ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Mi sembra che Giovanni sia convinto che l'acquisizione, in questo caso di un cantiere, sia un problema tecnico mentre è assolutamente commerciale.
Io ho percepito che Giovanni essendo tecnico e probabilmente ha già diversi contatti tra i costruttori che magari si sono affidati a lui per sbrigare qualche pratica tecnico/burocratica
diciamo che sente di giocare in casa.

C'è da dire a Giovanni che prendere incarichi di vendita da un costruttore non è cosa facile soprattutto se l'obbiettivo è l'esclusiva (ovviamente parlo per mia esperienza e riferito alla zona in cui lavoro)

Il costruttore è esigente e presuntuoso ..... :) (speriamo non mi leggano) tranne i miei clienti ovviamente .... non si sà mai
Giustamente non si accontenta di conoscere la persona e le sue competenze tecniche ma bensì guarda la struttura che hai alle spalle e com'è organizzata.

Il costruttore si aspetta che gli vendi gli immobili già dal momento dello scavo e prim'ancora di gettare le fondamenta ... (oggi con l'offerta che c'è l'acquirente se non vede l'immobile ultimato nemmeno s'avvicina).

Dopo questo quadretto che ho fatto riferito ai costruttori ... ci sarebbe ancora da dire ma evito.
Suggerisco a Giovanni di allargare i propri orizzonti ;)
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Io ho percepito che Giovanni essendo tecnico e probabilmente ha già diversi contatti tra i costruttori che magari si sono affidati a lui per sbrigare qualche pratica tecnico/burocratica
diciamo che sente di giocare in casa.

A me il suo pensare di giocare in casa sembra (con un buon 92% di supposizioni dato che di certezze ne ho ben poche) come quando il cliente viene (o veniva) pensando che la "sua" banca, dove aveva il conto, l'avrebbe trattato come un principe al momento di dargli il mutuo (Seee....).

Il lato tecnico e quello commerciale sono due cose distinte, anche se certamente una buona conoscenza tecnica può favorevolmente impressionare l'impresario.
Posto che questi sia convinto delle capacità commerciali.
 

Giovanni 2

Nuovo Iscritto
Professionista
Grazie a tutti per le cortesi risposte, ad @igelman, @ab.qualcosa, @Rosa1968..

Mi sento solo di specificare brevemente alcune cose. Non sono una persona superba, questo in generale, e non sono cosi ingenuo da pensare che i costruttori cadano ai miei piedi affidandomi incarichi solamente perchè sono un geometra, più tecnico che venditore.
I costruttori li conosco molto bene, come scrive @ ingelman "sono brutte bestie da domare...soprattutto d'accontentare", però ritengo (non avendone la controprova potrei anche sbagliari) che in una ipotetica trattativa di acquisizione potrei avere più affinità con un costruttore che con un privato.
Semplicemente sono uno che desidera cambiare occupazione, e tra tutte le offerte/proposte che il mercato offre sono alla ricerca di quella che potrebbe essere più adatta alle mie caratteristiche. Visto che fortunatamente ora sto lavorando, quindi non sono per forza costretto ad "accettare" ogni proposta che mi viene presentata, sto cercando di "descrivere" il lavoro che potrebbe spingermi a fare il grande passo, quindi lasciare occupazione certa per qualcosa di nuovo da costruire da zero.
Nella mia attività per anni sono stato "dall'altra parte", dalla parte del costruttore per cui lavoravo, per anni gli agenti immobiliari, spesso ragazzi-ragazzini mandati allo sbaraglio dai titolari d'agenzia, si presentavano in cantiere tutti impeccabili nelle loro "uniformi", vendevano il marchio che rappresentavano come il migliore su piazza..., ripetevano tutti lo stesso bla, bla, bla.., quanto fosse all'avanguardia l'agenzia per cui lavoravano, i metodi di lavoro, la presenza sul mercato, la pubblicità sulle riviste e su internet.., la capillarità sul territorio..., poi sparivano. Ottimi oratori, probabilmente ottimi venditori, ma poca sostanza e scarso prodotto.
Nel corso degli anni ho affidato ad agenzie immobiliari tra i 15 e i 20 incarichi, per poco più di un centinaio di unità vendute, e mi sono sempre rivolto ad agenti (persone) prima affidabili, poi tecnici, poi venditori, proprio in quest'ordine.
A mio modesto parere il costruttore cerca un agente e una persona affidabile, che lavori per un'agenzia affidabile (magari con una storicità importante o almeno discretamente importante sul territorio), il costruttore difficilmente resta "affascinato" dalle capacità di vendersi dell'agente, perchè nella sua attività d'impresa di venditori ne vede in continuazione..., da chi vende calcestruzzo per le fondazioni.., a chi vende tegole per le coperture, a chi vende mattonelle per i viali esterni..... Ed è proprio per la "praticità" e "semplicità" ("semplicità" nella sua interpretazione positiva) di pensiero del costruttore che ritengo sia il cliente più difficile da acquisire, ma probabilmente il più "fedele", più del privato, magari "suggestionabile" dal fascino del marchio con pubblicità in televisione.
Comunque grazie a tutti per la cortesia nelle risposte. Buon lavoro
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Tu stesso hai detto le stesse cose. Non è l'incarico ma il dopo " dopo tanti bla bla sparivano". La rete commerciale oggi diventa importante per rinforzare l'incarico preso.
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Per tornare al punto iniziale.

