Jan80

Membro Senior
Professionista
Di certo se l'unico intervento che vuole fare è quello di unire i due piani non può far altro che lasciare le unità immobiliari separate.... però da quello che continua a scrivere non vorrei che il RIS la obblighi a non variare la SLP per altri motivi.

Dal materiale in mio possesso però io leggo che non è possibile un aumento, mentre nulla si dice su una variazione (chiaramente in diminuzione!). Queste sono due cose differenti e di norma gli strumenti urbanistici sono fatti proprio in questo modo, vietando o una o l'altra.

Quindi la variazione, per quanto ne sò, è ammessa!

La variazione con esclusione di quella di tipo additivo (in aumento) è da intendersi che l'unica cosa che ti è vietata a fine lavori è l'aumento dell'SLP (oltre che il resto descritto nella definizione) ma nessuno ti vieta di compiere interventi sul fabbricato in modo tale da ridistribuire la SLP a tuo piacimento entro il volume esistente.

Quindi se dalla fusione delle due U.I. le scale risultano interne, faranno quindi SLP mentre prima non erano conteggiate e sarebbe un aumento che ti è precluso!
Se vorrai ottenere questo risultato non ti potrai limitare a questo singolo intervento ma dovrai per forza rimuovere della SLP da altre parti in quantità maggiore o uguale a quella che hai aggiunto (derivante dalle scale).

A mio parere, la parte più facilmente modificabile risulta il piano terra (dalle informazioni che hai fornito); poiché l'edificio è dotato di interrato anche se cambi destinazione a parte del magazzino in cantina non otterrai nulla, ma se cambi una porzione sufficiente di questo spazio in locale destinato all'installazione di impianti tecnologici (tipo centrale termica o per macchinari ventilazione meccanica controllata VMC) oppure un garage (sempre ammesso che si possa modificare se necessario il prospetto), o addirittura ricavare una sorta di soppalco o scaffalature fisse (in acciaio o muratura) a una o più pareti in modo da ottenere due altezze inferiori ai 2,40 ml.
Questi tre tipi di interventi, dal materiale in mio possesso, ti garantiscono di declassare la superficie di tuo interesse da SLP a non SLP, quindi recuperare quella extra che ti deriverà dall'"inglobamento" delle scale all'interno di una U.I.

Il corridoio comune (che porta in un piccolo cortile, in fondo al quale c'è un basso fabbricato di 20 mq, altra u.i a cui non avevo accennato per non complicare ulteriormente la situazione!) non so se faccia slp!
Probabilmente no, comunque, dato che porta ada altra U.I. eviterei di metterci mano in un eventuale intervento.
 
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Juliet

Nuovo Iscritto
Professionista
Allego altri estratti che completano il quadro di tutto quello che è descritto per quanto riguarda questa tipologia di edificio. Dopodichè approfondirò ancora la situazione rivolgendomi, oltre ai tecnici del comune anche a qualche altro professionista che possa avere la giusta esperienza e indicarmi la strada più corretta. Come dicevo all'inizio, è la mia prima esperienza sul campo, sono giovane e ho paura di fare errori. Nello stesso tempo voglio affrontare la situazione cercando di utilizzare le mie risorse. Non precludo nessuna possibilità e non pretendo che la soluzione mi venga data in questa sede come mi è stato detto! Dopodichè penso che il forum nasca per potersi confrontare...grazie per le risposte e l'attenzione dedicatami!
 

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Jan80

Membro Senior
Professionista
Da quanto hai postato ti è precluso l'aumento della slp anche per la sola porzione del sistema distributivo dell'edificio. Ma dato che nel tuo caso non andresti a snaturare il fabbricato, che l'intervento da te proposto sarebbe di natura facilmente reversibile, che è diretto al recupero del patrimonio edilizio esistente che da come si trova attualmente sarebbe poco sfruttabile, che perseveri la rigenerazione urbana in contrasto al consumo di suolo, che l'aumento di slp sarebbe solo di tipo formale dovuto all'adeguamento del fabbricato alle attuali esigenze abitative,..... Io chiederei una valutazione preventiva del progetto con parere della commissione della qualità architettonica e del paesaggio (o come si chiama dalle tue parti) che di norma può sorvolare su norme di tipo regolamentare a favore della logica e di principi urbanistici. Può comunque dare delle prescrizioni, come quella del divieto dell'slp totale, e a questo punto potrai agire come ti avevo spiegato nel post precedente.
 

