studiopci

Membro Storico
Secondo me devi pagare , come dice Umberto, oltre che scritta vale la regola del parentado, anche se è un caso antipatico, ma il principio di legge vale , purtroppo, anche in presenza di conclamata buona fede, e devo ammettere che in questo caso oltre che in buona fede la situazione è stata creata ,dalla " tirchieria " del costruttore ( che poteva evitare di mettere cartelli propri essendosi rivolto ad Agenzie) e dalla superficialità dell'Agenti Immobiliari che secondo me doveva rinunciare a trattare in presenza dei cartelli, purtroppo si sà che oggi è una transumanza continua di clienti in cerca di immobili. Mi sentirei di consigliare di parlare con il collega e spiegargli la cosa cercando un accomodamento anche in virtù di come stanno realmente le cose... ma ... non so se sia peggio o meglio come soluzione. Resta il fatto che questo è uno degli esempi per cui sarebbe fondamentale porre delle regole precise per evitare di creare disordini e farci sembrare quelli che prendono i soldi per forza.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
@Francy Chicca

Permettimi di dubitare della tua buona fede, ma una ventina di giorni fa è stato posto un quesito identico, con la differenza che a chiedere se bisognava pagare la mediazione era il figlio....

Sei sicura che non vi siete incrociati anche sul forum ????

Silvana
 
A

Abakab

Ospite
Questo è uno dei casi nei quali bisogna, a mio avviso, agire in coscienza lasciando perdere quelle che potrebbe essere la normativa (sempre che esista) che ci garantisca quanto ci è dovuto.
Appurata la buona fede, madre e figlio hanno agito indipendentemente l'uno dall'altra senza che ci fosse un piano premeditato ai danni dell'agenzia, pertanto, pretendere la mediazione mi sembrerebbe una forzatura che porterebbe più danni (di immagine) che non vantaggi.

la situazione è stata creata ,dalla " tirchieria " del costruttore ( che poteva evitare di mettere cartelli propri essendosi rivolto ad Agenzie)

E qui concordo pienamente!
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
vista e vissuta personalmente...il giudice mi ha dato ragione e hanno pagato anche le spese;)...sarebbe troppo facile e troppo comodo...questo e' quanto hai scritto..
Salve,ho visto un immobile con un'agenzia,la casa la sto cercando io per mio figlio
ora con tutta la buona fede che ti si puo' dare...troverai pochi giudici che ti daranno ragione
 

talk

Membro Attivo
Privato Cittadino
che tu sia in buona fede o no, conta poco legalmente,quindi credo che tu non devi nulla. non hai firmato è quindi non dimostrabile in qualunque metodo. tuo figlio è maggiorenne quindi lui non dipende da te. saluti
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Ripeto, non è questione di dipendenza, ma di nesso causale provato o meno. Se l'agente capisce e crede alla buona fede del nostro, nessun problema, se non ci crede e attiva una causa, nella quale dimostra (non servono le firme, ci mancherebbe) di aver portato il padre in quell'immobile il dato giorno e il giudice giudica :D questo come nesso causale all'affare poi conclusosi tra figlio e costruttore.... zac! D'altronde il padre cercava per il figlio... ;) Il fatto che il figlio sia maggiorenne, minore o menomato non c'entra proprio nulla. :) Poi ricordiamoci che il beneficio del dubbio deve esser bifronte, da una parte si deve considerare che chi scrive sopra sia in buona fede, ma dall'altra si deve fare altrettanto per l'agente immobiliare :D
Ci sono molte sentenze al riguardo, infatti molti italiani, fedeli al buon costume truffatorio atavico italico, usavano lo stratagemma "mando la mamma e poi compro io" che poi si è rilevato inefficace.
 

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