Se effettivamente sei in grado di procurare incarichi decenti, nessuno ti chiuderà la porta in faccia, stai pur tranquillo.
La parte complicata è la prima, quella che apparentemente non ti preoccupa.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Grazie a tutti per le cortesi risposte, ad @igelman, @ab.qualcosa, @Rosa1968..

Mi sento solo di specificare brevemente alcune cose. Non sono una persona superba, questo in generale, e non sono cosi ingenuo da pensare che i costruttori cadano ai miei piedi affidandomi incarichi solamente perchè sono un geometra, più tecnico che venditore.
I costruttori li conosco molto bene, come scrive @ ingelman "sono brutte bestie da domare...soprattutto d'accontentare", però ritengo (non avendone la controprova potrei anche sbagliari) che in una ipotetica trattativa di acquisizione potrei avere più affinità con un costruttore che con un privato.
Semplicemente sono uno che desidera cambiare occupazione, e tra tutte le offerte/proposte che il mercato offre sono alla ricerca di quella che potrebbe essere più adatta alle mie caratteristiche. Visto che fortunatamente ora sto lavorando, quindi non sono per forza costretto ad "accettare" ogni proposta che mi viene presentata, sto cercando di "descrivere" il lavoro che potrebbe spingermi a fare il grande passo, quindi lasciare occupazione certa per qualcosa di nuovo da costruire da zero.
Nella mia attività per anni sono stato "dall'altra parte", dalla parte del costruttore per cui lavoravo, per anni gli agenti immobiliari, spesso ragazzi-ragazzini mandati allo sbaraglio dai titolari d'agenzia, si presentavano in cantiere tutti impeccabili nelle loro "uniformi", vendevano il marchio che rappresentavano come il migliore su piazza..., ripetevano tutti lo stesso bla, bla, bla.., quanto fosse all'avanguardia l'agenzia per cui lavoravano, i metodi di lavoro, la presenza sul mercato, la pubblicità sulle riviste e su internet.., la capillarità sul territorio..., poi sparivano. Ottimi oratori, probabilmente ottimi venditori, ma poca sostanza e scarso prodotto.
Nel corso degli anni ho affidato ad agenzie immobiliari tra i 15 e i 20 incarichi, per poco più di un centinaio di unità vendute, e mi sono sempre rivolto ad agenti (persone) prima affidabili, poi tecnici, poi venditori, proprio in quest'ordine.
A mio modesto parere il costruttore cerca un agente e una persona affidabile, che lavori per un'agenzia affidabile (magari con una storicità importante o almeno discretamente importante sul territorio), il costruttore difficilmente resta "affascinato" dalle capacità di vendersi dell'agente, perchè nella sua attività d'impresa di venditori ne vede in continuazione..., da chi vende calcestruzzo per le fondazioni.., a chi vende tegole per le coperture, a chi vende mattonelle per i viali esterni..... Ed è proprio per la "praticità" e "semplicità" ("semplicità" nella sua interpretazione positiva) di pensiero del costruttore che ritengo sia il cliente più difficile da acquisire, ma probabilmente il più "fedele", più del privato, magari "suggestionabile" dal fascino del marchio con pubblicità in televisione.
Comunque grazie a tutti per la cortesia nelle risposte. Buon lavoro

In primo luogo, se parliamo di acquisizione, "l'usato" batte il nuovo 10 a zero.

Commercialmente e pure matematicamente.

L'usato non tradisce mai.
Acquisito correttamente ( e non si fà riferimento solo al prezzo) trova sempre la sua alienazione e quindi la trasformazione in compenso.
Vuoi per la maggiore genuinità degli attori/interlocutori e pure per la maggiore facilità per questi prodotti ad essere dalle banche finanziabili.

