darko3sc

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Salve Bagudi...beh capisco che sono stato un ingenuo...ma a sto punto no!
tutti i pagamenti sono stati fatti con bonifico con in causale dichiarato se si tratta di caparra o acconto in relazione all'acquisto di cui al compromesso "x".
intendevo dire che non abbiamo formalizzato per iscritto il possesso, che sul compromesso era indicato alla data del rogito definitivo, ma che poi praticamente ho avuto dopo aver pagato 2/3 dell'importo totale ( e ci mancherebbe ).
Sa rispondermi sul quesito posto prima? cioe se il fatto che un erede abbia promesso in vendita la sua quota ad un figlio (trascrivendone il preliminare a differenza del mio) se questo da solo possa bastare per dimostrare il venditore inadempiente e quindi chiedere recesso ( o risoluzione) del contratto? anche perche il figlio tecnicamente potrebbe opporsi e vantare diritto sulla proprietà a mio discapito,quindi io vorrei uscirne fuori per non avere problemi di questo genere, e riavere i miei soldi indietro..
Grazie ancora e attendo vostre gentili risposte.
 

Rosa1968

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No, bisogna fare la domanda. Mi spiego, convochi le parti per il rogito, solo dopo questa convocazione ufficiale saprai come procedere.
 

darko3sc

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Capisco...quindi ognuno è libero di fare quel che gli pare senza essere inadempiente fino al momento di convocazione dell'atto di vendita definitivo?:shock:
In questo caso, con il preliminare trascritto in favore del figlio, una volta davanti al notaio (sempre che si presentino), hanno possibilità di vendere? cioè legalmente, fiscalmente, ai sensi del codice civile ecc... hanno modo di vendermi il terreno? e successivamente il figlio potrebbe rivendicarlo?:domanda:
 

Rosa1968

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No deve essere presente anche lui. Mi spiego meglio. Il padre ha venduto a te tutto ok? Ora i figli quali eredi quel tutto lo hanno in quota. Se é stato venduto a te e se loro quali eredi hanno preso l'obbligazione del padre, ognuno per la sua quota dovrà intervenire all'atto per prendere il tuo saldo e trasferire la proprietà. Se uno non si presenta viene meno all'accordo. Ma devi convocarli. Se anziché il padre si presenta il figlio titolare di quella quota poco importa. É se non si presenta. Chiaro? Senza quella quota non hai l'intero .... Ma vengono meno dell'accordo principale
 

darko3sc

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Vi aggiorno un po sulla situazione...
oggi appuntamento dal notaio e, carte alla mano, mi dice di procedere nel seguente modo:
-fare una diffida iniziale dichiarando di essere disponibile a stipulare il definitivo e chiedendo di contattare entro 8 gg lo studio legale che mi assiste e portare a quest'ultimo la documentazione necessaria per la stipula del definitivo prestando quindi il loro consenso, altrimenti adirò le vie legali per esercitare il diritto di recesso con cio che ne consegue.

Il notaio pensa che forse cosi' capiscono di essere in torto e risolvono le cose senza andare in causa. se questo non dovesse funzionare
-inoltrare una seconda diffida indicando di consegnare la suddetta documentazione al notaio entro e non oltre ad esempio il 20 giugno per procedere alla stipula del definitivo il 30 giugno,se questi non portano la documentazione il notaio certifica l'impossibilità di stipulare l'atto con tutto cio che ne consegue legalmente...

Che ne pensate?
mi stanno confondendo!
 

ab.qualcosa

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Agente Immobiliare
Probabilmente ha riportato imprecisamente quanto detto dal legale.
Per i non addetti recesso, risoluzione, rescissione sono sostanzialmente sinonimi.
 

darko3sc

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Recesso ai sensi dell art 1385 del cc che da diritto alla parte adempiente di chiedere indietro il doppio della caparra come liquidazione forfettaria del danno subito risolvendo di fatto il contratto...
O secondo voi è idoneo appellarsi al diritto di risoluzione del contratto con risarcimento delleventualie danno maggiore in sede giudiziale secondo l art 1454 del cc?
Comunque a prescindere...è corretta la procedura consigliata dal notaio?
 

darko3sc

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Privato Cittadino
oggi appuntamento dal notaio e, carte alla mano, mi dice di procedere nel seguente modo:
-fare una diffida iniziale dichiarando di essere disponibile a stipulare il definitivo e chiedendo di contattare entro 8 gg lo studio legale che mi assiste e portare a quest'ultimo la documentazione necessaria per la stipula del definitivo prestando quindi il loro consenso, altrimenti adirò le vie legali per esercitare il diritto di recesso con cio che ne consegue.

Il notaio pensa che forse cosi' capiscono di essere in torto e risolvono le cose senza andare in causa. se questo non dovesse funzionare
-inoltrare una seconda diffida indicando di consegnare la suddetta documentazione al notaio entro e non oltre ad esempio il 20 giugno per procedere alla stipula del definitivo il 30 giugno,se questi non portano la documentazione il notaio certifica l'impossibilità di stipulare l'atto con tutto cio che ne consegue legalmente...
...è corretta la procedura consigliata dal notaio?
Ragazzi buongiorno...chiedo ancora lumi sul quesito sopra quotato...
è corretto agire nel modo consigliato dal notaio?
praticamente ho inoltrato la prima diffida senza esiti...mi ha chiamato uno degli eredi dicendomi di essere ancora impossibilitati ad effettuare il rogito chiedendo ancora tempo...
io non ho intenzione di perderne ancora(sono passati 4 anni con soldi di prestito buttati in fumo)
se intimo di consegnare la documentazione al notaio entro 15 gg e quest'ultimo certifica che la documentazione non gli è stata recapitata o non è completa, puo bastare per chiedere il recesso (art 1385 cc) dal contratto?
grazie a tutti!
 

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