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Utente Cancellato 77958

Ospite
Buon pomeriggio,
mi è appena capitata una situazione piuttosto spiacevole e vorrei capire se e come muovermi.
Interessata all'acquisto di un appartamento, ho dato un assegno di €5000 alla controparte alla firma della proposta: l'assegno in realtà è intestato alla controparte ma è stato dato all'agenzia senza mai essere incassato. Non ho fatto il compromesso, perchè, su suggerimento dell'agenzia non sarebbe stato necessario e avrei risparmiato 100-300€
Ho avviato le pratiche per la richiesta di mutuo e sono attualmente in attesa di una delibera da parte della banca.
Ieri sera mi chiama l'agente immobiliare dicendomi che la venditrice ha presentato lei un acquirente pronto all'acquisto in contanti, e preferisce dunque chiudere così la questione.
E io rimango con un pugno di mosche in mano.
Ora, vero è che la proposta non è vincolante, ma visto che io avevo una richiesta di mutuo ancora aperta, il venditore non avrebbe dovuto aspettare l'esito della delibera prima di recedere dalla proposta? potrei chiedere al venditore il rimborso delle spese di perizia (che ho dovuto anticipare) a questo punto sostenute inutilmente? Ultima domanda: posso rivalermi in qualche modo sul venditore?

GRazie mille! Silvia
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Anzitutto bisogna capire una cosa: hai fatto una proposta (con relativo assegno) che è stata accettata oppure no? Ti è mai stata comunicata l'accettazione della tua proposta?
 
U

Utente Cancellato 77958

Ospite
Ciao Jan, si certo ho fatto una proposta che è stata firmata da entrambe le parti. L'assegno è stato dato all'egenzia che però l'ha ritirato senza darlo alla venditrice
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Beh, allora la cosa cambia! Probabilmente la tua proposta (che una volta comunicata l'accettazione è divenuta preliminare di vendita) era vincolata alla clausola sopsensiva per l'ottenimento del mutuo entro una certa data. Quindi se la data stabilita è passata siete entrambi liberi e puoi passare a riprenderti l'assegno senza nulla chiedere, mentre se la data non è ancora trascorsa, se otterrai il mutuo e la parte venditrice non vorrà rispettare il preliminare, potrai rchiedere il doppio della caparra oppure i soldi per coprire le spese documentate che hai dovuto sostenere.
Poi c'è anche un terza via, quella di obbligare la parte venditrice a onorare l'accordo di vendita..... ma è la via più impervia!
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
se otterrai il mutuo e la parte venditrice non vorrà rispettare il preliminare, potrai rchiedere il doppio della caparra oppure i soldi per coprire le spese documentate che hai dovuto sostenere.
No, perché non è stata versata caparra: tecnicamente c'è solo una somma in deposito fiduciario presso l’agente, destinata a diventare caparra con la consegna, a seguito di ok al mutuo.
Si può solo chiedere i danni , ma difficilmente li verseranno spontaneamente: fare una causa per le spese di perizia mi pare esagerato.
ma visto che io avevo una richiesta di mutuo ancora aperta, il venditore non avrebbe dovuto aspettare l'esito della delibera prima di recedere dalla proposta?
Avrebbe dovuto, se fosse stato una persona davvero corretta.
Ma i contratti con condizione sospensiva sono un’arma a doppio taglio; a volte è l’acquirente che si tira indietro senza motivo, a volte capita che sia il venditore a trovare un acquirente migliore.
Non dovrebbe succedere, ma succede.
 
Ultima modifica:

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Concordo con francesca63.
Se l'assegno che hai staccato lo detiene l'agenzia, la caparra di fatto non è stata incassata dal venditore, che quindi tirandosi indietro non deve raddoppiartela.

Al massimo dovrebbe rimborsarti i danni, ovvero le spese da te effettivamente sostenute per la richiesta del mutuo.
Tuttavia se non vi provvederà con le buone la vedo dura poichè dovresti intentargli causa con conseguenti disagi (tempi lunghi, anticipo spese, ecc...).

Come scrive Francesca le clausole sospensive inserite in "proposta" sono a doppio taglio, così come la consuetudine di lasciare somme in deposito all'agenzia, in quanto di fatto non sono una caparra fintanto che non si avvera la condizione (per la quale è stata inserita la sospensiva) e l'assegno viene consegnato e incassato.
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
in quanto di fatto non sono una caparra fintanto che non si avvera la condizione
In effetti mi ero scordato di questo "dettaglio"! Bisogna quindi capire quando è avvenuta questa rinuncia a venderti l'immobile, se prima o dopo il termine ultimo stabilito. Se sei ancora in tempo per ottenere il mutuo, puoi proseguire con l'altra opzione: prova prima con le buone facendo presente all'agente che hai dovuto sostenere dei costi e che è giusto che ti vengano rimborsati se sei ancora nei tempi.
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
No, perché non è stata versata caparra: tecnicamente c'è solo una somma in deposito fiduciario presso l’agente, destinata a diventare caparra con la consegna, a seguito di ok al mutuo.
Io sapevo che la proposta accettata con sospensiva (e con data di scadenza), diventa efficace nel momento in cui la condizione si avvera, per cui contestualmente il deposito fiduciario diventa caparra e se nel frattempo il venditore ha venduto ad altri diventa inadempiente.

@francesca63 invece ragiona come se la proposta accettata con condizione non diventasse efficace quando la condizione si avvera, ma quando la caparra viene incassata.

Lasciando libero l'acquirente di non incassare la caparra, e di vendere ad altri nonostante la proposta già accettata.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Io sapevo che la proposta accettata con sospensiva (e con data di scadenza), diventa efficace nel momento in cui la condizione si avvera, per cui contestualmente il deposito fiduciario diventa caparra e se nel frattempo il venditore ha venduto ad altri diventa inadempiente.
E così infatti. Il contratto sospeso diventa efficace con l’avveramento della condizione.
Non ho mai scritto diversamente.
Come si legge nella mia frase citata, la somma in deposito diviene caparra con la consegna al venditore, che , naturalmente deve avvenire appena si sa dell’avveramento della condizione.
Se l’agente non la consegnasse, come deve, sarebbe sua responsabilità e pagherebbe personalmente eventuali conseguenze.
tecnicamente c'è solo una somma in deposito fiduciario presso l’agente, destinata a diventare caparra con la consegna, a seguito di ok al mutuo.
 

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