I costruttori danno da vendere le case a tutti.

Belli, brutti, professionali o non, vestiti in giacca e cravatta o con camicia a manica corta da cinese.
Perchè..?
Ovvio.
Devono venderle le case mica mangiarle.

L'agente della xcasa è uno sbruffone..?
Vende? e allora fà niente.

Meglio uno spaccone che però vende, piuttosto che un "correttissimo" che pur professionale non vende una fava.
Quindi avanti cavalli, entrate al "trotter" e correte portando i clienti.

Tecnici e tecnicismi per i costruttori contano zero.

Dirò di più, avere a che fare con un altro tecnico, per loro è un problema che và ad aggiungersi e non certo una soluzione.

Un altro che con le proprie "consapevolezze" o convinzioni(?) rischierebbe di far allungare i tempi o peggio farle saltare le vendite.

Non è un caso che spesso progetti e schede vengono affidati a geometri o architetti "di primo pelo", per ridurre pure quei costi all'osso.

Inoltre necessita aggiungere che, pur in presenza di calcoli, progettazioni, responsabilità (civili e penali) di cantiere, all'atto pratico questi fanno e realizzano i fabbricati come pare, piace e conviene a loro...

Impostare un'attività di acquisizione riferita solo al nuovo è un suicidio.

Oltre a non portarti nulla sul piano economico, lavorerai a vuoto, anticipando risorse ed energie che difficilmente potrai recuperare.
Il rischio che la tua attività di mediazione, acquisizione, assistenza, chiamiamola come vogliamo, venga sistematicamente elusa è di proporzioni gigantesche.

Tu e la xcasa avete portato lo stesso cliente..?
Il cliente poi si è rivolto a lui direttamente..?
Lui, in quanto soggetto attivo và a vendere.
Gli altri..?
Mediatori e o tecnici intermediatori che si scannino.(ammesso che dello sgarbo se ne accorgano)

Bisogna ben tenere a mente che quando un costruttore compra un lotto edificabile, oppure un vecchio caseggiato da rasare al suolo per lì ricostruire, ogni spillo che egli compra è di sua proprietà.

Quindi nessun tecnico nè tantomeno reggimenti e batterie intere di agenti immobiliari, potranno precludere al costruttore di vendere a quel determinato cliente il proprio costruendo alloggio.

A meno che...

Non sia tu a reperire il lotto edificabile e o il caseggiato da abbattere.

Quindi qui torniamo "a bomba."

Se vuoi fare l'acquisitore, per di più solo quello, è su l'usato che devi lavorare non certo sul nuovo che si trova nella disponibilità di tutti.

In quella fase, che è la fase "embrionale" della costruzione/operazione immobiliare, che vorrà concretizzarsi profuturo, potrai in sede di trattativa, sindacare sulle provvigioni presenti e future.
Perchè..?
Perchè l'operazione nasce dal tuo intervento di acquisizione.

Il "padre" dell'operazione immobiliare sei tu.

L'operazione si è concretizzata perchè prima hai reperito il prodotto e dopo hai reperito l'operatore che lavora sul prodotto.
Questo è l'acquisitore.

Nella consuetudine, nel nostro studio, reperito l'immobile o il lotto (ed ammesso che oggigiorno il costruttore lo acquisti velocemente) si stabilisce una provvigione per l'attività nel momento presente ed un altra nel momento futuro, mediamente dell' un per cento.

Fatto questo, il costruttore può ora (stanne certo) pure ingaggiare ogni reggimento o sorta di agente immobiliare abilitato, semiabilitato e o abusivo che sia, ad occuparsi della vendita.

Tuttavia l'un per cento di compenso a titolo di mediazione è allo studio "padre dell'operazione", che detiene ufficialmente l'incarico, che vanno corrisposte.

Ovvero la vendita è l'ultima ruota del carro.

Per quanto esposto, considerati i tempi di realizzo e le basse percentuali che ciò possa realizzarsi nel breve/medio periodo, ti suggerisco di rivalutare l'esame dell'attività riferita a "l'usato" e sopratutto di non escludere, ma anzi concentrare maggiore attenzione al mercato "privato".
Nel frattempo l'attività potrà così sostenerti, nelle spese che per svolgere l'attività di sicuro ti occorreranno.

Diversamente morirai di fame.
 
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CheCasa!

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In primo luogo, se parliamo di acquisizione, "l'usato" batte il nuovo 10 a zero.

Commercialmente e pure matematicamente.

