetti: in quel caso le altezze utili, minime ecc, sono ben diverse da quelle normalmente prescritte: nonostante ciò vengono rese agibili ad uso abitazione.

Quanto a dichiarare il falso, beh... non lo consiglierei; si cade dalla padella alla brace.

Nei sottotetti poi conta l'altezza media: nella presentazione del condono si sarebbe dovuta evidenziare un'eventuale anomalia: se non fosse stata sufficiente non avrebbero rilasciato la licenza, che credo sia stata onerosa.

Consiglierei da ultimo di affidarsi ad un buon tecnico: dall'esterno, non leggendo i documenti e non vedendo la situazione potremmo dissertare all'infinito.
 

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