Juliet

Nuovo Iscritto
Professionista
Da quanto hai postato ti è precluso l'aumento della slp anche per la sola porzione del sistema distributivo dell'edificio. Ma dato che nel tuo caso non andresti a snaturare il fabbricato, che l'intervento da te proposto sarebbe di natura facilmente reversibile, che è diretto al recupero del patrimonio edilizio esistente che da come si trova attualmente sarebbe poco sfruttabile, che perseveri la rigenerazione urbana in contrasto al consumo di suolo, che l'aumento di slp sarebbe solo di tipo formale dovuto all'adeguamento del fabbricato alle attuali esigenze abitative,..... Io chiederei una valutazione preventiva del progetto con parere della commissione della qualità architettonica e del paesaggio (o come si chiama dalle tue parti) che di norma può sorvolare su norme di tipo regolamentare a favore della logica e di principi urbanistici. Può comunque dare delle prescrizioni, come quella del divieto dell'slp totale, e a questo punto potrai agire come ti avevo spiegato nel post precedente.

Questo ragionamento non fa una piega (e sarebbe la cosa più logica trattandosi oltretutto di un edificio abbandonato da 30 anni!!).

Cito ancora:

22 Per tutti gli edifici "di particolare interesse storico" o
"caratterizzanti il tessuto storico" destinati a funzioni di pubblica
utilità sono consentiti, previa deliberazione del C.C., interventi
edilizi di adeguamento alle esigenze funzionali, in aggiunta a
quelli indicati nella tabella dei tipi di intervento.
23 Nel caso in cui venga dimostrato, attraverso idonea
documentazione, l'errata classificazione degli edifici di
particolare interesse storico con relativa pertinenza e degli
edifici caratterizzanti il tessuto storico, oppure venga riscontrata
una condizione di oggettivo degrado che ne pregiudichi il
recupero, il corretto inserimento nel gruppo di edifici di
appartenenza sarà assunto con deliberazione del Consiglio
Comunale ai sensi dell'art. 17 comma 8 lettera a) della L.U.R.
previa segnalazione alla competente Sovrintendenza per i Beni
Ambientali e Architettonici del Piemonte.
[*] Nota variante: id 93, var. n. 37 - Variante normativa , approvata il
25/03/2002 , mecc. 0111925/009

23bis Eventuali interventi in aggiunta a quelli indicati nella Tabella
dei tipi di intervento per la relativa classe di appartenenza
possono essere assentiti con Deliberazione del Consiglio
Comunale sentita la Sovrintendenza per i Beni Ambientali e
Architettonici del Piemonte la quale dovrà esprimersi sulla base
di un dettagliato progetto.
Tale disposizione, che non comporta pertanto l'iter procedurale
della correzione di errore materiale, non è applicabile agli edifici
di gran prestigio (gruppo 1) e agli edifici di rilevante valore storico (gruppo 2) classificati dal piano di interesse storico
artistico ai sensi dell'art. 24 comma 1 punto 2 della L.U.R. ai
quali si applicano le disposizioni dell'art. 17 comma 4 della
L.U.R..
[*] Nota variante: id 93, var. n. 37 - Variante normativa , approvata il
25/03/2002 , mecc. 0111925/009



Quindi potrebbe essere nel mio diritto farlo!Ma praticamente quando sono andata a parlare dai tecnici in comune mi hanno detto che poteva essere una questione di anni! (in Consiglio Comunale affrontano temi un po'più importanti rispetto a questo) ..e non è detto che te lo concedano!
Della serie lascia perdere. In più sarebbe una cosa che dovrebbe affrontare il proprietario attuale! perchè io non potrei comprare (prima-seconda casa) finchè non avrei certezza sull'esito!

L'unico sprazzo di luce che vedevo era quello del quesito iniziale. Dare evidenza che non si tratta di una scala ad uso comune.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Ti serve un tecnico ammanicato con il Comune, che sappia dove mettere le mani e sollecitare le persone giuste.

Perchè in Italia se non vai per raccomandazioni non ti guardano nemmeno...
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Può essere che l'atto finale di assenso lo debba dare il C.C. a seguio di un parere favorevole della Commissione Edilizia..... così avrebbe almeno un poco di senso, altrimenti mi chiedo: quali competenze tecniche può avere un C.C. per determinare nell'edilizia/urbanistica?

Se il fabbricato ti piace proprio, come traspare da questa discussione, per me è giunto il momento di chiedere un parere a un tecnico che opera nel Comune da anni. Di certo ti spiegherà come muoverti al meglio.
 

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