Credo che la cosa migliore sia sedersi a tavolino e trovare una soluzione condivisa, dato che ( a meno che l’ età del precendente usufruttuarioe dell’attule proprietario sia identica), sono cambiati i valori in campo.
La proposta perde di efficacia o e' sempre valida.
la proposta accettata non è più definibile “proposta” , ma è un contratto preliminare, in questo caso per la vendita della nuda proprietà.
L’oggetto del contratto è solo quello, quindi nessuno potrebbe pretendere di vendere/ comprare senza accordo l’intera proprietà.
Ma l’acquirente potrebbe non avere più lo stesso interesse, se l’usufruttuario fosse molto più giovane (anche eventualmente modificando il prezzo secondo le tabelle di legge sul valore della nuda proprietà ), e il venditore potrebbe non avere interesse a vendere la nuda proprietà , ora che è diventato pieno proprietario.
La morte dell’usufruttuario ha prodotto un cambiamento essenziale della cosa promessa in vendita e può costituire causa di scioglimento del contratto per sopravvenuta impossibilità della prestazione, ove il promissario compratore non intenda accettare il bene nella sua nuova identità.
Quindi credo che la ricerca di un accordo , se proseguire o meno con la vendita e a che condizioni, sia l’unica possibilità per evitare avvocati.