L'usato non tradisce mai.
Acquisito correttamente ( e non si fà riferimento solo al prezzo) trova sempre la sua alienazione e quindi la trasformazione in compenso.
Vuoi per la maggiore genuinità degli attori/interlocutori e pure per la maggiore facilità per questi prodotti ad essere dalle banche finanziabili.

I costruttori danno da vendere le case a tutti.

Belli, brutti, professionali o non, vestiti in giacca e cravatta o con camicia a manica corta da cinese.
Perchè..?
Ovvio.
Devono venderle le case mica mangiarle.

L'agente della xcasa è uno sbruffone..?
Vende? e allora fà niente.

Meglio uno spaccone che però vende, piuttosto che un "correttissimo" che pur professionale non vende una fava.
Quindi avanti cavalli, entrate al "trotter" e correte portando i clienti.

Tecnici e tecnicismi per i costruttori contano zero.

Dirò di più, avere a che fare con un altro tecnico, per loro è un problema che và ad aggiungersi e non certo una soluzione.

Un altro che con le proprie "consapevolezze" o convinzioni(?) rischierebbe di far allungare i tempi o peggio farle saltare le vendite.

Non è un caso che spesso progetti e schede vengono affidati a geometri o architetti "di primo pelo", per ridurre pure quei costi all'osso.

Inoltre necessita aggiungere che, pur in presenza di calcoli, progettazioni, responsabilità (civili e penali) di cantiere, all'atto pratico questi fanno e realizzano i fabbricati come pare, piace e conviene a loro...

Impostare un'attività di acquisizione riferita solo al nuovo è un suicidio.

Oltre a non portarti nulla sul piano economico, lavorerai a vuoto, anticipando risorse ed energie che difficilmente potrai recuperare.
Il rischio che la tua attività di mediazione, acquisizione, assistenza, chiamiamola come vogliamo, venga sistematicamente elusa è di proporzioni gigantesche.

Tu e la xcasa avete portato lo stesso cliente..?
Il cliente poi si è rivolto a lui direttamente..?
Lui, in quanto soggetto attivo và a vendere.
Gli altri..?
Mediatori e o tecnici intermediatori che si scannino.(ammesso che dello sgarbo se ne accorgano)

Bisogna ben tenere a mente che quando un costruttore compra un lotto edificabile, oppure un vecchio caseggiato da rasare al suolo per lì ricostruire, ogni spillo che egli compra è di sua proprietà.

Quindi nessun tecnico nè tantomeno reggimenti e batterie intere di agenti immobiliari, potranno precludere al costruttore di vendere a quel determinato cliente il proprio costruendo alloggio.

A meno che...

Non sia tu a reperire il lotto edificabile e o il caseggiato da abbattere.

Quindi qui torniamo "a bomba."

Se vuoi fare l'acquisitore, per di più solo quello, è su l'usato che devi lavorare non certo sul nuovo che si trova nella disponibilità di tutti.

In quella fase, che è la fase "embrionale" della costruzione/operazione immobiliare, che vorrà concretizzarsi profuturo, potrai in sede di trattativa, sindacare sulle provvigioni presenti e future.
Perchè..?
Perchè l'operazione nasce dal tuo intervento di acquisizione.

Il "padre" dell'operazione immobiliare sei tu.

L'operazione si è concretizzata perchè prima hai reperito il prodotto e dopo hai reperito l'operatore che lavora sul prodotto.
Questo è l'acquisitore.

Nella consuetudine, nel nostro studio, reperito l'immobile o il lotto (ed ammesso che oggigiorno il costruttore lo acquisti velocemente) si stabilisce una provvigione per l'attività nel momento presente ed un altra nel momento futuro, mediamente dell' un per cento.

Fatto questo, il costruttore può ora (stanne certo) pure ingaggiare ogni reggimento o sorta di agente immobiliare abilitato, semiabilitato e o abusivo che sia, ad occuparsi della vendita.

Tuttavia l'un per cento di compenso a titolo di mediazione è allo studio "padre dell'operazione", che detiene ufficialmente l'incarico, che vanno corrisposte.

Ovvero la vendita è l'ultima ruota del carro.

Per quanto esposto, considerati i tempi di realizzo e le basse percentuali che ciò possa realizzarsi nel breve/medio periodo, ti suggerisco di rivalutare l'esame dell'attività riferita a "l'usato" e sopratutto di non escludere, ma anzi concentrare maggiore attenzione al mercato "privato".
Nel frattempo l'attività potrà così sostenerti, nelle spese che per svolgere l'attività di sicuro ti occorreranno.

Diversamente morirai di fame.

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