lompoutis

Membro Junior
Privato Cittadino
salve a tutti, mi trovo davanti al seguente problema: sto richiedendo sanatoria di abuso compiuto su immobile acquistato all'asta. I parametri ci sono tutti, peccato che da un incontro con l'ufficio urbanistica del condono è' emerso che il condono da seguire, non sia quello delle ragioni del credito (apposizione ipoteca in data 1991 quindi condono da utilizzare 1994) bensì l'ultimo condono, ovvero quello del 2004, nel quale l'abuso che devo condonare non rientrerebbe e quindi l'abuso deve essere rimosso. il comune si giustifica dicendo che poiché la legge non specifica che il condono da seguire sia quello immediatamente seguente alla data in cui viene eseguita l'opera, si segue la regola generale, ovvero che una legge sostituisce la precedente, ergo può essere utilizzato il condono, ma L' ultimo condono. A me pare follia perché sarebbe una legge inutile, e la non specifica del condono da utilizzare secondo me è' da riferirsi alla logica che prevede che trattandosi di riapertura dei termini del condono, si tratta del condono immediatamente post abuso e anzi se questa fosse la regola, la legge stessa Citerebbe come criteri di sanabilita' la "sanatoria del 2004".
Purtroppo nella perizia non viene specificato se l'abuso è' condonabile o meno e dopo il Niet preventivo del comune ho paura di pagare l'oblazione (alla domanda) inutilmente, per poi dover ricorrere al far per le mie ragioni...mi basterebbe qualcosa da mostrare al comune (un riferimento, un chiarimento della cassazione...) perché il comune si ostina a dire che non C'e alcun riferimento giuridico in merito, quindi sono liberi di applicare come vogliono!!
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
A grandi linee ( molto grandi) la sapevo come dici tu ma non sono esperto nello specifico.

Posso solo consigliare di far scrivere al comune da un legale che ben conosca il diritto in materia e magari rinsaviscono (se ti conferma con certezza che sei nel giusto)


Taggo il nostro @Avv Luigi Polidoro e anche un tecnico @mata
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Questa cosa del condono nelle case all'asta l'ho sempre considerata una *****iata... Se solo si capisse il motivo per cui il legislatore l'abbia introdotta...
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Questa cosa del condono nelle case all'asta l'ho sempre considerata una *****iata... Se solo si capisse il motivo per cui il legislatore l'abbia introdotta...

Per scavarsi da ogni responsabilità...

Comodo, eh ?

E questi comuni che non vanno incontro al cittadino come li vogliamo considerare ?

Io li denuncerei.
 
M

mata

Ospite
Purtroppo occorre porre massima attenzione alle perizie estimative allegate alle procedure fallimentari/esecutive e, ove non rispondano esaurientemente ai quesiti del Giudice (per quanto ne so, i quesiti contengono sempre i riferimenti alla regolarità edilizia), occorre farsi assistere da un consulente di fiducia.
Questo sia per verificare ciò che il CTU afferma (alla luce della difficoltà della materia) e pure perché le vendite avvengono generalmente anni dopo la perizia e quindi molte normative nel frattempo cambiano e, con queste, anche i Regolamenti Urbanistici dei vari Comuni.
Da tener conto anche che i profili coinvolti possono essere molteplici: dalla regolarità meramente urbanistica (cioè al rispetto del Regolamento Urbanistico vigente) a quella antisismica (le cui Norme Tecniche di Costruzione variano negli anni), igienico-sanitaria, esteriore (in caso di vincoli paesaggistici), idraulica, ecc. ecc. che talvolta mal si conciliano tra loro.
A grandi linee ( molto grandi) la sapevo come dici tu ma non sono esperto nello specifico.

Posso solo consigliare di far scrivere al comune da un legale che ben conosca il diritto in materia e magari rinsaviscono (se ti conferma con certezza che sei nel giusto)


Taggo il nostro @Avv Luigi Polidoro e anche un tecnico @mata
e
 

Avv Luigi Polidoro

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Posso solo consigliare di far scrivere al comune da un legale che ben conosca il diritto in materia e magari rinsaviscono (se ti conferma con certezza che sei nel giusto)


Taggo il nostro @Avv Luigi Polidoro e anche un tecnico @mata
@miciogatto sei sempre troppo gentile, i tuoi tag mi fanno arrossire :confuso:

Mi permetto di linkare un interessante articolo che proprio qualche tempo fa ho trovato sulla rete e che ritengo pienamente condivisibile:

http://www.studiodinatale.it/sanatoria.pdf
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Ciao a tutti. Ho trovato un paio di aste interessanti, con dei warning che volevo condividere:

1) il primo immobile presenta una perizia di stima in cui benchè venga citato il titolo della licenza edilizia (datata 1968), si indica come da una ricerca comunale non sia stato trovato il progetto consegnato (il Ctu si è fatto consegnare anche una dichiarazione in merito, dal Comune). C'é una pianta catastale, che tra l'altro potrebbe essere difforme dallo stato dei luoghi (quando la visionerò, controllerò). Il dubbio riguarda dunque eventuali abusi, quindi secondo me potrebbero accadere 2 cose:
a) le carte comunali non si trovino mai più, e quel punto credo che il nuovo proprietario stia a posto, nel senso che nessuno potrà mai contestate eventuali difformità!
b) se a un certo punto spuntasse fuori il progetto e ci fossero difformità, ci potrebbero essere problemi...
Penso che il caso a) sia più probabile.

c) c'è una persona parente dell'esecutato in comodato d'uso, ma non credo sia un problema, o sbaglio?

Suggerimenti?

2) Immobile numero 2: in campagna con dichiarato in perizia alcuni abusi insanabili ma mi pare esagerato. C'é anche un vincolo paesaggistico.

In pratica gli abusi consistono nelle difformità con riferimento alle finestre in pianta, e la mansarda resa abitabile. Dalle piante e prospetti allegati, risulta:

a) una scala abusiva per accedere alla mansarda sopra;
b) un'altezza del colmo compatibile con le foto (verificherò col metro in sito).

Mi chiedo:

a) non è possibile presentare un progetto in cui si apre una scala e si collega il piano superiore? Si ripresentano anche i prospetti con le nuove finestre al piano mansardato con le variazioni per il piano terra... Che problemi potrebbero sorgere? Come di norma si fa con le villette di nuova costruzione, in pianta si indica un sottotetto non abitabile con lavatoio, asciugatoio ecc...

b) Alle brutte si chiude la scala, si chiudono le finestre in mansarda e si variano le finestre al piano terra...

Suggerimenti? Grazie.
 

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