Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Al momento di accettare l'incarico mi chiedono: quanto vuole ricavare? Io dico 23.000 € (stima fatta dal mio geometra).

Rilevo due errori:
1) l'agenzia può anche chiedere quanto si vuole ricavare, ma deve dare una sua valutazione;
2) la stima fatta dal geometra, con tutto il rispetto per il geometra, per me vale zero.
Come io non mi sogno di entrare ufficialmente nel campo tecnico, il geometra dovrebbe fare il suo mestiere e non il mio.
 

leonardo52

Membro Attivo
Privato Cittadino
perchè l'agenzia non ha fatto la stima non lo so, forse non ne sono capaci
chiedere al cliente quanto vuole ricavare mi sembra il minimo
che un geometra non possa fare stime mi sembra una grande str-----ta , studiano una materia che si chiama ESTIMO
che il "mestiere" dell'agente immobiliare sia fare le stime è la prima volta che lo sento, su questo forun è tutto un osannare il mitico "cercare l'immobile giusto per il cliente", "mettere in contatto domanda e offerta" e adesso salta fuori anche "gli unici in grado di fare le stime".
A quando andare su Marte con la bicicletta?
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Non penso proprio, l'incarico è scaduto.

Credo bisognerebbe avere l'umiltà di cercare almeno di capire ciò che gli altri dicono e questo mi pare tu non l'abbia.

1)
Ti è stato scritto che un "tecnico" (geometra e/o assimilabili) è nella posizione di effettuare stime e valutazioni, tuttavia tai valutazioni sono per lo più di carattere tecnico e non commerciale, mentre gli agenti immobiliari che pure hanno la facoltà e la capacità di effettuare stime e valutazioni, fanno questo tenedo conto in maniera principale degli aspetti commerciali (che poi nel caso specifico di una vendita sono gli elementi fondamentali e basilari).

Perciò quando si mette in vendita un immobile con tutto il rispetto per il lavoro e il parere di un geometra, si tiene conto principalmente del parere dell'agente immobiliare (in cui si presume si abbia fiducia).

I "tecnici" sono tali e tali rimangono.
Spesso e volentieri (per non dire sempre) nel fare le loro valutazioni si basano unicamente su parametri appresi alle lezioni di estimo, ma scordano elementi fondamentali quali: l'andamento del mercato, la commerciabilità dell'immobile (ovvero se l'immobile in questione è richiesto o meno), il valore intrinseco dell'immobile, ecc.... che sono tutti elementi essenziali per determinare un "giusto prezzo di vendita" o per lo meno "una giusta richiesta" per quanto concerne il prezzo.

2)
Che tu non debba pagare la provvigione all'agenzia nel caso in cui vendessi l'immobile al tuo vicino (coi presupposti da te spiegati) è sbagliato.
Che l'incarico di vendita sia scaduto NON ha rilevanza alcuna.
Ciò che tu credi o meno al riguardo non ha importanza.
Ciò che importa è 1) quanto stabiliscono la legge e le norme vigenti e 2) il fatto che tu hai un "dovere morale" nei confronti dell'agente che per primo ha proposto il tuo immobile al vicino.

Perciò, invece di sentirti tanto sicuro dei tuoi personali pensieri, vedi di stare ad ascoltare chi è del mestiere e ti da suggerimenti sensati e fondati, ricordandoti che tu stesso hai scritto per richiederli.

Per quanto riguarda l'andare in bicicletta su Marte direi che è solo questione di tempo, perchè non c'è niente di impossibile per un bravo agente immobiliare. ;);):innocente::innocente:
 

leonardo52

Membro Attivo
Privato Cittadino
Chiedo scusa per la mia irruenza e la ringrazio per sua la risposta pacata e argomentata.

Se ho capito bene, se l'Agenzia ha aperto la porta del garage e fatto entrare una persona, acquisisce il diritto alla provvigione, anche se il locale non è piaciuto, se non è stata fatta nessuna offerta.

Domanda: per quanto tempo questo diritto alla provvigione rimane valido?
Ci sarà una prescrizione, credo. Non è un diritto feudale, penso.

Il fatto che nell'incarico si metta una scadenza che significato ha? Per chi vende perchè si vuole concludere rapidamente, sfruttando l'azione dell'Agenzia, altrimenti si mette un bel cartello vendesi e magari rimane lì per 10 anni. Ma se l'Agenzia non porta nessuno a fare almeno un'offerta, che cosa pretende?

Lei dice che il diritto nasce dall'aver "proposto l'immobile per prima". Ma qui si parla di pagare una "mediazione" non di pagare le "proposte". Se la vendita non avviene, che cosa si "media"?

Se un Agente mette un annuncio su internet o su una vetrina e uno che passa chiede informazioni allora ha già diritto perchè ha fatto "la proposta"?.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Il diritto nasce se chi vede un immobile con l’agenzia poi compra quell’immobile.
Altrimenti tutti vedrebbero le case grazie alle agenzie , e poi la comprerebbero privatamente.
Il diritto alla provvigione si prescrive a un anno dal rogito ( che essendo atto pubblico è conoscibile dall’agenzia).Non rileva la scadenza dell’incarico.

Se non vuoi pagare provvigioni devi cercare un acquirente che non abbia già visto l’immobile con l’agenzia.
 

francesca7

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Niente non c'è modo di fare capire a chi non vuole capire, che il lavoro gia svolto, le persone a cui si è presentato l'immobile anche se poi non si è giunti a niente, saranno persone a cui non si puo vendere quell'immobile senza avere pagato l'agenzia. Cosa ha pagato Leonardo 52 delle iniziative che ha citato, ha per caso pagato il cartello, ha un costo, ha pagato l'annuncio su internet, ha un costo, ha pagato il tempo della persona che ha preso il telefono ed ha fatto la telefonata, ha un costo e potrei continuare ma se si è davanti a persone che non riescono a capire che anche gli agenti immobiliari hanno necessità di incassare per vivere, pagare le tasse, utenze, commercialisti, carburanti, locazioni, ecc. ecc. come dicevo da queste persone non verrà niente di buono, sono convinti che dobbiamo lavorare gratis.
 

leonardo52

Membro Attivo
Privato Cittadino
che qualsiasi lavoro abbia un costo lo capisco. Capisco meno che si chieda un provvigione per "la vendita" + quella per "l' acquisto" IN PERCENTUALE SUL VALORE DELL'IMMOBILE se in realtà, come dite voi, c'è da pagare il costo della pubblicità, delle puntine da disegno per appendere il cartellino o il tram per mandare un ragazzino ad aprire un alloggio per una decina di minuti. Senza neanche controllare se nel condominio ci sono condomini morosi da anni mai esecutati e le cui spese ricadranno sull'ignaro acquirente. Se ci sono opere contrarie alle norme urbanistiche, se ci sono liti in corso con vicini e via cantando.
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Ma questa tecnica di vendita si chiama "supero".
Non sapevo fosse ancora in voga...
Ritenevo il supero un residuo del passato.

Era meglio che l'agenzia avesse detto subito al venditore: se mi assumo l'incarico di vendere un immobile che ha un valore relativo (un box, per esempio) pretendo, come provvigione, una cifra forfettaria o un percentuale più alta (il 10- 15%), altrimenti rinuncio.
Una chiarezza classica avrebbe favorito, forse, la conclusione della compravendita.
Invece l'agenzia ha preferito giocare in stile barocco...
 
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